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Puglia autoctona: un'altra IGP dall'Europa
La cipolla bianca di Margherita di Savoia
Via libera definitivo della Commissione Europea alla tutela comunitaria ‘IGP’ (Indicazione Geografica Protetta) per "Cipolla bianca di Margherita". E’ ufficialmente iscritta nel Registro europeo delle denominazioni d'origine (Dop) e delle Indicazioni geografiche (Igp) tutelate dall'Unione europea contro imitazioni e falsi. Si tratta della quinta ‘IGP’ alla Puglia, assegnata alla cipolla bianca prodotta esclusivamente nei territori dei comuni di Margherita di Savoia, Zapponeta e Manfredonia.

“E’ un riconoscimento importante al lavoro che si svolge in campagna – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – perché la tecnica di coltivazione utilizzata fa ricorso in tutte le fasi del ciclo, dal trapianto alla raccolta, al lavoro manuale. Dopo la raccolta il prodotto non subisce alcun trattamento particolare se non quello di favorire l’asciugatura dei bulbi, lasciandoli in campo per alcune ore. Grande lo sforzo profuso dai nostri imprenditori per orientarsi su cultivar che per qualità fisiche e organolettiche riescono a soddisfare positivamente il mercato”. Importante la produzione di cipolle in Puglia, estesa su una superficie di 1710 ettari per una raccolta di oltre 370mila quintali.

Da un panel test condotto dal gruppo di orticoltura dell’Università di Foggia ed eseguito confrontando la cipolla bianca di Margherita con altre cipolle “bianche” di diversa origine reperite sul mercato, quali Francia, Emilia Romagna, Molise, il prodotto pugliese è risultato nettamente vincente sui parametri di dolcezza, succulenza, consistenza (croccante) e pungenza raggiungendo score significativamente maggiori rispetto agli altri genotipi a confronto.
“Ci auguriamo che il riconoscimento comunitario - dice Angelo Corsetti, Direttore Coldiretti Puglia - serva a rilanciare l’appetibilità della cipolla bianca che ha sofferto maggiormente negli ultimi anni, con una progressiva riduzione della penetrazione sui mercati, perché circa la metà del venduto riguarda la cipolla gialla e la restante parte quella rossa. Fortunatamente la distribuzione continua a preferire, almeno per la cipolla, il prodotto italiano a quello straniero”,.
Ricco il paniere pugliese dei prodotti d’eccellenza: 8 DOP al ‘Pane di Altamura’, al formaggio ‘Canestrato pugliese’, alle olive ‘Bella della Daunia’ e agli oli ‘Collina di Brindisi’, ‘Dauno’, ‘Terra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’ e ‘Terre Tarentine’, 29 DOC e 6 IGT ai vini, e le IGP per le “Clementine del Golfo di Taranto” (riconoscimento nel settembre 2003) ed il limone ‘Femminello del Gargano’ (riconoscimento nel dicembre 2005), al ‘Carciofo Brindisino’ (riconoscimento nel gennaio 2011), oltre ai 233 prodotti agroalimentari regionali riconosciuti ‘tradizionali’ dal Ministero delle Politiche Agricole.

La cipolla di Margherita ha caratteristiche uniche:
• bulbi particolarmente teneri e succulenti e con basso contenuto di sostanza secca. Questa caratteristica, molto apprezzata in cucina, rende però il prodotto poco conservabile e di conseguenza è disponibile sul mercato solo per alcuni mesi (marzo-luglio);
• presenza di una elevata quantità di zuccheri che rendono i bulbi particolarmente dolci; questa peculiarità è molto apprezzata in cucina dove questa cipolla viene utilizzata anche cruda in svariatissime pietanze;
• scarsa presenza di composti solforati che ne limita la pungenza;
• buon contenuto in vitamina C (≈12 mg/100g di prodotto fresco);
• contenuto estremamente basso di nitrati;
• perfetta forma del prodotto in quanto il terreno sabbioso non oppone alcuna resistenza alla crescita dei bulbi;
• scarsa percentuale di bulbi inverditi, in quanto il trapianto manuale consente l’inserimento delle piantine ad una profondità tale da favorire il completo imbianchimento dei bulbi.
(gelormini@affaritaliani.it)
- Foto d'apertura di Salvatore Lanotte -