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'Puglia, MAI regione di plastica' il Forum allargato di Brindisi

"Puglia, MAI regione di plastica": cinquantaquattro pugliesi di primo piano, tra i quali i rettori Antonio Uricchio e Eugenio Di Sciascio, il presidente della Scuola di Medicina Loreto Gesualdo e Al Bano Carrisi, si sono prestati come testimonial dell'iniziativa, hanno “messo la faccia” sui manifesti che per promuovono la campagna ambientale.

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E "Puglia, MAI regione di plastica” è il tema del forum che sarà ospitato, venerdì 22 marzo (dalle 10,30) nella sede dell’Autorità portuale di Brindisi. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale “L’Isola che non c’è” di Latiano, coinvolge la Regione Puglia, Enti, organizzazioni, Università, Associazioni ambientaliste, le Asl pugliesi e aziende, per l’approvazione di un protocollo d’intesa sul “No alla plastica”.

I lavori saranno coordinati da Barbara Valenzano, direttore del Dipartimento infrastrutture e ambiente della Regione Puglia e moderati dal giornalista Franco Giuliano (presidente onorario e fondatore dell’associazione latianese). Parteciperanno sindaci e personalità del mondo accademico, dirigenti degli enti e società più rappresentative della Puglia, oltre agli assessori regionali Gianni Stea, Alfonso Pisicchio, Giovanni Giannini, Raffele Piemontese, interessati a questo cambiamento culturale. Lo stesso presidente del Consiglio regionale della Puglia, Maio Loizzo, ha aderito alla campagna “No alla plastica”. 

Obiettivo della giornata: concordare una strategia comune per limitare l’uso della plastica monouso, dai piatti delle mense scolastiche ai bicchieri delle macchinette distributrici di bevande collocate in enti, ospedali, scuole. Nella bozza del protocollo d’intesa che sarà discusso, ampliato e approvato, si propone tra l’altro di fissare rimborsi per il riuso dei contenitori di plastica degli esercizi pubblici di esercizi commerciali e cauzioni nel caso di mancata restituzione.

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Gli esercenti vanno anche incentivati a rendere gli esercizi punti di raccolta plastica, con vantaggi economici per i cittadini che conferiscono i contenitori. Va promossa inoltre l’installazione di ecocompattatori nei punti vendita della grande distribuzione, sempre con vantaggi per chi conferisce rifiuti e di biglietterie elettroniche nelle stazioni di treni, autobus, metro, che in cambio dell’inserimento di bottiglie di plastica (Reverse Vending machine) riconoscono sconti sul prezzo del biglietto.

Alle famiglie ed ai titolari di tassa sui rifiuti, andrebbero in genere riconosciute agevolazioni sulla TARI, in cambio e della plastica raccolta. L’evento brindisino è in linea con la strategia dell’Unione Europea, che ha posto le basi per una nuova economia circolare della plastica, orientata esclusivamente alla produzione di prodotti che rispondano ad esigenze di riconsegna, riuso e riciclo.Nel corso del forum verrà illustrata a tutti i partecipanti una dichiarazione di intenti, redatta dalla Regione Puglia e da “L’isola che non c’è”, sulla quale si auspica la massima condivisione. 

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La Regione ha già avviato misure per ridurre l’uso di materiali monouso in plastica, già a partire dall’aprile prossimo, nel rispetto della strategia europea e le Amministrazioni comunali sono invitate ad adottare Ordinanze per favorire la transizione verso un modello “NO plastica”.

Il forum lancerà anche il progetto di estendere la messa al bando della plastica a tutti i Paesi che si affacciano sull'Adriatico. Il progetto di costituire a questo scopo un tavolo permanente, con il coinvolgimento delle Università del Mediterraneo, è stato accolto dai rettori dell’Ateneo e del Politecnico di Bari, Antonio Uricchio e Eugenio Di Sciascio e dal preside di Medicina, Loreto Gesualdo.

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La proposta guarda a tutti i Paesi e prevede il coinvolgimento dei massimi rappresentanti delle istituzioni accademiche pugliesi, affianco alla Regione Puglia (attraverso il direttore del Dipartimento ing. Valenzano e degli assessori all’ambiente Gianni Stea e all’assetto del territorio Pisicchio) e dell’Associazione “L’Isola che non c’è”.

Al forum interverranno il direttore generale dell’ARPA Puglia Vito Bruno, col direttore scientifico Nicola Ungaro, oltre all’assessore regionale all’ambiente, a numerosi sindaci, ai rappresentanti dell'Anci Puglia, ai direttori generali di tutte le Asl, all’Ad di AQP, al presidente dell’Autorità portuale, Ugo Patroni Griffi, al commissario straordinario del Consorzio Arneo, al presidente del Consorzio di Torre Guaceto, al presidente di Legambiente Puglia, ai dg di Ferrotranviaria, Stp Brindisi e Fal, al presidente di Federalberghi Brindisi, al dg della “Banca di Credito Cooperativo” di San Marzano e al presidente della Prefabbricati Pugliesi.

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“La Regione Puglia ha deciso di aderire alla campagna #NoallaPlastica senza se e senza ma. Abbiamo iniziato a farlo con atti concreti: con la raccolta dei teloni di plastica nelle campagne; abbiamo stanziato 250mila euro ai comuni per incentivare le ecofeste, ovvero quelle sagre e manifestazioni che non utilizzeranno la plastica monouso; abbiamo chiuso un accordo con le capitanerie di porto e con le marinerie per la raccolta della plastica in mare e promulgato una Ordinanza che vieta l'utilizzo delle plastiche a mare. Un progetto-pilota partirà a breve nei porti di Molfetta, Barletta e Manfredonia dove la plastica raccolta in mare sarà portata a terra e smaltita dall’Ager senza costi per le flotte. Ma non è finita. Siamo la prima regione in Italia, e lo dico anche con un certo orgoglio, ad aver introdotto il divieto, nei lidi, a partire da quest’estate, di utilizzo della plastica, consentendo solo quello di materiale biodegradabile. La cultura ambientale di cui abbiamo tanto bisogno si sviluppa a partire dalle scuole. Per questo chiediamo una legge nazionale che preveda l’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole”.    

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Così l’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Gianni Stea, intervenuto al Forum al tavolo di lavoro che ha portato alla firma del protocollo da attuare già nell’immediato, coordinato da Barbara Valenzano, direttore del Dipartimento Infrastrutture e Ambiente della Regione Puglia, che ha dichiarato: “Il protocollo di oggi non è il futuro, è il presente. E’ quello che faremo già oggi tornando a casa e nei nostri uffici".

Quanto alle strategie che la Regione Puglia ha messo e metterà in campo due sono gli obiettivi da raggiungere nel medio termine: “Innanzitutto intendiamo ridurre i rifiuti che arrivano in discarica, prevedendo nel prossimo quinquennio  un limite massimo del 10% di quantitativo di rifiuti conferiti e recuperati; il nostro secondo obiettivo, il più ambizioso, è quello di realizzare  impianti pubblici di recupero materia, impianti già finanziati e definiti dalla programmazione regionale".

Stea Valenzano
 

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"La Regione Puglia - ha aggiunto Barbara Valenzano - ha messo circa 300 milioni di euro sull’impiantistica che si intende sviluppare in tema di rifiuti e bonifiche. Inoltre, non da ultimo, riteniamo di poter ottenere effetti positivi sull’ecosistema attraverso cambiamenti comportamentali dei singoli cittadini. La Regione Puglia negli ultimi tre anni è passata dal 30% di raccolta differenziata a oltre il 50% e in questa direzione vorremmo continuare. Questo vuol dire che lo sforzo dei cittadini e i comportamenti specifici delle persone possono migliorare che in breve tempo".

“Strategie queste - ha concluso Valenzano - che sono state recepite dal Piano Regionale dei Rifiuti  adottato dalla Giunta a luglio 2018, dopo essere stato sottoposto ad una procedura di valutazione ambientale strategica favorevole da parte del Ministero dell’Ambiente”.

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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