Puglia, sentenze in vendita a 500-1.000€. Indagato ex pm assessore di Vendola

Il prezzo oscillava da 500 a mille euro per ogni "verdetto". Scoppia al Sud lo scandalo delle sentenze tributarie vendute, scandalo che si abbatte anche su Lorenzo Nicastro, ex pm a Bari (oggi a Matera) e già assessore all’Ambiente della Regione Puglia nella giunta Vendola, che ha svolto le funzioni di giudice tributario nella sezione distaccata di Foggia e a cui l'es presidente della Regione Puglia affidò la delega all'ambiente per vigilare sull'Ilva.

Il magistrato è accusato di falso in atto pubblico e truffa per aver falsificato, dal 2015 al 2017, 168 sentenze che sarebbero state "completamente redatte" dalla Benigno, sua ex segretaria, procurando così al magistrato (che le avrebbe solo firmate) un ingiusto profitto di 1.920 euro.

Per questo Nicastro e la Benigno rispondono anche di concorso in truffa ai danni del ministero dell’Economia che ha materialmente erogato il compenso. L'inchiesta della Guardia di Finanza, secondo quanto scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, e della procura di Foggia si chiama "Giustizia privata" e riguarda segretari di sezione delle commissioni tributarie corrotti per pilotare le sentenze, grazie a giudici "compiacenti o svogliati", a favore dei difensori dei ricorrenti.

Nella rete sono finiti 11 commercialisti nella duplice veste di giudici tributari e/o difensori, e 2 dipendenti (uno peraltro in pensione) della commissione tributaria. I 13 destinatari delle ordinanze cautelari firmate dal gip Marco Ferrucci su richiesta della Procura sono accusati a vario titolo di corruzione, truffa e falso.

Il gip ha disposto gli arresti domiciliari per 4 giudici tributari (i commercialisti Antonio Ventura e Antonio Cerase di Foggia; Giuseppe D’Avolio di Ischitella; e Vito Merra di Cerignola); 4 commercialisti difensori nelle commissioni tributarie (i foggiani Gaetano Stasi e FranFerrovie Sud Est). L’indagine conta complessivamente 40 indagati, 32 le imputazioni contestate a vario titolo dalla Procura per fatti avvenuti tra il dicembre 2012 e i primi mesi del 2017.