PugliaItalia
Radici Future Produzioni
Una sede a Bari Vecchia
La cooperativa 'Radici Future Produzioni' naugura la sua sede a Bari Vecchia
La Cooperativa Radici Future Produzioni ha inaugurato ufficialmente la propria sede a Bari Vecchia - in Strada del Carmine 11 - alla presenza di Carmelo Rollo, vice presidente di LegaCoop nazionale e presidente di LegaCoop Puglia, di Roberto Calari, presidente nazionale di MediaCoop e di Silvio Maselli, assessore alla Cultura del Comune di Bari.
"La nostra cooperativa è formata da 30 persone tutte provenienti dal mondo dell'editoria e della cultura", ha sottolineato Leonardo Palmisano presidente della Cooperativa. "Siamo una cooperativa che produce lavoro. Quello che sta funzionando meglio è il magazine di Radici Future, che racconta il terzo settore, il welfare e il sociale e che con il sistema dell'inchiesta cerca di denunciare aspetti di una realtà a volte oscura. Molte visualizzazioni provengono dall'estero, perché abbiamo creato una rete di librerie italiane con sede all'estero e molte fra queste sono felici di accogliere un nuovo marchio editoriale nella propria attività".
"Al momento - ha aggiunto Palmisano - stanno per essere pubblicati due libri con il nostro marchio: "Conversazione a Molenbeek" e "Mi chiamo Sabrine". Il primo è una lunga conversazione con Annalisa Gadaleta, assessore all’Istruzione di Molenbeek, un quartiere che ha partorito il numero più alto di terroristi europei. Una periferia centrale di Bruxelles dove il ripiegamento identitario, i tratti del fondamentalismo e l'indebolimento del sistema di accoglienza hanno favorito l'insorgere di una generazione di esclusi".
"Il secondo, Mi chiamo Sabrine, è il racconto di una ragazza nata in Italia da genitori tunisini. Sabrine Aouni ha 18 anni e non ha ancora la cittadinanza italiana. Racconta la sua vita da esclusa e inclusa insieme, la doppia identità, gli episodi di razzismo e di intolleranza e la sua militanza nell'Arci di Barletta. Nel suo racconto l'Islam diventa elemento unificante, non escludente".
"A settembre - - ha proseguito il presidente - usciremo con un bellissimo lavoro di Marco Omizzolo, esito di una collaborazione tra lui e la Commissione Parlamentare Antimafia. Insomma stiamo procedendo con il lavoro editoriale che non si esaurisce nella pubblicazione di opere letterarie in lingua italiana, ad esempio il libro di Annalisa Gadaleta lo tradurremo anche in francese, mentre tutti gli eBooksaranno tradotti in più lingue, anche in cinese e in arabo, perché è necessario essere sul mercato”.
Vito Antonio Loprieno, vice presidente della Cooperativa Radici Future Produzioni reduce dal Salone del Libro di Torino ha posto l'accento sull'analisi di settore: "Questo è un bel momento per noi. Sono passati due mesi da quando abbiamo costituito questa grande cooperativa editoriale, che vuole essere un punto di partenza non solo per noi, ma per tutto il settore editoriale".
"I dati Istat ci rivelano un quadro devastante", ha aggiunto Loprieno, "Basti pensare che l'anno scorso meno del 30% dei pugliesi ha letto un libro in un anno. La Puglia ha quindi bisogno di invertire questa terribile tendenza.Si è realizzato davvero molto poco a sostegno della cultura e della lettura in Puglia. Stiamo aspettando da sei mesi un incontro con la nuova giunta regionale per proporre idee e per confrontarci su quello che si può fare in ambito culturale, per affrontare al meglio questa situazione"
I primi apprezzamenti sono arrivati da Vito Lafortezza, presidente dell'Opera Pia del Carmine: "Desidero ringraziare la cooperativa per aver scelto noi per iniziare questo percorso. Voi ci date l'opportunità di far conoscere questa nostra realtà, nata nei primi anni del '700. In questa stessa sede ospitiamo un centro di ascolto per famiglie in difficoltà, oltre ad un centro ludico e ad uno diurno dedicato ai ragazzi dagli 0 ai 18 anni, tutti provenienti dalla città vecchia".
"L’Opera Pia del Carmine - ha segnalato Lafortezza - è una struttura accreditata e convenzionata con la Regione Puglia e con il Comune di Bari, ma è costretta a stringere la cinghia, a causa dei contributi che arrivano con tempi biblici. Purtroppo i rapporti con le istituzioni sono sempre un po' complicati, a causa di una burocrazia farraginosa, ma sono convinto che facendo rete si possa raggiungere grandi risultati”
Focus sull'organo di punta dell'iniziativa editoriale da perte di Francesco Monteleone, direttore responsabile di Radici Future Magazine: “Il mio compito è quello di coordinare il lavoro, ma soprattutto di eliminare quello che tutti gli altri dicono. Non troverete sul nostro magazine quello che è stato già detto altrove. Grande interesse è rivolto al terzo settore, all'ambiente e alle aziende”.
L'attenzione del mondo COOP all'iniziativa pugliese è stata testimoniata da Roberto Calari, presidente nazionale di MediaCoop: “Un Paese democratico ha bisogno di voci autonome, che raccontino le esperienze, la storia e la cultura, restando ancorati alla legalità, alla solidarietà, alla cooperazione, con la voglia di fare nuove sintesi culturali, di ascoltare. Troppo spesso ci sono voci che non vengono difese nel mercato dalle istituzioni. E tutto questo, con il tempo, priverà le comunità di voci autonome e indipendenti, lasciando solo poche voci o nel peggiore dei casi una sola".
"Quindi - ha proseguito Calari - con norme di sostegno a livello nazionale e a livello regionale è importante favorire la moltitudine di punti di vista. A Torino, al Salone Internazionale del Libro, c'è stata l'opportunità di sollevare queste tematiche. È necessario anche avere una visione europea che colleghi più realtà differenti, in modo tale da rendere i lettori partecipi e consapevoli delle differenze. Noi non possiamo far altro che sostenere la Cooperativa Radici Future Produzioni".
"Vorremmo anche creare una piattaforma comune - ha concluso - che possa favorire testate autonome, per promuoverle sul territorio, e che dia un'idea complessiva di quello che si potrebbe creare se solo queste realtà non fossero distinte, ma unite. Alla luce di quanto detto, non posso fare altro che augurare una grande fortuna a questo progetto”.
A Carmelo Rollo, presidente di LegaCoop Puglia e vice presidente di Lega Coppnazionale, infine, il compito:di sintetizzare l'ambito dei rapporti e le finalità di una collaborazione strategica e innovativa: “Attrave
"Attraverso le cooperative di comunità, poi - ha precisato Rollo -stiamo ridando identità alla gente che vive in comunità dell'entroterra, per renderli orgogliosi del proprio territorio e per ridare un senso alla propria esistenza. Stiamo realizzando tante opere interessanti. Proprio in virtù di questo, le librerie Coop accoglieranno i libri di Radici Future Produzioni, che rappresenta lo strumento che racconta la bellezza dello stare insieme”.
Brindisi finale e auguri di rito, ma soprattutto entusiasmo palpabile e sorrisi "speranzosi": velati di dignità e di sano orgoglio meridiano.
(gelormini@affaritaliani.it)