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Regione Puglia, approvata la Legge di Bilancio 2024 tra tensioni e mugugni
Approvata la Legge di Bilancio 2024 dal consiglio regionale pugliese.
E' più che soddisfatto il commento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, a margine dell’approvazione della Legge di Bilancio 2024, nonchè della manovra finanziaria per il 2025 e per il 2026-2027.
“Abbiamo approvato il bilancio che contiene cose straordinarie. Innanzitutto abbiamo messo in sicurezza definitivamente l'acqua pubblica, rispettando il referendum in materia, e abbiamo definitivamente assegnato alla proprietà dei pugliesi l'Acquedotto Pugliese. Questo è un risultato che è stato colto ieri all'unanimità tra tutti i consiglieri, così come la gran parte delle norme del bilancio, il che per noi è una cosa di rilievo, pur discutendo dove c'era da discutere, liberamente come la democrazia insegna".
"All'interno del bilancio ci sono un'infinità di misure importantissime che riguardano i più deboli, le persone che hanno maggiori difficoltà. Abbiamo provveduto soprattutto alle misure per l'autismo, ma anche a tutte quelle difficoltà quotidiane affrontate dai giovani e dalle persone che non hanno lavoro e supporto. Una legge di bilancio vera, che ha soddisfatto sicuramente me, la Giunta e mi auguro tutti i pugliesi”.
"Questo Bilancio dimostra che la maggioranza è solida - ha dichiarato Paolo Campo, presidente del gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale - e i 31 voti a favore ne sono l’evidenza. Da qui ripartiremo per rigenerare la coalizione e rilanciare il progetto del centrosinistra in Puglia".
"Quello che abbiamo approvato a così larga maggioranza è un bilancio straordinariamente importante, purtroppo macchiato dalla decisione di inserirvi la norma, proposta dal centrodestra, che impone ai sindaci che vogliano candidarsi al Consiglio regionale di dimettersi 6 mesi prima delle elezioni. Una norma contro la logica e contro la democrazia, approvata con il voto segreto".
"Il PD era ed è assolutamente contrario a questo emendamento. Anche considerando il prossimo turno elettorale: non sappiamo quando si voterà, perché il legislatore nazionale sta decidendo se posticipare il voto al 2026; se un sindaco volesse candidarsi, dovrebbe dimettersi a marzo con il rischio che il Comune sia commissariato fino a primavera 2026. È assurdo ed ecco perché è necessario un chiarimento sul punto all'interno della maggioranza".
"Tornando al bilancio, abbiamo fatto uno sforzo importante, perché le risorse sono diminuite e non sono aumentate le tasse. Abbiamo investito ingenti risorse sulla sanità con il contratto dei medici di famiglia e dei pediatri. Abbiamo fatto fronte ai tagli del Governo sul trasporto pubblico locale, abbiamo cofinanziato i fondi strutturali e gli FSC che liberano diversi miliardi di investimenti in opere pubbliche, incentivi alle imprese, ricerca e sviluppo, scuole e diritto allo studio".
"A questi importanti interventi si aggiungono micro interventi che sono una manna dal cielo per le Amministrazioni locali. Anche in questi casi, infatti, la Regione supplisce alle distrazioni e ai tagli del Governo nazionale, com’è il caso del carnevale di Putignano".
"Siamo riusciti ad ottenere tutti questi risultati grazie all’ottimo lavoro svolto dagli assessori del Partito Democratico, all’attenzione offerta dall’assessore al Bilancio Fabiano Amati e alla saggia conduzione dei lavori del Consiglio regionale da parte della presidente Loredana Capone. A tutti loro va il nostro ringraziamento e, ne sono convinto, il ringraziamento delle pugliesi e dei pugliesi."
Di parere diametralmente opposto è il commento dell'eurodeputato Francesco Ventola (FdI): “Una bella notizia c’è: il Bilancio 2025 della Regione Puglia è l’ultimo dell’era Emiliano! Lo ha detto lui stesso al termine di una due-giorni kafkiana dove più che far quadrare i conti si è dato vita alla più grande asta degli ultimi pezzi di argenteria rimasti di questa legislatura. Il risultato? Un assalto alla diligenza che ha visto il presidente Emiliano più in versione gastroenterologo per via dei tanti mal di pancia che si sono registrati non sottobanco, ma in maniera eclatante sui giornali, in aula e negli emendamenti, dove appariva chiaro che all’interno del campo largo pugliese è in atto un si salvi chi pu? in vista delle prossime Regionali".
“Ed è evidente che in questa logica quello approvato ieri sera non è solo un Bilancio elettorale, ma un Bilancio sotto ‘ricatto politico’. La moltiplicazione delle poltrone anche a Pugliapromozione, Arif e Arpa serve proprio a permettere nei prossimi mesi di poter imbarcare (o a mantenere in coalizione) gente che porta voti alla ‘causa’. Le agenzie concepite come braccia tecniche e operative diventano in questo modo organi politici a spregio delle norme e anche delle istituzioni".
"In questa logica del si salvi chi pu? è evidente che la giunta non ha avuto un unico disegno progettuale per il 2025, ma ogni assessore ha puntato nel proprio settore a portare a casa riforme strutturali e normative: Delli Noci i distretti produttivi, Piemontese ha praticamente rivisto la disciplina delle farmacia, delle RSA etc…(solo per citarne alcuni), il tutto senza nessun confronto e mortificando il Consiglio regionale esautorato nella funzione principe: quella legislativa".
“Un’armata brancaleone che punta a riconquistare la Puglia non guardando al futuro, anche perché il futuro non sono più loro. Infatti, comunque vada Emiliano e il suo cerchio magico sarà spazzato da via chiunque vinca le prossime Regionali e proprio per questo puntano a rafforzare in questi ultimi mesi un potere fine a se stesso, mai esercitato nell’interesse dei pugliesi, ma nel loro esclusivo interesse. Ma tutto questo sta per finire…”
“Il bilancio 2025 si presenta senza tasse - ha avuto modo di sottolineare ancora Emiliano - approvato da una maggioranza solida, aperto al dialogo con i gruppi politici delle minoranze e approvato in tempi ragionevoli".
"Ringrazio tutti i Consiglieri regionali per il lavoro svolto e tutto il personale della Regione. Un bilancio ricco di politiche generali, in grado di superare anche le notevoli restrizioni di disponibilità finanziaria, generata da un notevole contributo alla finanza pubblica che la Regione paga allo Stato nazionale. È un bilancio in grado di fare il riassunto di questo mandato, attento prioritariamente a politiche generali ma anche a piccole cose in grado di cambiare la vita delle più piccole comunità locali.”
“Innanzitutto ringrazio chi ci ha aiutato a portare la nave in porto - ha dichiarato l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati - e penso a tutti i collaboratori, di ogni ordine e grado, della Giunta e del Consiglio, più visibili e soprattutto invisibili, con un grazie particolare a quelli dell’assessorato al Bilancio: esperti delle scienze finanziarie, scienze tristi e perciò senza gloria, poiché è molto difficile allocare risorse scarse sollecitati da esigenze abbondanti".
"È il mio primo bilancio di assessore, ovviamente, ma mi hanno accompagnato la lunga esperienza nella presidenza della Commissione Bilancio, ringrazio perciò i miei vecchi collaboratori, e la clemenza dei colleghi consiglieri nel moderare un temperamento che spesso si presenta eccessivamente rigoroso e spigoloso".
"Fuori dai numeri, questo bilancio ha visto appagate anche tante mie passioni, coincidenti con il tentativo di ridurre la passione di tanti malati, in particolare bambini. Mi ha reso felice, infatti, e per certi versi mi commuove, la Carta d’identità genetica, lo scorporo del Giovanni XXIII e - evocata come antico e mai sopito coinvolgimento emotivo - la norma in grado di mettere in sicurezza il carattere pubblico di Acquedotto pugliese".
"Tutti i colleghi consiglieri e assessori hanno un merito grande, ovviamente, ma mi permetto di far spiccare quello di Donato Pentassuglia, l’unico assessore all’Agricoltura degli ultimi anni in grado di proporre un’azione concreta di risanamento dei Consorzi di bonifica, attraverso la cessione ad AQP del ramo degli acquedotti rurali, in strutturale disavanzo, portando i risparmi da eliminazione del contributo milionario sulla gestione, un classico di ogni bilancio, nel cofinanziamento per estendere le reti idriche oltre il perimetro del servizio idrico integrato.”
Soddisfazione anche dal gruppo del M5S che ha ribadito in una nota diffusa dei consiglieri Marco Galante (capogruppo), Rosa Barone, Cristian Casili e Grazia Di Bari: “La piena integrazione scolastica degli studenti in condizione di disabilità deve essere tra le priorità della Regione. Per questo ci siamo impegnati affinché fosse stanziata una dotazione finanziaria aggiuntiva di 5 milioni di euro a valere sull’ anno scolastico 2025-2026, per integrare le risorse già annualmente stanziate per garantire l’erogazione dei servizi strumentali all'integrazione scolastica in favore di persone in condizione di disabilità frequentanti le scuole secondarie di Il grado e in favore di persone in condizione di disabilità sensoriale su ogni ordine e grado. L’assessore Amati ci ha assicurato che quelle risorse sono state inserire nel tabulato, così da aumentare la dotazione complessiva. Un risultato importante perché parliamo di servizi essenziali, e che va a migliorare un bilancio in cui non era stata data la giusta attenzione al welfare”.
“Quando parliamo di servizi per l’integrazione scolastica - hanno continuato - ci riferiamo sia all’ assistenza specialistica che al trasporto scolastico. Il costante incremento degli studenti con disabilità, associato agli incrementi contrattuali intervenuti e alla riduzione nell'ultimo triennio degli stanziamenti statali vincolati, ha determinato un notevole aumento del fabbisogno finanziario rispetto alle risorse disponibili che necessita di essere coperto con stanziamenti aggiuntivi di risorse regionali. Non possiamo tirarci indietro, ma è dovere di tutti noi lavorare per trovare le risorse necessarie per questi servizi essenziali. Lo dobbiamo ai cittadini pugliesi”.
Non sono mancate censure e ammonimenti - anche tra i banchi dell'opposizione - per l'esito della votazione finale, in cui spicca la reazione del consigliere regionale Napoleone Cera: “Ringrazio i parlamentari di Forza Italia per aver dimostrato così eloquentemente che la mia decisione di votare secondo coscienza e nell’interesse dei cittadini pugliesi ha toccato un nervo scoperto. È affascinante osservare come, nonostante i pressanti impegni del bilancio dello Stato, trovino il tempo di concentrarsi sulle mie azioni nel Consiglio regionale della Puglia. Forse se dedicassero altrettanta energia a servire i cittadini pugliesi quanto ne dedicano a criticarmi, potremmo tutti godere di una migliore rappresentanza".
"Quanto alla loro accusa di non seguire la ‘logica politica’ e le regole di opposizione, permettetemi di chiarire: la mia fedeltà risiede con gli elettori, non con le direttive partitiche che servono più gli interessi di pochi piuttosto che il benessere collettivo. Il loro riferimento alla mia ‘confusione’ sarebbe divertente se non fosse tragico, considerando che la vera confusione sembra essere sulla differenza tra servire il pubblico e servire la politica".
"E per quanto riguarda il loro suggerimento che io debba chiarirmi le idee per il nuovo anno, accetto volentieri il consiglio. Infatti, il mio buon proposito per il nuovo anno è continuare a fare esattamente ciò che ho fatto: ascoltare quelli che mi hanno eletto, non i diktat di un partito che sembra aver dimenticato il motivo per cui è stato fondato".
"In conclusione, se la ‘confusione cronica’ significa resistere alla pressione di conformarmi a una linea che va contro i miei principi e quelli dei miei elettori, allora porterò con orgoglio questa etichetta”.
(gelormini@gmail.com)