PugliaItalia

Regione, Ufficio di presidenza: duro M5S
Escluso dai partiti: 'Temevano il controllo'

Dure le parole degli otto consiglieri pentastellati all’indomani del primo Consiglio regionale che ha visto i partiti di destra e sinistra dividersi le poltrone per l’ufficio di presidenza, lasciando fuori solo il Movimento 5 Stelle.

“Finalmente adesso i cittadini hanno scoperto alla prova dei voti quale e quanta fosse la volontà di Emiliano e del PD di coinvolgere il M5S e hanno compreso, che quando si parla di spartizione di poltrone, a destra e sinistra sono tutti coesi contro l’unica forza politica da cui i vecchi partiti si sentono minacciati.”

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“Nei giorni precedenti abbiamo contattato altre forze politiche - dichiarano i cinque stelle rispondendo alle parole di Michele Emiliano che li ha accusati di non aver contattato le altre forze politiche - ed Emiliano, che finge di non saperlo, lo sa benissimo perché è stato il suo staff a comunicarci ‘il parere positivo’ del governatore nei confronti di una nostra elezione nell’ufficio di presidenza: a questo punto delle due l’una, o ci prende in giro o nel suo partito il suo parere non conta nulla. Noi e tutti i cittadini alla luce dei fatti e dopo tutti questi mesi di slogan sui giornali, propendiamo per la prima ipotesi”.

Secondo i pentastellati se i partiti “avessero avuto la coscienza pulita non avrebbero avuto problemi a dare dei ruoli di garanzia al m5s, invece hanno preferito lasciare spazio ai soliti inciuci, e non a chi non ha offerto nulla in cambio, se non la propria competenza e onestà. È la vecchia politica che ha dimostrato ancora una volta di temere il M5S”.

Continuano rincarando la dose contro il governatore e la sua maggioranza che avrebbe sicuramente avuto i numeri per far eleggere in ufficio di presidenza i pentastellati: “Viene a dirci che avremmo dovuto trattare per avere delle poltrone, ma non è lui quello del rinnovamento della politica? Quello che dovrebbe essere contro questa logica di becera spartizione delle poltrone? Evidentemente vuole fare il ‘rinnovatore’ solo quando gli fa comodo: in questi mesi ci ha addirittura imposto con violenza gli assessorati per prendersi qualche titolo sui giornali e tentare di porre la prima forza di opposizione sotto il suo controllo, ben sapendo che comunque non li avremmo accettati, come dichiarato fin da subito. Quando abbiamo chiesto con serietà e trasparenza dei ruoli che nell’ordine delle cose ci spettavano, non ci hanno pensato neanche per un secondo a rispettare la volontà dei cittadini”.

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Resta invece ancora aperto il dibattito sulla spartizione dei ruoli di presidenza all’interno delle commissioni: “Staremo a vedere cosa accadrà. Il timore che si siano spartiti anche quelle poltrone è forte, ma se davvero dovessero propendere per non lasciarci dei ruoli neanche nelle commissioni denunceremmo con forza la cosa a tutti i pugliesi.” E’ quanto in realtà è già accaduto nelle altre regioni e solo pochi giorni fa in parlamento: “Proprio qualche giorno fa si è votato per il rinnovo degli uffici di presidenza delle 14 commissioni parlamentari, cioè degli organi che gestiscono i lavori di queste commissioni. Il principio costituzionale di rappresentanza vuole che se il 25% degli italiani ha votato il M5S, dovrebbe vedere i suoi rappresentanti all'interno di questi luoghi decisionali. Così non è accaduto: il PD si è accordato con gli altri partiti di destra e sinistra, escludendo quasi completamente il M5S. E’ questa la “democrazia” del Partito Democratico ed il rispetto pari a zero che hanno per la volontà elettorale dei cittadini”.

“Da oggi - concludono i pentastellati - sicuri di avere l’appoggio anche di tutti quei cittadini che avevano creduto alle balle di Emiliano, potremo finalmente lavorare per il territorio dall’interno delle istituzioni. Potremo finalmente leggere documenti e aprire cassetti che per decenni sono stati ‘chiusi’ per i cittadini pugliesi. Saremo la forza di opposizione che da tempo mancava alla nostra regione e i nostri unici interlocutori saranno i cittadini pugliesi. È solo a loro che dobbiamo dare conto e saranno loro stessi la prossima volta a mettere fuori questi partiti, noi ne abbiamo già eliminati 8, la prossima volta se i cittadini ci porteranno al governo anche questi giochi di spartizione di poltrone avranno fine. La rivoluzione della normalità a 5 stelle è già partita anche in Puglia e sarà inarrestabile”.