PugliaItalia

Renzi, il Masterplan per il Sud.
La paura corre sul filo

Ennio Tangrosso

Nell'attesa dell'arrivo del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all'inaugurazione della Fiera del Levante a Bari e del suo intervento, in particolare sulle prospettive e strategie governative relative al Mezzogiorno d'Italia, Affaritaliani.it - Puglia apre il dibattito sul tema. Le considerazioni di Ennio Tangrosso saranno pubblicate a puntate e faranno da trama stimolante alle riflessioni e a i contributi dei lettori. Per l'occasione è stato attivato anche il profilo tweeter: @facciamodasoli - (ag).

puglia paesaggio
 

No! Assolutamente no! In qualità di cittadino nato cresciuto, pasciuto e residente in meridione, checché ne pensi una parte dei miei conterranei, dico no!

Non voglio essere aiutato, supportato, sostenuto, favorito, privilegiato, attenzionato (odio questa parola), insomma non voglio trattamenti speciali.

Non voglio che si preparino piani, programmi, progetti, masterplan o altre stupidaggini del genere che poi sono solo delle genialate lessicali, espedienti comunicativi per dire cose banali come: “Piano generale”.

Voglio esser trattato e considerato come un cittadino italiano “normale”, uno qualunque (dalle Alpi alle Piramidi dal Manzanarre al Reno), insomma trattatemi come trattate tutti gli altri, né più né meno.

Spero di essere stato chiaro e diretto, lasciatemi stare, faccio da me! E siccome so di non essere solo ve lo riscrivo meglio: basta! Lasciateci in pace (#facciamodasoli - Tweetter: @facciamodasoli).

FdL Renzi14
 

Spero di essermi spiegato.

Pertanto in via del tutto preventiva intendo avvisare il Premier Renzi, il quale ha annunciato urbi et orbi che al ritorno dalle vacanze estive si farà carico di predisporre un Masterplan, per lo sviluppo del Mezzogiorno. Questo piano, mi è parso di capire dovrà essere messo a punto attraverso un dibattito da avviare all’interno del PD (allora, siamo a posto!) Presidente, mi dia ascolto se ne stia “buonino”, come si dice dalle sue parti, faccia il bravo, stia “calmino” si impegni su altro e soprattutto distragga il PD con altre cose, il Sud è una cosa seria.

Grazie Presidente, davvero! Non ci serve niente, stiamo bene così!

Che poi, già la parola Masterplan intimorisce visto che, non si sa cosa significhi, alcuni dicono Piano Generale altri un Piano da Maestro altri pensano sia il nome di un nuovo detersivo sulla falsa riga del Mastrolindo, i sospettosi pensano sia una campagna di lancio per un nuovo prodotto farmaceutico, una nuova supposta tipo Masterspasm (visti i precedenti quest’ultima risulta la più attendibile); fatto sta che di tempo in tempo si ricomincia sempre daccapo.

Cambiano i personaggi, i partiti, gli schieramenti politici, i governi, i titoli[1] ma è sempre la solita solfa da ormai poco più di 150 anni.

Ogni tanto c’è qualcuno che ci viene a salvare, dichiaro solennemente di non essere un neoborbonico, ma ormai è storia condivisa, lo ha confermato Piero Angela a Superquark, non stavamo tanto male prima di Teano. La “liberazione” del Sud, ormai è assodato, è stata una vera e propria occupazione, oggi l’hanno capito anche i valdostani. I nostri guai sono venuti dopo, ma ormai quello che è stato è stato; cosa fatta capo ha e non ci si pensa più.

22galatina basilica affreschi
 

Pertanto, non vogliamo essere salvati né tanto meno modellati; prima ci volevano modello piemontese, poi modello lombardo ora modello veneto, insomma tanto ci tenevano a noi che ci volevano cambiare in qualcos’altro. La cosa grave è che di tempo in tempo c’è sempre qualche ben intenzionato, “anime buone e belle”, che ci prova e ci riprova.

Lo dico senza retorica e con dati verificabili alla mano: se volevamo essere diversi da così saremmo andati altrove. Dove? Ma dovunque c’è stato bisogno di dare una mano allo sviluppo locale, dall’America latina agli Stati Uniti, dal Canada alla Germania, dalla Francia al Belgio.

Senza però andare lontano basta guardare quello che siamo stati capaci di fare in Piemonte e in Lombardia. Credo lo sappiate che in queste due regioni vi è la metà della popolazione che solo qualche decennio prima risiedeva in meridione. Lo sapete che a fare di Torino, Torino sono stati: Sardi, Calabresi, Campani, Lucani. Penso che sia noto a tutti che la città pugliese più popolosa è Milano ed anche quella più pro-attiva.

Puglia Castel del Monte
 

Come fare per verificare queste affermazioni? E’ semplice, basta prendere l’elenco telefonico (o quello che ancora ne rimane) delle suddette città e loro interland e costatare i cognomi oppure andare presso le camere di commercio e informarsi sui titolari delle imprese. Sorpresa! Il 60% sono meridionali se non tutti nativi almeno di seconda e di terza generazione, ma questo non basta a cambiare il DNA, avvisate Salvini.

Dunque, basterebbe replicare quello che abbiamo fatto assai bene altrove per diventare altro.

Pensate, solo qualche anno fa, hanno scoperto che a finanziare le banche del Nord erano soldi provenienti dal Sud. Da chi? Non solo dal Banco di Napoli o di Sicilia, la loro liquidità, anche se alta, era poca cosa in confronto alla massa di denaro corrente (e non è un eufemismo) messa in campo dalle tante differenti e articolate “Società Onorate” tutte a caratterizzazione assai locale con le loro diverse declinazioni (mafia, camorra, ‘ndrangheta, sacra corona unita, etc.).

Vere e proprie Società d’affari molto intraprendenti e piuttosto (s)pregiudicate, che con propri e studiati masterplan hanno implementato fior fior di aziende, diversificato investimenti, sostenuto iniziative industriali avanguardistiche, insomma non c’è ambito economico del propulsivo Nord che non abbia goduto e ancora gode ampiamente del supporto finanziario delle “società di persone” del Sud. Ma questa è un’altra storia ed è meglio chiuderla qui.

(1 - continua)

(ennio.tangrosso@virgilio.it)

 


[1] All’inizio c’era la Cassa per il Mezzogiorno, poi i vari Sviluppo Sud, poi i Programmi dei Fondi Comunitari nelle loro molteplici misure e varianti, ora il Masterplan.