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Rete di Imprese Da Vinci IoT la sfida di 6 aziende pugliesi
La sfida nasce in Puglia e coinvolge alcune PMI innovative non solo pugliesi, operanti nei settori delle telecomunicazioni, sicurezza e salute.
Con l’obiettivo di condividere il know-how tecnologico avanzato e realizzare un laboratorio di Ricerca e Sviluppo su scala nazionale per accrescere le competenze delle aziende partner e promuovere attività di system integration attraverso la realizzazione di progetti complessi per il mercato IoT, un gruppo di aziende operanti nell’ambito dell’Internet of Things ha costituito la “Rete Da Vinci IoT”.
L’obiettivo principale della Rete è quello di offrire servizi a imprese ed enti pubblici, e promuovere lo sviluppo di nuovi prodotti e qualsiasi dispositivo richiesto dal mercato, utilizzando tecnologie a basso impatto ambientale, attraverso attività di Ricerca e Sviluppo realizzate da un Laboratorio comune.
Della Rete Da Vinci IoT fanno parte sei aziende innovative del territorio pugliese e non, che sviluppano servizi e soluzioni IoT nei settori delle telecomunicazioni, sicurezza e salute. Dalla Puglia al Nord Italia, tra le aziende promotrici della Rete ci sono: Neetra, benefit corporation barese specializzata nella produzione di applicazioni a radiofrequenze e microonde per il campo industriale, scientifico e medicale, oltrechè nell’agricoltura di precisione; Nextome, PMI innovativa pugliese leader nelle tecnologie di localizzazione e posizionamento indoor di persone e oggetti; Sensor ID, società molisana specializzata nella progettazione e produzione di dispositivi e sistemi dedicati al mondo delle applicazioni di Internet of Things, TELSAT, tra i principali distributori sul territorio nazionale di componenti ed accessori in ambito Telco e Scientifico, e fornitore di impianti radiotelevisivi (Rai e Mediaset tra i principali clienti); MEDINET, con sede a Pisticci, nel materano, opera contemporaneamente nell’ingegneria di infrastrutture di TLC fissa e mobile, fibra ottica, soluzioni di smart city e rigenerazione urbana; BionIT Labs, startup innovativa leccese specializzata nelle tecnologie informatiche applicate alla bionica e ideatrice di Adam’s Hand, la prima protesi bionica di mano al mondo completamente adattiva.
"In un contesto economico in continua evoluzione, la Rete DaVinci IoT ha lo scopo di mettere in relazione conoscenze e necessità, informazioni e capacità al fine di guadagnare maggiori spazi all’interno della propria area di mercato, restando sempre attenta all’evolversi delle più recenti tecnologie", ha spiegato Roberto Lorusso, presidente della Rete Da Vinci IoT.
La Rete ha organizzato il suo primo evento in modalità digitale, per discutere delle tecnologie che generano benessere e di come in futuro potremo monitorare la salute dei pazienti con grande efficacia e in modo non invasivo. L’evento intitolato “Wearable devices per una buona medicina dei prossimi 10 anni” si è svolto ieri, mercoledì 26 maggio, alla presenza di Luca Foresti, amministratore delegato del Centro Medico Santagostino di Milano.
Nella sua relazione, Luca Foresti è partito dal presupposto che la medicina contemporanea, salvo rare eccezioni, ha dati dei pazienti raccolti da medici (visite) e macchine diagnostiche (Esami Radiologici, Analisi del sangue, ECG, etc. etc.) che rappresentano una minima percentuale del tempo di vita delle persone. Da molti anni ci sono device specializzati di tipo medico per raccogliere dati su periodi lunghi, ma sono molto costosi e vengono usati solo per brevi periodi su pazienti con problemi di salute seri.
"Negli ultimi 10 anni il mondo non medicale ha prodotto wearable e sensoristica ambientale perfettamente connessi con i cellulari e a costi molto contenuti. – ha affermato Luca Foresti. «Per la prima volta abbiamo un mondo in cui possiamo monitorare in modo non invasivo le attività dei pazienti e sulla base di quelle misure capire molto di più della creazione e perdita di salute dei pazienti". INFO: www.davinciiot.it/
(gelormini@gmail.com)