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Salatto (Aiop): 'La sanità privata auspica ritorno a un'accorta prevenzione'

Il sistema dell’Ospedalità Privata in Puglia prosegue la campagna vaccinale anti-Covid del personale e auspica un ritorno all'attività di prevenzione malattie.

Il Presidente dell'Associane Italiana Ospadalità Privata (AIOP) - Puglia, Potito Salatto, interviene sul tema vaccinazioni del personale sanitario e sulla necessità di un ritorno all'attività ospedaliera di prevenzione e cura delle malattie in genere.

Potito Salatto AIOP

“Il sistema dell’Ospedalità Privata pugliese continua ad essere in prima fila nel lavoro, intenso e faticoso, portato avanti per assicurare sicurezza ed efficienza al servizio sanitario regionale - ha dichiarato Salatto - è un impegno che abbiamo assunto sin dalle primissime fasi della pandemia e che abbiamo confermato anche nel frangente più duro e drammatico dell’emergenza Covid”.

“Siamo fieri dell’attività svolta in un momento delicato e complesso - ha aggiunto Salatto - nel quale ci siamo mossi con senso di responsabilità nella collaborazione con la sanità pubblica e, soprattutto, nei confronti del diritto alla salute dei nostri pazienti e dei cittadini tutti. Ci siamo fatti carico dei costi per i dispositivi di protezione individuale, per la costante sanificazione delle nostre strutture, per la creazione di triage che fossero un fondamentale presidio di prevenzione della diffusione del contagio”.

Foggia AIOP

“Oggi continuiamo a muoverci in questa direzione, con la partenza a pieno ritmo e la prosecuzione della campagna vaccinale per il nostro personale sanitario, medico ed infermieristico. Le nostre strutture - dalle Case di cura ai Centri per la riabilitazione alle Residenze Sanitarie e Sociosanitarie Assistite - stanno procedendo spedite al completamento del ciclo di vaccinazione anti-Covid, confermandosi luoghi in cui il diritto alle cure è sempre accompagnato dalla massima sicurezza”.

“La pandemia ha purtroppo tenuto distanti dagli ospedali moltissimi cittadini - ha sottolineato Potito Salatto - la comprensibile paura dell’infezione ha fatto in modo che tanti di loro rinunciassero a controlli, visite, accertamenti, ricoveri. E la concentrazione degli sforzi del servizio sanitario nella battaglia contro il Covid ha prodotto una sottovalutazione rispetto a patologie altrettanto gravi e a percorsi di cura e riabilitazione importanti, che meritano adesso un elevatissimo impegno assistenziale, medico e sanitario”.

“La sanità privata accreditata, come sempre, è pronta a fare la sua parte, assicurando il suo ruolo all’interno del servizio sanitario nazionale e regionale. Una funzione che intendiamo esercitare - ha concluso - consapevoli dell’esigenza di un rafforzamento della collaborazione con la parte pubblica, che è un punto necessario e indispensabile per l’allargamento dell’offerta di cura e di assistenza per tutti”.

(gelormini@gmail.com)