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Salento, '3 WATCH OUT' a Ugento (Le) Protezione Civile vs. incendi boschivi
In Salento, a Ugento l’esercitazione antincendio promossa dalla Protezione Civile Puglia, nell’ambito del progetto internazionale “3 WATCH OUT”.
La Sezione Protezione Civile della Regione Puglia, in qualità di Leader Partner del progetto denominato “3 WATCH OUT”, finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro 2014/2020, è stata impegnata in un’esercitazione congiunta, riferita al rischio incendi boschivi in contesto extra nazionale.
L’esercitazione si è tenuta nel Campo di addestramento del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco di Ugento in collaborazione con il Comando dei Vigili del Fuoco di Lecce e con: Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Prefettura di Lecce, Carabinieri Forestali, ARIF (Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali), Comune di Ugento, volontari pugliesi e operatori del sistema di Protezione Civile dei partner dell’Albania e del Montenegro.
“L’esercitazione - ha detto Francesco Ronco, Responsabile del progetto “3 WATCH OUT“ - ha rappresentato un’occasione di addestramento sia per il sistema di Protezione Civile, in particolare per i volontari del costituendo modulo europeo di Protezione Civile, per la lotta attiva agli incendi boschivi, secondo i principi del Meccanismo Unionale di Protezione Civile Europea, e sia per i colleghi albanesi e montenegrini che, con i loro sistemi di Protezione Civile, dovranno integrarsi per fare in modo che eventuali operazioni di soccorso possano essere coordinate in area mediterranea”.
Durante l’esercitazione è stato simulato un vasto incendio, in un’area di 1.200 mq dove erano presenti alcune abitazioni, una struttura turistica e una fattoria.
“In Puglia - ha sottolineato Mario Lerario, Dirigente Sezione Protezione Civile della Regione Puglia - ogni anno si sviluppano circa 5 mila focolai di incendi, quasi tutti non a combustione naturale. In questo scenario assume particolare importanza la formazione degli operatori: e quella che abbiamo realizzato sul campo in queste ultime ore a Ugento è un’attività di coordinamento tattica finalizzata alla più efficace definizione di un lavoro di squadra, perché solo ponendo insieme tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, l’Antincendio è efficace e riesce in qualche modo a traguardare il risultato della salvaguardia del nostro territorio. Il patrimonio boschivo della nostra regione - ha aggiunto - è fondamentale per la salvaguardia del territorio, è un patrimonio che abbiamo ereditato dalle generazioni passate e che abbiamo il dovere di consegnare alle generazioni future”.
Il Comando dei Vigili del Fuoco di Lecce, in collaborazione con la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, ha svolto un ruolo determinante nella riuscita dell’esercitazione. “In caso di incendi - ha evidenziato Antonio Panaro, Comandante dei Vigili del Fuoco di Lecce - rappresentiamo il primo punto di riferimento per la popolazione e queste esercitazioni sono utili per stabilire e migliorare le relazioni con altri soggetti, anche internazionali, che svolgono attività antincendio. Purtroppo - ha rimarcato il Comandante Panaro - il Salento è vittima della piaga degli incendi. Riceviamo circa 70 richieste di intervento al giorno. Si tratta di incendi che quasi sempre trovano la loro miccia nelle erbacce presenti lungo le strade e che a volte possono risultare incontrollabili. L’appello che rivolgo a tutti è di essere più attenti e collaborativi telefonando al 115”.
Altro importante attore di questa esercitazione è stato il Comune di Ugento che ha attivato un Centro Operativo Comunale (COC) di Protezione Civile. “È stata un’esperienza innovativa curata nei minimi dettagli, una prova di formazione - ha affermato Massimo Lecci, Sindaco di Ugento - che ci ha aiutato a comprendere i tanti aspetti di natura organizzativa e logistica da prendere in considerazione in caso di incendi, che purtroppo non mancano nel nostro Territorio. L’obiettivo principale rimane la prevenzione. Dobbiamo far crescere la cultura della tutela e della salvaguardia territoriale. Continuare a incendiare il territorio significa pregiudicarsi un futuro che già non è facile da prevedere”.
All’esercitazione hanno partecipato oltre 150 operatori in rappresentanza della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri forestali, dell’ARIF e, in remoto, delle strutture di Protezione Civile dell’Albania e del Montenegro.
Tutte le fasi dell’esercitazione sono state svolte nel rispetto delle misure previste nelle linee guida e nei protocolli di sicurezza per il contrasto e il contenimento della diffusione dell’agente virale Sars-Cov-2.
(gelormini@gmail.com)