PugliaItalia
Salento,
una gita a Leuca
di Rocco Boccadamo
Non c'è che dire, questa domenica di metà giugno 2015 resterà per sempre segnata, come un giorno memorabile, per l'animato meeting itinerante a Leuca.
Imbarcati a bordo di una confortevole motonave, la comitiva "navigante" ha avuto agio di godere del piacere di un'escursione lungo il litorale d’alta e frastagliata scogliera che si snoda, con visioni d’autentica magia, dalla celebre località turistica in direzione nord, cioè verso Marina di Novaglie e Tricase.
Grotte marine una dietro l'altra, una più bella dell'altra, costoni che, pur muti, paiono proporti dialoghi, immagini e figure reduci da stagioni lontanissime, ma che, tuttavia, hanno il pregio di mantenersi freschi e attuali, se non altro nel ruolo di simboli.
La natura, qui, racchiude uno speciale tratto del perimetro della nostra penisola che definire fantastico è riduttivo, che, insomma, sul piano della magnificenza e dello splendore, non annovera eguali, non soltanto in Italia, ma addirittura al mondo.
Viottoli precari e discese ripide, su cui da millenni, verosimilmente, non si poggiano passi umani, mentre, nella tradizione popolare, specialmente della gente di mare, rivestono ancora oggi precisi significati e riferimenti per ogni singolo scorcio del loro snodarsi.
Inoltre, nella suggestione di chi si trova a passare in rassegna, ancorché fugacemente, queste scogliere, fra “pizzi” e anfratti, è come se arrivassero misteriosamente e prodigiosamente a succedersi sfilate di legni antichi, con, al timone, le figure di famosi eroi navigatori greci alle prese col viaggio di ritorno verso le rispettive patrie, alcune delle quali, per la verità, non troppo distanti da questo preciso punto che segna il connubio fra Adriatico e Ionio.
Erano condottieri reduci dai fasti del trionfo sulla fortezza troiana, già ritenuta inespugnabile, eppure grandi uomini rimasti con i piedi per terra, desiderosi di rientrare in seno alle rispettive famiglie e comunità, certamente all'insegna della mai sopita, naturale spinta agli affetti cari, alla fratellanza e alla solidarietà.
Davvero, che fantastica navigazione quella odierna! Dopo l’indimenticabile escursione nautica, un ottimo pranzo in amicizia e, quindi, una breve sosta alla Basilica Santuario S. Maria De Finibus Terrae e ritorno a Lecce, in un’atmosfera di generale appagamento.