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Salento, chiesta l'udienza per invito a Papa Francesco

Il messaggio trasmesso dal Salento in Vaticano, per richiedere l'udienza papale:

«Eccellenza Reverendissima, con la presente siamo a chiedere il dono di essere ricevuti in udienza privata da Sua Santità, per dare seguito alla richiesta delle nostre popolazioni di una visita del successore dell’Apostolo Pietro nei nostri territori, consegnando nelle sue mani una lettera ufficiale di invito».

Inizia così la lettera che 19 sindaci di altrettanti Comuni pugliesi (Brindisi, Ceglie Messapica, Cisternino, Erchie, Ostuni, Francavilla Fontana, Fasano, Galatone, Latiano, Mesagne, Oria, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna, Villa Castelli, Carovigno, Taranto e Bari) invieranno nelle prossime ore all’arcivescovo Georg Gaenswein, segretario particolare di Papa Francesco.

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L’iniziativa lanciata dalla associazione culturale «L'Isola che non c'è» di Latiano è stata condivisa con atti formali da molti i Comuni che in questi giorni stanno approvando anche una delibera di Consiglio Comunale a sostegno.

Entro la fine di ottobre nel bellissimo chiostro del Santuario di Cotrino a Latiano - come deciso dal comitato dei sindaci promotori - si terrà una Assise plenaria di tutti i Consigli comunali delle città coinvolte.

Nella lettera indirizzata alla sgreteria del Papa si chiede un incontro al quale prenderanno parte tutti i sindaci insieme ad Al Bano Carrisi per consegnare al Santo Padre la lettera-invito «a venire in Puglia, a Latiano in occasione del 35esimo anniversario della beatificazione di Bartolo Longo, fondatore della Basilica di Pompei».

La frase-invito, da alcune settimane sul campanile della chiesa madre svetta la gigantesca foto (misura 20 metri per 4,20, forse un record) di Papa Francesco con l'invito a venire in Puglia.

Oltre che sul campanile del Comune di Latiano, la città che ha dato i natali al Beato Bartolo Longo, la stessa immagine (ma di dimensioni 3 metri per 6) verrà collocata anche sui municipi dei Comuni aderenti.

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«Le nostre sono terre - si legge ancora nel documento - vivono un periodo molto difficile sul versante economico e sociale. Come direbbe il Beato Don Pino Puglisi, sacerdote siciliano ucciso dalla mafia, nelle nostre comunità ci sono le nostre “afriche”, le nostre debolezze e contraddizioni, le nostre fragilità. Siamo gente semplice che però vuole osare sognare il futuro, raccogliendo le sfide dei tempi, e guardando oltre l’ordinario, nella semplicità del quotidiano che è il vero miracolo della nostra esistenza».

«Noi che scriviamo siamo amministratori di 19 Comuni della Regione Puglia in Italia; siamo innamorati della nostra terra e del bene comune, che vogliono il riscatto del nostro popolo attraverso l’impegno contro la corruzione, le ingiustizie e le diseguaglianze, nella complessità di una situazione di assoluta carenza di risorse economiche. Ma sappiamo anche che non è tutto un problema di risorse. E’ anche questione di mentalità e di volontà di futuro e di riscatto per sfidare la logica della rassegnazione e dell’assistenzialismo».

«Tutto ciò chiede quella tensione verso valori alti e verso l’assoluto che solo la religione, nel suo laicissimo valore pubblico, realizza appieno».

«Poche righe e parole semplici - conclude la lettera - per avanzare la presenza di Sua Santità Francesco nei nostri territori e per sostenere e accompagnare un percorso di rinascita delle nostre popolazioni. Queste ed altre motivazioni vorremmo poter spiegare al S.Padre in una udienza privata. Sarà anche l’occasione per poter esprimere l’unanime ammirazione delle nostre popolazioni che attendono insieme con noi un incoraggiamento a non «lasciarci rubare la speranza».

Al progetto di invitare Papa Francesco in Puglia, già da alcuni mesi hanno dato il patrocinio gratuito, oltre agli stessi Comuni coinvolti, anche il Consiglio regionale della Puglia, «Aeroporti di Puglia», la Gazzetta del Mezzogiorno, Federalberghi Brindisi e Affaritaliani.it».