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Salento, Conte e Lezzi incontrano olivicoltori, Coldiretti e Emiliano
Emergenza xylella: olivicoltori del Salento, Coldiretti Puglia e Michele Emiliano presidente Regione Puglia incontrano il presidente Conte e il ministro Lezzi
A Lecce presso il Campus Universitario Ecoteckne - College Isufi, la delegazione di Coldiretti Puglia, guidata dai presidenti di Coldiretti delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, ha incontrato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito della drammatica emergenza Xylella, che sta devastando milioni di ulivi nel Salento.
Olivicoltori, frantoiani e vivaisti al collasso spingono sulla necessità di misure e interventi straordinari per la semplificazione degli espianti, sul sostegno al reddito per 5 anni delle imprese agricole, di frantoi e vivai, e sul sostengo ai lavoratori attraverso la garanzia dei contributi agricoli.
“L’incontro è andato molto bene - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, anch’egli con gli olivicoltori del Salento - il Presidente del Consiglio e il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, hanno accolto la nostra richiesta di fondi supplementari per l’agricoltura locale”.
“Ai 110 milioni di euro - ha proseguito Emiliano - stanziati dalla Regione Puglia si sommeranno i 300 milioni promessi e finanziati dal Ministro Lezzi e io mi auguro che si possa arrivare quota 500 milioni, così come richiesto”.
“Come vedete - ha aggiunto Emiliano - la mobilitazione di tutta la Puglia e degli olivicoltori salentini è servita finalmente a scuotere il Governo e devo dire che il Presidente del Consiglio è apparso informato, attento e pronto a lavorare con la regione Puglia e con tutti gli operatori per ricostruire il paesaggio del Salento e per ricostruire il potenziale produttivo dell’olivicoltura. Questo primo passaggio è andato bene e si è trattato di una prima vittoria della Puglia”.
Il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele,che ha guidato la delegazione di Coldiretti Puglia, ha dichiarato: “Abbiamo illustrato al Premier Conte, facendo appello anche alle sue origini pugliesi, le 3 priorità per l’area infetta da Xylella, la semplificazione degli espianti, risorse e sostegno al reddito per 5 anni delle imprese agricole, di frantoi e vivai e sostengo all’occupazione e il nostro Piano in 10 punti per la ricostruzione del patrimonio olivicolo del Salento e per contrastare il disastro colposo con un danno stimato per difetto di 1,2 miliardi di euro. Al Ministro per il Sud Barbara Lezzi abbiamo chiesto che i 300 milioni di euro di risorse aggiuntive che intende stanziare arrivino realmente agli agricoltori”.
Nel ringraziare, tra l’altro, il Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, per l’organizzazione dell’incontro istituzionale, Gianni Cantele ha poi aggiunto: “Al Ministro del Sud Barbara Lezzi abbiamo con forza ribadito l’importanza che i 300 milioni di euro di risorse aggiuntive, rispetto ai 100 già stanziati dal CIPE, vadano agli agricoltori, che vengano monitorati i percorsi di assegnazione di 150 milioni per il 2020 e di 150 per il 2021, sopratutto a favore di nuovi impianti resistenti e dei sostegni agli agricoltori e delle loro famiglie che non possono produrre”.
“Servono interventi immediati del Governo - ha continuato il presidente Cantele - perché la gestione inconcludente della Regione Puglia dell’emergenza Xylella ha devastato milioni di ulivi in Puglia e dal Salento sta avanzando inesorabile verso Nord. Il valore aggiunto del settore oleario in Puglia è al minimo degli ultimi 25 anni – ha concluso Cantele – e la Xylella è un evento incontrovertibile, i milioni di alberi ormai secchi non potranno più tornare ad essere produttivi”.
“Il contagio della Xylella è avanzato inesorabilmente verso nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese - ha ricordato e denunciato Coldiretti Puglia - e ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi, lasciando un panorama spettrale mentre si continua a perder tempo con annunci, promesse ed inutili rimpalli di responsabilità”.
IL PIANO DI COLDIRETTI IN 10 PUNTI #SALVIAMOILSALENTO
1. Sostenere l’olivicoltura salentina con azioni concrete a partire – sostiene la Coldiretti – integrando il Decreto sullo stato di emergenza con gli interventi mancant i di SEMPLIFICAZIONE, al fine di sburocratizzare le procedure per gli espianti volontari nell’area infetta, i reimpianti, gli innesti e la programmazione delle attività dei frantoi e degli olivicoltori del Salento, attraverso il sostegno al reddito per 5 anni delle imprese agricole, di frantoi e vivai e il sostengo all’occupazione;
2. Garantire adeguate RISORSE ATTRAVERSO UNA STRATEGIA CONDIVISA TRA GOVERNO E UNIONE EUROPEA per far fronte alla strage che ha devastato 21 milioni di ulivi, mettendo in ginocchio il settore olivicolo del Salento, deturpando il patrimonio paesaggistico, con un danno stimato per difetto di 1,2 miliardi di euro ed il dimezzamento della produzione pugliese di olio di oliva che rappresenta oltre il 50% di quella nazionale;
3. Definire un progetto di zonazione, di classificazione delle aree per vocazione e caratteristiche, in modo da avviare un concreto progetto di rigenerazione paesaggistica, vitale per non fare perdere al territorio l'appeal turistico, con vantaggi per l'intera collettività, prendendo in considerazione la possibilità di rimboschimento di aree particolarmente poco indicate ad altre coltivazioni;
4. Avviare un nuovo PIANO OLIVICOLO NAZIONALE (“Piano 2.0”) per rilanciare il settore con una strategia nazionale e investimenti adeguati che prevedano interventi incentivanti per l’area infetta da Xylella;
5. Dare maggiore trasparenza all’attribuzione dei finanziamenti dell’attuale OCM, in modo che i fondi vadano alle vere imprese olivicole e difendere l’extravergine italiano nell’ambito dei NEGOZIATI INTERNAZIONALI dove – evidenzia la Coldiretti - l’agroalimentare italiano viene troppo spesso usato come moneta di scambio per interessi diversi e, nell'ambito della Pac, prevedere un aiuto specifico alla coltivazione olivicola, non legato alla produzione, riservato alle aziende agricole infette da Xylella, che per motivi di forza maggiore esprimano una produzione oleicola inferiore al 50% della produzione media aziendale precedente alla infezione con una durata di cinque anni;
6. Stringere le maglie ancora larghe della legislazione con l’approvazione delle proposte di RIFORMA DEI REATI ALIMENTARI presentate dall’apposita Commissione presieduta da Giancarlo Caselli;
7. Pretendere l’obbligo della REGISTRAZIONE TELEMATICA degli oli commercializzati in tutti gli Stati membri, così come già istituito in Italia attraverso il SIAN;
8. Difendere il PANEL TEST, strumento necessario per la classificazione e la valutazione delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini al fine – sostiene la Coldiretti - di tutelare i produttori di oli di qualità ed i consumatori;
9. Promuovere una maggiore trasparenza dell’INDICAZIONE OBBLIGATORIA DELL’ORIGINE IN ETICHETTA, per l’olio extravergine di oliva (con etichette leggibili per i consumatori e prevedendo l’obbligo dell’indicazione dei Paesi di provenienza degli oli che compongono le “miscele”) e per le olive da tavola che ad oggi – evidenzia la Coldiretti - non hanno alcuna indicazione obbligatoria in etichetta relativamente al Paese di coltivazione delle olive;
10. Eliminare il SEGRETO DI STATO sui flussi di importazione dell’olio extravergine, dopo la storica sentenza del Consiglio di Stato del 6 marzo 2019 sull’accesso ai dati dei flussi commerciali di prodotti esteri, detenuti dal Ministero della Salute e fino ad ora preclusi per ragioni pretestuose ora smascherate dall’Autorità giudiziaria, un risultato storico per la Coldiretti che ha sollecitato il pronunciamento, dopo la richiesta al Ministero della Salute.
In precedenza, a proposito della mobilitazione degli olivicoltori salentini, Emiliano aveva dichiarato: “Si tratta di una mobilitazione di tutta la regione Puglia che non può più accettare l'indifferenza dell'Unione Europea e del Governo rispetto ad una tragedia che sta cambiando la vita di migliaia e migliaia di persone e sta rendendo impossibile la sopravvivenza di tantissime famiglie”.
"È una vicenda che riguarda tutto il popolo pugliese e tutto il popolo salentino: gli agricoltori stanno combattendo non solo per sé stessi ma per la loro terra”, aveva aggiunto salendo sui trattori insieme agli agricoltori del Salento, “La Regione Puglia sta facendo uno sforzo enorme - aveva poi concluso - abbiamo messo a disposizione in questi tre anni 110 milioni di euro. Mi auguro che il Governo nazionale faccia la stessa cosa e accetti questo piano di ricostruzione del Salento e dell'olivicultura salentina”.
Ad ammonirlo il consigliere e coordinatore regionale Fratelli d'Italia Puglia, Erio Congedo: “Il governatore pugliese Michele Emiliano non smette mai di stupirci. Le sue grandi doti comunicative, però, non ammaliano più nessuno: salire a bordo di un trattore per difendere gli olivicoltori colpiti dal disastro della Xylella, che hanno manifestato a Lecce, è offensivo. Una mancanza di rispetto ed una faccia tosta dopo che per anni la Regione ha potuto fare e non ha fatto; ha semmai contribuito alla diffusione del batterio, rendendo ormai irreversibile la situazione nel territorio che va da Lecce a Bari. Fratelli d'Italia ha più volte sollecitato la Regione a mettere in campo un "Piano Marshall" per ristorare gli olivicoltori e per tutelare l'immenso patrimonio paesaggistico pugliese. Ritardi, inadempienze, dichiarazioni e contro-dichiarazioni per poi vedere oggi Emiliano a combattere in prima linea. Un po'in ritardo sulla tabella di marcia”.
(gelormini@affaritaliani.it)