PugliaItalia
Salento: vergogna
e indifferenza
di Luisa Ruggio
Bisogna continuare a raccontare anche quando la notizia smette di essere "fresca", quello che è accaduto domenica in una delle tante spiagge del Salento.
Bisogna ripetere che mentre in due cercavano di affogare un giovane venditore ambulante, dopo averlo derubato, i bagnanti presenti stavano a guardare.
Bisogna parlare a voce alta di ciò che in genere si perde nelle carte giudiziarie e che invece è determinante in una vicenda del genere: i barbari hanno compiuto un'azione mentre altri barbari glielo lasciavano fare.
Bisogna guardare in fondo agli occhi questi spettatori passivi, indifendibili. La banalità del male non è solo in chi compie un atto inqualificabile a sangue freddo, ma in un'intera comunità che si volta dall'altra parte e nega aiuto e poi si nutre di questo orrore sfogliando il giornale, come si nutre di qualsiasi altro inutile pettegolezzo.
Queste cronache di ordinaria violenza sono il grado zero di vite vissute invano. Nessuno, mai più, deve permettere che si ripeta, altrimenti bisognerebbe dimettersi dal genere umano.
Se questa è una comunità.