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Salice Salentino (Le), a Castello Monaci la Vinoway Selection 2024
In Puglia, nella splendida cornice del Castello Monaci a Salice Salentino (Le), consacrati i nomi delle eccellenze. Nasce l'Academy Vinoway.
di Mirko Crocoli
Anche quest’anno è andata in scena e si è conclusa nel suggestivo scenario del Castello Monaci a Salice Salentino (Le) la kermesse internazionale dedicata al comparto enogastronomico con particolare focus sulla galassia enoica, presieduta e diretta dal patron di Vinoway, Davide Gangi, e alla presenza di nomi illustri del settore, primo fra tutti Riccardo Cotarella, Presidente Mondiale degli enologi.
Manifestazione a Castello Monaci Guarda la gallery
Una prestigiosa Commissione di esperti ha poi individuato i premiati di “Vinoway Italia”, composta da Alberto Cauzzi (Vice Direttore Guida Ristoranti de l’Espresso), Alessandro Rossi (WineManager), Andrea Grignaffini (Direttore Guida Ristoranti de l’Espresso), Antonio Scatigna (Vice Presidente Commissione Vinoway Selection), Eros Teboni (Best Sommelier of the World WSA2018), Fiorenzo Valbonesi (Architetto), Leila Salimbeni (Direttore Editoriale Spirito di Vino).
Ecco i premiati alla Vinoway Selection 2024:
Miglior Enologo Italiano: Lorenzo Landi; Miglior Giovane Enologo Italiano: Jacopo Vagaggini; Miglior Sommelier d’Italia: Francesco Cioria; Miglior Giornalista Enogastronomico Italiano: Alessandro Regoli; Miglior Agronomo Italiano: Gian Piero Romana; Miglior Vignaiolo Italiano: Cristian Specogna; Miglior Wine Promoter Italiano: Daniele Pasquali; Miglior Comunicatore Italiano: Chiara Giannotti; Miglior Imprenditore Vitivinicolo Italiano: Silvia Imparato; Premio alla Cultura e alla Ricerca Vitivinicola: Christian Scrinzi; Miglior Imprenditore enogastronomico e Alberghiero italiano: Francesco Cozza Caposavi; Premio VinArchitettura e Design: Vie di Romans; Personaggio dell’anno: Enrico Coser; Premio alla Carriera: Helmut Köcher; Premio Enartis: Teodosio D’Apolito; Premio Partesa for Wine: Denis Pantini; Premio Omnia Technologies: Milena Lambri; Miglior Ristorante del Nord Italia - Forme Restaurant di Brescia; Miglior Ristorante del Centro Italia - Atto di Vito Mollica di Firenze; Miglior Ristorante del Sud Italia - Cala Luna di Cefalù (PA);
Un dato certo ed inequivocabile è emerso durante la tavola rotonda che - con 14 miliardi diesportazione e sulla base di 4500 prodotti degustati e valutati - il Belpaese si attesta saldamente in vetta tra le nazioni più virtuose del segmento, come poi confermato anche dallo stesso Cotarella nel suo intervento: “La cosa importante è che qualcuno racconti il vino. La qualità è ormai un dato assoluto, abbiamo fatto passi da gigante, tutto è migliorabile, ma già il livello italiano è di altissimo valore. Ora comunichiamo il vino in modo efficace”.
Davide Gangi sul palco di Vinoway 2024Guarda la gallery
L'intervista
Davide Gangi, grande passione per l’enologia. Quando ha avuto i primi esordi?
Nel nostro percorso enoico, preferiamo definirci esperti appassionati piuttosto che tecnici. La nostrapassione di lunga data per il mondo del vino si è trasformata in una vera e propria vocazione professionale. Anche se non siamo degli enologi di formazione, io e il mio team dedichiamo la nostra attenzione alle storie che i produttori ci raccontano attraverso le loro produzioni. In un certo senso, ci consideriamo come i critici cinematografici del settore vinicolo, concentrati non solo sulle caratteristiche tecniche, ma sulla narrativa che si cela dietro ogni bottiglia. La missione è interpretare e condividere le emozioni che i produttori trasmettono attraverso i loro vini.
E dove è nata questa sua dedizione….?
L’ho sempre narrata, sin da quando ero ragazzo. Eravamo una delle poche famiglie che soventeusava mettere a tavola un buon vino in bottiglia. Tuttavia, è stata la mia esperienza come giovane pianista a 17 anni a Catania che mi ha permesso di immergermi più a fondo nel mondo della ristorazione. Questo avvenne grazie all'incontro illuminante con Giorgio Lanciani di Berlucchi, una delle realtà più significative a livello mondiale. Lanciani mi fece letteralmente innamorare del settore. Credo che sia stato lui a rappresentare la mia "sliding door" verso il mondo del vino.
Franciacorta quindi….
Tutto ebbe inizio con la musica e la storia di Berlucchi. Tra la fine degli anni '90 e gli inizi del nuovo millennio, ho preso la decisione di approfondire le mie conoscenze nel mondo del vino attraverso corsi realizzati dalle varie associazioni del settore. Questo cammino mi ha portato fino al 2011, quando ho preso la decisione di dedicarmi completamente a Vinoway. Da allora, mi trovo qui, immerso appieno in questa affascinante avventura.
È appena terminato Vinoway Selection 2024. Risonanza molto ampia. Tg nazionali e ancorariecheggiano le parole di Riccardo Cotarella. Suo bilancio personale Davide?
Sono oltre 15 anni che mi dedico all'organizzazione di eventi, sia piccoli che grandi, eppure ogni volta sembra essere la prima. La passione che nutro per questo settore non accenna mai a diminuire. Quest’anno è stato il più bello in assoluto, il migliore fra tutte le nostre manifestazioni precedenti. La risposta entusiastica dei partecipanti sembra confermare questa sensazione. Abbiamo messo in campo le nostre esperienze, sia le mie personali che quelle dei collaboratori con cui lavoro instancabilmente. Gli ospiti che accogliamo sono per noi 'sacri' e spero che ritornino per i nostrifuturi eventi. È un riconoscimento della stima per il nostro impegno serio e la professionalità dimostrata nel corso degli anni. Le parole del Presidente Mondiale Riccardo Cotarella, che miconsidera la “New Age” della comunicazione enoica italiana, mi lusingano e mi onorano.
La storia dell’erudizione enoica. Vinoway e le premiazioni nelle varie categorie. L’idea nasce da?
Da una promessa fatta a me stesso, ho sempre creduto nell'importanza di offrire il massimo della professionalità sia quando ci si impegna con gli altri che con sé stessi. Circa 13 anni fa, quando ho iniziato a muovere i primi passi con Vinoway, già avvertivo che questo sarebbe diventato un grande 'racconto'. Ho sempre immaginato di sviluppare il progetto e portarlo ai massimi livelli, credendo in questo sogno e mantenendo la determinazione nel perseguirlo. Una delle caratteristiche che mi contraddistingue è il rispetto per le storie narrate, ma soprattutto per i miei colleghi competitor. Credo fermamente nella condivisione delle conoscenze con reciprocità e intelligenza. Guardando indietro, penso anche a questo percorso come a una visione che nel tempo ha portato frutti positivi. Io e il Team di Vinoway siamo felici di annunciare che il 16 novembre è nata la Vinoway Academy, "La nuova dimensione della cultura enoica". Dopo due anni di intenso lavoro, il sito web ospiterà più di 60 lezioni dedicate all'enologia, viticoltura, legislazione vitivinicola, marketing, comunicazione, neuroscienze ed editoria enogastronomica. Le lezioni online saranno tenute da 11 tutor professionisti, uno per ogni settore.
Mission di Davide Gangi?
Di far diventare Vinoway uno dei più grandi network dedicati al mondo del vino che sia maiesistito.
Ci state riuscendo?
Diciamo che siamo sulla retta via….
Ci parli ora del mercato italiano.
Il settore. Possiamo considerarci i migliori al mondo? Possiamo affermare con onestà che il vino italiano si trova ad un livello di eccellenza. Senza voler sminuire la produzione d'Oltralpe, è mia convinzione che in Italia seguiamo una strada ben definitae tracciata, raggiungendo un livello superiore rispetto al resto del mondo. Inoltre, se confrontato conla Francia, il nostro approccio è diverso, caratterizzato da una varietà straordinaria. Mentre in Francia si contano circa 60 vitigni, in Italia ne vantiamo circa 650. Questa diversità ci consente dinarrare in modo autentico il territorio, la tipologia dei prodotti, il patrimonio e le varie realtà, dalle aziende vinicole di fama mondiale alle cantine regionali, fino ai microcosmi che rappresentano vere perle della nostra terra.
E i giovani? Qual è l’approccio delle nuove generazioni al settore? Un suo suggerimento?
Nella mia squadra abbiamo molti giovani a cui concediamo ampio spazio per esprimersi con impegno. Stiamo lavorando intensamente per insegnare loro che il vino è frutto di un processo di produzione attento, naturale e vitale. Si tratta di un alimento estratto dall'uva, quindi di naturastessa, ma deve essere gestito dall'uomo con rispetto per il territorio. Attraverso la nostra comunicazione vorrei consigliare ai giovani di approcciarsi al mondo del vino in modo saggio econsapevole, considerandolo come una bevanda intrinsecamente legata alla cultura. Solo attraverso questa prospettiva possiamo creare nuovi appassionati del futuro, trasmettendo loro il valore del rispetto per la natura e la profonda connessione con il territorio che caratterizza la produzione vinicola di qualità.
Un prodotto che ha una sua storia sinergica tra mano dell’uomo e opera della natura. Dueagenti che si incontrano e creano il miracolo?
Certo, il vino va ben oltre il concetto di semplice bevanda. È un vero e proprio alimento con una storia tutta sua. Riflettiamo un attimo su tutto ciò che è coinvolto nella creazione di una singola bottiglia, che sia bianco, rosso, rosato... La fatica, il duro lavoro, la struttura. Un processo che richiede almeno un anno per portare alla luce il prodotto finale, e persino dieci quando si tratta di vini più specifici. Dietro ogni bottiglia c'è un intero mondo: un territorio, una famiglia, persone chelavorano, contadini, l'aria, il vento, il sole, un'intera filiera. Dobbiamo immaginarlo da questo puntodi vista. Nessun altro alimento segue un percorso altrettanto intenso, che si tratti di farina, birra o altro.
Gangi, in conclusione, siamo pronti alle grandi sfide internazionali?
Decisamente si! Non dobbiamo mai dimenticare che il nostro Paese è leader indiscusso a livello enologico, sia in termini di produzione che di qualità e competenze tecniche. Siamo pronti ad affrontare nuove sfide, mantenendo sempre la giusta dose di attenzione per il prodotto. In linea con questa mentalità proattiva, anche Vinoway è pronta a intraprendere nuovi percorsi. Stiamo lavorando per portare Vinoway Italia oltre confine, implementando strategie che possano far crescere il brand "Vinoway" a livello internazionale.