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Saline Margherita di Sav., ipotesi francese: botta e risposta Lodispoto/Mennea

Botta e risposta tra il sindaco di Margherita di Savoia, Bernardo Lodispoto, e il consigliere reginale PD, Ruggiero Mennea, sul futuro delle Saline.

Assume i toni della contesa verbale il confronto tra il consilgiere regionale del PD, Ruggiero Mennea, e il sindaco di Margherita di Savoia (Bat), Bernardo Lodispoto, sull'ipotesi di cessione a un gruppo francese delle antiche Saline di Barletta (progettate nientemeno che da Luigi Vanvitelli), oggi Saline di Margherita di Savoia.

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“Interessarsi delle questioni del proprio territorio non è iperattivismo temporaneo - dichiara Mennea, in replica a una nota del sindaco Lodispoto - ma semplicemente prodigarsi per rispondere alle questioni sollevate dai cittadini. Ovvero, il mero dovere di un rappresentante delle istituzioni: qual è un consigliere regionale".

"Mi compiaccio dell'iperattivismo che da qualche tempo sta caratterizzando l'impegno del consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea, riguardo il futuro della Salina - aveva dichiarato in precedenza Lodispoto - ma su una cosa mi sento di poterlo rassicurare: nessuno più dell'amministrazione comunale di Margherita di Savoia ha a cuore il futuro dei lavoratori e le prospettive di sviluppo di una delle risorse storiche della nostra comunità".

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"Mi domando, però - incalzava Bernardo Lodispoto - dove fosse il consigliere regionale quando, diversi anni fa il sottoscritto, che all'epoca sedeva tra i banchi dell'opposizione, lanciava l'allarme sugli scenari che si aprivano all'indomani della privatizzazione della Salina di Margherita di Savoia. Ora, folgorato sulla via di Damasco, egli richiede un'audizione ai vertici della attuale proprietà, ai potenziali acquirenti, alle rappresentanze sindacali e anche a me in quanto Sindaco" 

"Da parte mia - aveva specificato il primo cittadino - non c'è alcun problema ad incontrarlo, se il mio contributo può essergli utile per fare il punto della situazione, ma sicuramente Ruggiero Mennea sa che all'interno di una trattativa di natura esclusivamente privatistica – quale quella relativa alle procedure riguardanti l'acquisizione del credito vantato da MPS Capital Services nei confronti di Salapia Sale spa, controllante la Atisale – la legge non consente al Comune di avere un ruolo nei negoziati".

"Tuttavia è opportuno ribadire che il Comune non abbasserà la guardia su un tema di così grande rilevanza sociale per la nostra comunità: per garantire il massimo coinvolgimento da parte di tutta l'assise civica, comprese ovviamente le forze di minoranza, l'argomento è stato più volte trattato in sede di Conferenza dei Capigruppo, ma ad oggi nessuna comunicazione formale ci è giunta né da parte dei vertici dell'azienda né da parte delle organizzazioni sindacali, riguardo le trattative in corso da parte di MPS, per una eventuale cessione".

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"Voglio ricordare al consigliere Mennea che non ho mai rivestito, né mai lo farò in futuro, il ruolo di fiancheggiatore di chicchessia - aveva ancora sottolineato Lodispoto - la nostra amministrazione è libera da vincoli, non si lascia condizionare e non tutelerà gli interessi di nessun altro, se non dell'intera comunità margheritana. Cogliamo l'occasione per rilanciare l'allarme sul tema della sicurezza sul lavoro, ma dobbiamo riscontrare anche in questo caso un atteggiamento di chiusura: i nostri tentativi di fare chiarezza su un problema grave e fortemente avvertito si sono spesso scontrati con un vero e proprio muro di gomma ,che fatichiamo a comprendere".

"Ribadisco ancora una volta: l'unico interesse che persegue l'amministrazione comunale è quello di garantire i lavoratori e le loro famiglie. Per quanto ci riguarda - aveva concluso Lodispoto- una cosa è certa: chiunque sia a gestire la Salina in futuro, io come sindaco e noi come amministrazione comunale saremo sempre in maniera pressante al fianco dei lavoratori. Non "una parte" ma tutti i lavoratori".

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"Invito il sindaco Lodispoto - ha replicato a tretto giro di comunicato Mennea - quale massimo rappresentante istituzionale della città di Margherita di Savoia, a evitare inutili sarcasmi a mezzo comunicato stampa e a presentarsi all’audizione in commissione regionale Attività produttive, in programma per i primi di settembre, con l’obiettivo di fare chiarezza sul futuro delle Saline”. 

“Al contrario - ha proseguito Mennea - è il silenzio assordante del sindaco di Margherita di Savoia, in questi ultimi mesi, a contraddirlo. Non so se ci siano stati incontri e sopralluoghi con gli acquirenti, ma so che questa vicenda va affrontata in modo trasparente, perché riguarda le sorti economiche di un intero territorio”. 

“Vorrei ricordare al sindaco Lodispoto - ha aggiunto Mennea - che ha la responsabilità istituzionale di difendere gli interessi di una comunità. Poiché, al momento, per quello che ci è dato di sapere, non ha fatto interventi in tal senso, il mio obiettivo era quello di affrontare la questione a viso aperto".

"Se il sindaco non ha nulla da nascondere - ha replicato Mennea - dovrebbe avere tutto l’interesse a presentarsi in commissione. Ricordo che era già stato convocato per quella fissata a maggio, ma all’ultimo minuto declinò l’invito, per il tramite dell’ufficio protocollo del Comune, adducendo altri impegni istituzionali. Se avesse tenuto davvero alle sorti del suo territorio, avrebbe dovuto presentarsi a quell’audizione. Per questo, il suo intervento di oggi contraddice ciò che ha fatto ieri".

"Alla fine, con comportamenti concludenti e trasparenti, capiremo veramente - conclude il consigliere regionale Pd - chi difende i lavoratori e questa grande azienda del nostro territorio”.

(gelormini@affaritaliani.it)