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San Severo, la criminalità sfida lo Stato. L'appello al Prefetto
Dopo le minacce mafiose al sindaco di San Severo, Francesco Miglio, l'appello al Prefetto di SPI-CGIL e la solidarietà del M5S al primo cittadino dauno.
Franco Persiano, segretario generale SPI Cgil Foggia, è intervenuto su quanto accaduto a san Severo: “Le minacce mafiose al sindaco Francesco Miglio rappresentano un fatto grave e inaudito, una vera e propria sfida allo Stato, con un’arroganza e una violenza esplicite ed espresse a viso aperto, in spregio ai valori fondanti della convivenza e del vivere civile. Le manifestazioni di solidarietà al sindaco Francesco Miglio, al quale anche io a nome dello SPI Cgil ho espresso la mia vicinanza e il mio più deciso e sincero sostegno, sono doverose, ma non bastano, così come non basta, purtroppo, l’avere accordato la scorta al primo cittadino di San Severo”.
“Il Sindacato Pensionati Italiani CGIL provinciale di Foggia fa appello al Prefetto del capoluogo affinché la questione di San Severo, rappresentativa purtroppo di quanto accade in tutta la provincia di Foggia, sia affrontata attraverso un controllo più incisivo e costante del territorio”, ha aggiunto Persiano, “Le Forze dell’Ordine vanno messe nelle condizioni di potere operare con efficacia e decisione, anche in situazioni come quella che abbiamo visto nel famigerato video sulle batterie di fuochi esplose a San Severo”.
“Ci sono aziende agricole, a San Severo e ad Apricena, che hanno subito nuovi sabotaggi", ha dichiarato il segretario generale dello SPI Cgil Foggia, "L’emergenza determinata dalla pandemia non ha fermato la mafia, che sembra più spavalda e aggressiva di prima. Sia per i casi appena citati che per le minacce mafiose al sindaco di San Severo, auspichiamo che la Magistratura possa agire in profondità, così da far riabbassare la testa alla criminalità organizzata”.
“Ognuno è chiamato a fare la propria parte: non solo lo Stato, attraverso la politica e il sostegno concreto all’azione di Forze dell’Ordine e Magistratura, ma anche i sindacati, le forze politiche e sociali, l’associazionismo, il tessuto imprenditoriale. Quanto accaduto è semplicemente inaccettabile, per tutti, per la stragrande maggioranza dei cittadini onesti che oltre alla crisi e ai gravi disagi economici acuiti dalla pandemia si vedono offesi nella loro dignità. San Severo - ha concluso Persiano - rifiuta la violenza, l’arroganza e l’illegalità di cui sono portatori insani questi personaggi che vivono di sopraffazione, minacce e criminalità”.
Sulla vicenda ha diffuso una nota anche la consigliera regionale e candidata presidente del M5S alla Regione Puglia, Antonella Laricchia: “Quanto sta accadendo nella Provincia di Foggia non può in alcun modo passare sotto silenzio. Serve una reazione forte da parte delle istituzioni. Siamo al fianco del sindaco di San Severo, Francesco Miglio, per cui oggi il Prefetto di Foggia ha disposto maggiori misure di tutela in seguito alle pesanti minacce ricevute su Fb da Antonio Russi. Tutto il M5S è al suo fianco, ho personalmente sentito il consigliere comunale Gianfranco Di Sabato, la deputata Carla Giuliani e la consigliera regionale Rosa Barone e conveniamo senza dubbio che serve fare rete attorno al primo cittadino, mentre sono in corso le indagini per capire chi domenica abbia fatto esplodere la batteria di fuochi pirotecnici nel quartiere popolare Luisa Fantasia, nonostante fosse vietato per le disposizioni anti - Covid, sfidando lo Stato con festeggiamenti e assembramenti in onore del Santo patrono".
"Lo Stato è più forte della mafia, questo deve essere chiaro - ha aggiunto la pentastellata - la legalità va portata nelle scuole con testimonianze dirette, da parte dei parenti delle vittime di mafia e degli esponenti delle associazioni, che ogni giorno sono in prima linea sui territori per combattere la criminalità. Foggia è la provincia di Puglia con il più alto tasso di disoccupazione, questo perché se le imprese non si fidano delle istituzioni, non partecipano neanche ai bandi e perdono opportunità di sviluppo".
"Non possiamo restare fermi - ha proseguito Laricchia - dinanzi ai numerosi attentati ai danni di aziende agricole della provincia, serve un netto cambio di passo, iniziando dalla Regione che deve fare la sua parte. Gli appalti della sanità a Foggia ultimamente ci hanno dato diverse sorprese, che sono riassunte in quattro fascicoli d’inchiesta: uno per i lavori di efficientamento energetico del Riuniti, uno per il trasporto aereo di organi, poi per la riqualificazione di Viale Pinto e la ristrutturazione di otto sale operatorie consegnate nel 2010 e mai utilizzate. Ringraziamo gli inquirenti per il loro immenso lavoro, che anche oggi ha portato a una maxi operazione della DIA in Capitanata. Siamo consapevoli però - ha concluso Antonella Laricchia - che la politica possa e debba fare di più”.
(gelormini@affaritaliani.it)