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San Valentino, profumo d’arance
‘femminiello’ di Vico del Gargano
il cuore della festa di San Valentino è a Vico del Gargano, il paese abbellito con arance e limoni ‘femminello’ del Gargano per la festa degli innamorati.
La notizia non è che sulla ‘Montagna Sacra’ del Gargano arrivano le telecamere de “La vita in diretta”, né che blogger e giornalisti - invitati per l’occasione - invaderanno i vicoli e le piazzette di Vico del Gargano, Peschici e Ischitella. La notizia è che il cuore dei festeggiamenti per San Valentino è a Vico del Gargano - di cui è Santo Patrono - dove balconi, piazze e corti di uno dei Borghi più belli d’Italia e soprannominato il paese dell’amore, saranno abbelliti con arance e limoni ‘femminello’ del Gargano per la festa degli innamorati.
Un trionfo della tradizione più autoctona, per profumi e colori dei prodotti a KM0, nell'incanto di questa cittadina a picco sull'Adriatico, in pieno parco del Gargano: a soli pochi chilometri dalle faggete secolari della Foresta Umbra e dal Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo - entrambi Patrimonio dell’Unesco - nonché da San Giovanni Rotondo e dalle spoglie del Santo Padre Pio.

Qui a Vico del Gargano non c'è spazio per le spezie esotiche provenienti dall’estero. Qui la terra è ricca di alternative naturali sperimentate nei secoli, di generazione in generazione. Dal peperoncino al sedano, dallo zafferano al miele e al finocchietto selvatico: elisir naturali dell'amore, ai quali sono attribuiti dalla tradizione straordinari poteri stimolanti, in alcuni casi addirittura confermati da prove scientifiche.
Sì, lo zafferano - con le stesse tonalità delle arance garganiche - sta allargando la sua presenza, con una coltivazione che si sta diffondendo soprattutto in provincia di Foggia. Un prodotto delicato e prezioso, per cui occorrono 100 fiori grandi o 200 piccoli per ottenere un grammo di prodotto. Mentre, per i più… coraggiosi, anche familiarizzare con i tradizionali aglio e cipolla, sarà un’avvincente esperienza. Pensate, essi sono considerati alternativa naturale al Viagra, per i componenti in essi concentrati, simili al principio attivo - secondo alcuni studi - contenuto nelle pilloline blu.

La “festa degli innamorati”, il 14 febbraio, è una ricorrenza ricca di momenti suggestivi, che la Regione Puglia ha inserito anche nel progetto “Patroni di Puglia”. Tante le peculiarità di questo poco conosciuto evento popolare, che unisce spiritualità, religione e tradizioni rurali. La Chiesa Matrice, il vicolo del bacio, le piazze e ogni casa del centro storico, per l’occasione, sono addobbati con meravigliose arance. Gli agrumi del Gargano, e in particolare le arance e il limone “Femminello” di Vico (la varietà di limone più antica d’Italia), sono un presidio Slow Food.
Tutto l’antico borgo vichese è inghirlandato di arance, a cominciare dal “Vicolo del Bacio”, una strada strettissima, pittoresca, uno dei simboli del giorno di San Valentino in Puglia. I giorni che precedono la festa presentano un paese in fermento, con una partecipazione popolare che si respira in ogni casa, nelle sedi delle Confraternite e in quelle delle associazioni, ed è visibile in ogni strada, su ogni vetrina delle attività commerciali grazie ad allestimenti e addobbi del tutto caratteristici e originali.
La mattina del 14 febbraio, alle ore 11, prende il via la solenne processione di San Valentino "inghirlandato" di arance e fiori d'arancio. Dal primo pomeriggio dello stesso giorno, si svolge Terrarancia, con l’esposizione e la vendita dei tipici agrumi e dei prodotti alimentari che derivano dalla loro trasformazione, ma anche con laboratori, master-class di cucina, mostre e musica.
E per chi avesse voglia di allungarsi e affacciarsi sul Tavoliere, a Troia (Fg) - sulle colline dei Monti Dauni, che festeggia il suo Millenario - potrà assaggiare “la Passionata” il dolce di Puglia, nella sua versione romantica - rossa e a forma di cuore - per la ricorrenza San Valentino.
La Passionata, frutto dell’amore creativo di Lucia Casoli e Nicola Mecca, è la risposta dauna alla più famosa e conosciuta “cassata siciliana”. Più leggera, delicata, elegante e raffinata, è un prodotto di alta pasticceria derivato dall’amalgama di tre tipi di ricotta, pecora, bufala e mucca, su biscuit mediterraneo, con ricopertura di marzapane di mandorle di Toritto, aromatizzato nelle diverse declinazioni di proposta (Nero di Troia, Pistacchio di Bronte, Strega, Arance del Gargano, Nocciola di Alba, Moscato di Trani), compresa l’ultima nata “E’-vita” la prima Passionata speziata: a Curcuma e Pepe Nero e quella in fase di sperimentazione “Eraclio” al Sambuco dei Monti Dauni.

Un condensato d’identità rurale esaltato dall’impalpabile leggerezza delle sue ricotte. Uno scrigno senza tempo, per racchiudere tutto il patrimonio immateriale delle antiche contaminazioni da “transumanza”, che se un tempo si irradiavano lungo il dedalo di tratturi reali e la rete meridiana delle strade del latte, oggi si diramano attraverso i sensori gustativi di appassionati, estimatori e degustatori ai ritmi moderni della fibra ottica. Un prodotto dei nostri giorni, la cui tipicità è nelle tradizioni più autoctone in esso racchiuse. In pratica, una piacevole tentazione per palati fini, ai limiti della vera e propria sensualità.
(gelormini@affaritaliani.it)