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Sanità, il ministro Speranza: 'La Puglia è fuori dal piano di rientro'

Emiliano e il PD esultano: "Giornata storica. Ma non abbiamo fatto tutto questo, per riconsegnarlo a Fitto"

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, arriva a Bari e durante un incontro con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, annuncia che la Puglia è fuori del piano rientro:  "Penso che la Puglia abbia fatto un lavoro molto importante e i nostri tecnici del Ministero della Salute ritengono che, per quello che riguarda i livelli essenziali di assistenza che per noi sono la cosa fondamentale, la Puglia è fuori dal piano di rientro".   

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"Penso - ha ggiunto Speranza - che questa sia la mattonella per la fase di riforma che sta arrivando. Avremo la possibilità di riformare il servizio sanitario nazionale con un arrivo di risorse molto significative e dobbiamo farlo insieme. Il lavoro prezioso fatto dalla Puglia che porta all'uscita dal piano di rientro ci consente di avere la base su cui provare poi a rilanciare fino in fondo il servizio sanitario nazionale".

"Questo è un giorno storico per noi - ha sottolineato con soddisfazione Michele Emiliano - perché il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che la Puglia è fuori dal piano di rientro dopo 20 anni di difficoltà enormi".

"Crisi iniziata nel 2000 a causa del dissesto economico provocato dalle amministrazioni dell’epoca - ha precisato Emiliano - passato dalle emissioni dei bond per sostenere il bilancio regionale e dal blocco delle assunzioni. La Puglia era ultima in Italia per livelli essenziali di assistenza e adesso siamo nella parte alta della classifica delle regioni italiane".

"Noi abbiamo non solo risollevato la sanità pugliese, abbiamo ricostruito le reti, sbloccato le assunzioni di medici, infermieri e operatori sanitari - ha continuato Emiliano - aumentato di 1255 i posti letto e distribuiti in modo equivalente tra le varie province, ma abbiamo anche tenuto i conti in ordine secondo quanto previsto. Questo significa aver amministrato al meglio e questa per noi è una enorme soddisfazione".

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"Chiediamo adesso che il Sud venga maggiormente rispettato - ha concluso il Governatore pugliese - perché il riparto del Fondo sanitario nazionale rispetto alle regioni del Mezzogiorno è inaccettabile, basato soprattutto sull’età della popolazione che è un criterio vecchio e superato. Ci vuole invece un criterio che realizzi l’uguaglianza di tutti gli italiani davanti alla loro salute e le loro esigenze, al Nord come al Sud".

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All'anticipazione del ministro Speranza risponde a stretto giro di comunicato Raffaele Fitto, per il quale la Puglia non può dirsi ancora fuori dal piano di rientro: “Facciamo chiarezza - dice Fitto - fino al 2005 la Puglia non ha mai avuto contestazioni dai tavoli ministeriali, nel 2006 (Giunta Vendola) non ha rispettato il Patto di Stabilità. Negli anni successivi si sono susseguiti contestazioni. Nel 2010 è entrata nel Piano di Rientro, situazione che dura da 10 anni. Questi i fatti! Quindi tutti gli sproloqui odierni di Emiliano sul passato sono, ahimè, rivolti al suo predecessore Vendola".

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Fitto fa presente che per dirsi fuori: "Occorrono sia il parere favorevole congiunto dei Ministeri della Salute ed Economia sia la delibera del Consiglio dei Ministri. Questi sono gli atti ufficiali che confermerebbero l’uscita. Ma ci sono?".

(gelormini@gmail.com)

Credit video: Antenna Sud