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'Santa subito' di Alessandro Piva, premio del pubblico Festa del Cinema Roma
La Puglia vince alla Festa del cinema di Roma con 'Santa Subito' di Alessandro Piva, ricostruzione di vita e morte per mano del suo stalker di Santa Scorese.
La Puglia vince alla Festa del cinema di Roma con 'Santa Subito', ricostruzione di vita e morte per mano del suo stalker di Santa Scorese, firmata dal regista d’adozione barese Alessandro Piva. Il film documentario è il vincitore del Premio del pubblico: conferito dagli stessi spettatori mediante un sistema elettronico di votazione.
Il docufilm ha avuto la meglio tra i 33 titoli della selezione ufficiale del festival, tra cui anche il nuovo lavoro di Martin Scorsese 'The irishman' e quello di Edward Norton “Motherless Brooklyn”. Un successo già nell’aria, dopo l’emozionante “prima” dell'Auditorium Parco della Musica, alla presenza dei familiari della ragazza 23enne vittima di femminicidio il 15 marzo del 1991.
Il tema della violenza sulle donne ha focalizzato le attenzioni della Festa del Cinema di Roma con il documentario di Alessandro Piva "Santa subito", che riprende la storia della giovane vittima descritta e ricordata, da amici e parenti, come piena di vita e desiderosa di assecondare la propria vocazione spirituale, dopo aver conseguito la laurea. E quella dell’incontro ‘predestinato’ (?) con un uomo - incrociato per caso negli ambienti parrocchiali - che aveva iniziato a fare appostamenti, a inviarle lettere deliranti, a pedinarla ovunque per tre anni, proseguendo di fatto indisturbato nonostante le ripetute denunce, fino alla notte del 91.
"Questa storia per me è emblematica di un fenomeno che purtroppo è gravemente attuale - ha detto Alessandro Piva - ma è nostro dovere raccontare storie, particolarmente emblematiche di femminicidio e violenza di genere, per evitare che il fenomeno dilaghi, in un'epoca in cui è sempre in agguato quella che chiamo: una psicosi travestita da amore".
"Nell'affrontare la storia di Santa - ha sottolineato il regista - mi è parso che l'attualità di questa vicenda è dovuta al fatto che nonostante sia avvenuta parecchi anni fa, la forza vitale dei 23 anni di questa ragazza, indecisa se prendere i voti o continuare la sua vita di studi, il suo rapporto con la famiglia, ecco: i sogni di una persona normale, stroncati dalle persecuzioni di una persona che l'ha puntata, dopo averla incrociata per strada e ha deciso di rovinarle la vita, questo può accadere a ognuno di noi".
Femminicidio, persecuzione o martirio, "Santa subito" racconta la storia di un destino forse annunciato e riscatta, solo in parte l’impegno tenace della famiglia Scorese, che da quasi trent'anni, con grade dignità, porta avanti la memoria di Santa, ingiustamente strappata loro.
"C'è chi parla di predestinazione, mano di Dio, martirio, nel concepire una tragedia così. Io personalmente credo sia un altro eccesso delle storie di femminicidio”, ha precisato Piva, “Parlare di capolavoro divino, quando una mano armata di coltello interrompe una vita come quella di Santa Scorese, a me sembra abbastanza impreciso, diciamo così".
"È un segnale importante quello che riceviamo oggi - commenta Piva - soprattutto quando in selezione c'erano film di enorme capacità di intrattenimento. Il pubblico premia un film che parla, attraverso gente normale, di temi reali del nostro Paese, il che vuol dire che si mette in discussione, riflette, si emoziona su fatti diventati piaga della nostro vivere civile”.
“Evidentemente avevamo sottovalutato il pubblico italiano, pensavamo andassero a vedere solo i blockbuster e trascurassero i film di impegno o quelli ambientati troppo lontano da casa. Hanno voluto riflettere, ragionare, emozionarsi sulla storia di una persona normale come loro, come noi. C'è grandissima soddisfazione per un film a cui ho dedicato tanto tempo ed energie - conclude Piva, tra abbracci e auguri per l’affermazione capitolina - ma soprattutto felicità per una famiglia, quella di Santa Scorese, che racconta una storia evidentemente ancora troppo attuale perché il pubblico potesse restare indifferente”.
“Sono incredula, perché non ho fatto in tempo ancora nemmeno a metabolizzare il fatto che passasse un messaggio così importante attraverso il veicolo del cinema”, ha detto all'Adnkronos Rosa Maria Scorese, la sorella di Santa, “Sono immensamente felice non solo e non tanto per Santa, ma perché oggi lanciamo un messaggio più alto".
"Oggi - ha sottolineato Rosa Maria - mi sembra che questo sogno abbia messo le radici e le ali contemporaneamente. Le radici nel pubblico, che forse desidera una cultura nuova e un'umanizzazione su certi temi, legata al rispetto di genere. E le ali perché questa storia varchi i confini dei pensieri stantii e compressi, rispetto all'atteggiamento di molti uomini ma anche di donne che non si rendono contro che è possibile vivere realtà di parità”.
"Santa subito" è stato prodotto dalla Seminal Film di Piva con il sostegno di Apulia Film Commission e Fondazione Con il Sud.
(gelormini@affaritaliani.it)