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Semestrale BPPB, risultati positivi nonostante la pandemia

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha approvato la rendicontazione semestrale al 30 giugno 2020.

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha approvato la rendicontazione semestrale al 30 giugno 2020, con un utile al netto delle imposte pari a 154 mila euro (1.011 mila euro nel primo semestre 2019).

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In un contesto mai sperimentato precedentemente e caratterizzato dagli effetti della pandemia da Covid-19, la Banca ha fatto registrare nel primo semestre del 2020 una crescita del margine di intermediazione della gestione finanziaria pari al 4% rispetto all’analogo periodo del 2019, quale risultato della stabilità del margine di intermediazione primario e del consistente aumento dei ricavi da finanza. Tale apprezzabile progresso ha permesso di assorbire:

a)   un moderato aumento degli oneri operativi (+2%), legato sia ai costi sostenuti per l’emergenza pandemica, sia alle spese relative al ramo di Apulia ProntoPrestito, contabilizzate solo a partire dal secondo semestre 2019;

b)     un deciso irrobustimento dei presidi generici (cd. “collettiva”) posti a copertura del rischio di credito degli impieghi in bonis. In linea con le politiche adottate dalle principali banche nazionali, è stato infatti deciso di rafforzare in ottica prudenziale la copertura dei crediti in bonis incrementando il relativo coverage da 0,42% (dicembre 2019) a 0,63% (giugno 2020), stanziando ulteriori rettifiche per complessivi 4 milioni di euro e portando il costo del credito annualizzato a 0,85%.

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La performance economica positiva del primo semestre 2020 deriva dal favorevole andamento delle attività commerciali, dalle azioni di efficientamento completate negli scorsi esercizi, dalla stabilizzazione del costo del credito nonostante una prima stima degli “effetti Covid”, nonché dai risultati fatti registrare dal comparto finanza.

Sotto il profilo degli aggregati patrimoniali, il dato della raccolta diretta è in aumento del 2,6% rispetto al 31 dicembre 2019, mentre il totale degli impieghi registra un incremento del 7,7%, da attribuire sia alla crescita della componente dei titoli valutati al costo ammortizzato, sia all’intensa attività commerciale, che nonostante l’insorgere della crisi pandemica già nel mese di febbraio, per i primi sei mesi dell’anno ha consentito di erogare nuovi impieghi per oltre 250 milioni di euro, concedendo 9.623 interventi di sostegno tra moratorie ed erogazioni ex art.13 DL “Liquidità”.

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Degna di rilievo l’ulteriore riduzione dei crediti deteriorati netti, che a giugno ammontano a 177,4, milioni di euro, per un indicatore “crediti deteriorati netti/impieghi” pari al 7,3% e un “Texas ratio” che si attesta al 67,6% valori in linea con i dati al 31 dicembre 2019. Complessivamente il coverage totale dei deteriorati aumenta dal 40,8% al 41,9%. I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2020 confrontati con quelli al 31 dicembre 2019 sono infine superiori rispetto ai valori di fine esercizio: CET1 al 14,1% (13,6% a dicembre 2019) e TCR al 14,5% (14%).

(gelormini@gmail.com)