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Servizio idrico, FdI: 'Bisogna interloquire col ministro Calderoli'
La nota del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, al capogruppo del PD, Paolo Campo sulla legge relativa al servizio idrico pugliese.
La nota del capogruppo regionale (a nome del gruppo) di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, al capogruppo del PD, Paolo Campo sulla legge relativa al servizio idrico pugliese.
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“Ancora una volta il centrosinistra, in questo caso il Pd, su un argomento così importante per la Puglia, come è la gestione del servizio idrico, prova a buttarla in caciara: acqua pubblica sì, acqua pubblica no. E noi di Fratelli d’Italia, per l’ennesima volta, siamo costretti a ribadire che TUTTI SIAMO PER L’ACQUA PUBBLICA! Il problema è come farla scorrere dal rubinetto dei pugliesi".
"Invece, la sensazione è che ancora una volta, e specie alla vigilia delle Europee, il centrosinistra regionale vuole utilizzare l’argomento a fini elettorali, con l’aggravante della ‘solita’ personalizzazione: dare addosso al ministro Raffaele Fitto, che qualche collega, consigliere regionale, tenta di tirare dentro nella polemica invitandolo a interloquire con il Governo regionale".
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"Bene, vi spieghiamo come funziona: il Ministro competente, con il quale instaurare un dialogo (proficuo e oggi persino tardivo), è il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli per questa come per tutte le leggi di tutte le Regioni. Gli uffici tecnici-legislativi sia del ministro Fitto, sia del ministro Carlo Nordio hanno solo sollevato eccezioni di propria competenza per le quali farà sintesi il ministro Calderoli.“ Non solo, ma ci corre l’obbligo di chiarire che le modalità di affidamento, come elencate dalla nota dell’ufficio legislativo sono quelle previste dalla legge, e che la giunta regionale, per altro, ha riconosciuto, ed erano note anche quel 15 marzo scorso, quando la maggioranza rosso-gialla - nonostante messa in pre-allarme sui rischi di incostituzionalità - andò avanti come un caterpillar… andandosi a schiantare contro il muro di una serie ‘non è di competenza regionale’.“
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"A chi ha la memoria corta occorre chiarire che le quote di AQP furono assegnate alla Regione Puglia e alla Regione Basilicata gratuitamente con legge dello stato. Proprio grazie ad una intuizione dell’allora presidente della Regione Fitto. La stessa legge prevedeva le modalità per il trasferimento delle quote. Il tema del trasferimento delle quote era previsto anche nella legge del 2011 e fu bocciato dalla Corte Costituzionale. Come avevamo ribadito in Consiglio regionale per cedere le quote di AQP serve una legge nazionale. A nulla serviva una legge regionale.“In tal senso le aperture al dialogo tardive dal promotore della legge e dal vicepresidente della giunta sono la conferma che noi avevamo ragione. Il resto è sterile polemica politica lontana dal merito della questione e basta.”
(gelormini@gmail.com)