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Simonetta Lorusso: competenza, passione e sguardo teso al futuro
L'Intervista a Simonetta Lorusso, CEO Saicaf Bari, già assessore al Comune nel primo mandato Emiliano e oggi in corsa col PD per il Consiglio Regionale pugliese
Simonetta Lorusso, un’imprenditrice prestata alla politica. Una donna con visioni progressiste e di lungo respiro, che si è prodigata per ricucire le trame socio-territoriali della sua città, per ridarle un’identità univoca pur nella sua pluralità. Ha deciso di tornare a impegnarsi in politica: il lavoro non era finito?
Direi piuttosto che ce n’è del nuovo da fare. Sono una donna imprenditrice, abituata a curare le aziende di famiglia, sono stata anche presidente del Circolo della Vela di Bari negli ultimi otto anni, e la radice socialista - con tanti anni di militanza - tiene desta la naturale attenzione ai problemi comuni.
Ho guidato l’assessorato ai Lavori Pubblici nella prima giunta del Sindaco Michele Emiliano, un gruppo straordinario con il quale abbiamo cominciato a trasformare la città di Bari. Con i concorsi di progettazione abbiamo cercato di coniugare le opere pubbliche con la bellezza e la tutela dell'ambiente: dalla riqualificazione di Fibronit all’Ex Gasometro e Torre Quetta, dalla nuova Via Sparano, al ponte Adriatico e al water-front di San Girolamo, per citarne solo alcuni. Ora torno in campo al fianco del presidente Emiliano e per la prima volta affronto un’elezione, dato che allora mi fu affidato da tecnico l’assessorato ai LL.PP. del Comune di Bari.
Passaggio faticoso e poco dignitoso quello sulla parità di genere, per l’incapacità istituzionale del Consiglio Regionale di approvare in autonomia la relativa legge elettorale da tutti voluta, ma da nessuno promossa concretamente.
In realtà, questa storia della doppia preferenza di genere ha molto influito sulla mia decisione di tornare a impegnarmi in politica. Per noi donne la politica è sempre stata difficile: mentre agli uomini sembra che ogni cosa sia dovuta, noi dobbiamo continuamente lottare per dimostrare di essere brave.
Anche per questo, ho accettato con grande piacere l'invito fatto dal comitato "#2votimegliodi1" ad organizzare e partecipare all’incontro pubblico di mercoledì 16 settembre - ore 18,00 all'Arena 4 Palme del Cinema Galleria, sull’importanza del ruolo delle donne in politica e, in particolare, in questa tornata elettorale.
Purtroppo i posti saranno limitati per le restrizioni anti Covid, ma per chi non riuscisse a prenotarsi o a venire, ci sarà la possibilità di seguire il tutto sulla mia pagina Facebook.
A me piace ripetere che “Il futuro è nelle radici”, per sottolineare il necessario legame identitario per ogni generazione che si cimenti con la definizione del proprio futuro. Ma oggi il futuro è alquanto incerto con l’evanescenza del motore lavoro e lo squilibrio tra domanda e offerta che diventa sempre più angosciante.
Questa è la sfida delle sfide. L’imperativo per tutti sarà creare lavoro, lavoro e lavoro. Per farlo, dobbiamo far sì che impresa e sviluppo diventino la priorità assoluta dei prossimi anni. Sono mamma e sono nonna, oltre che imprenditrice e donna, per cui sono fortemente consapevole che questa comunità deve trovare il modo e le risorse per puntare sui giovani, sulle partite Iva, sulle piccole e medie imprese. Non solo per supportare lo sforzo di far fronte agli effetti della pandemia, ma per aiutarli a strutturare modelli sostenibili per un futuro meno incerto e, per molti versi, sorprendentemente diverso da come lo avevamo immaginato noi. Su questo fronte, nevralgico per tutti, la Puglia non può tornare indietro a vent’anni fa, a strumenti e risorse decisamente inadeguati.
Il voto a Emiliano, quindi, come una sorta di antidoto?
Beh, diciamo come coadiuvante a una cura i cui effetti benefici sono alquanto evidenti. Antonio Decaro lo ha spiegato molto bene in un’intervista, della quale ho condiviso ogni parola. In particolare, mi ha fatto piacere che Antonio abbia indicato la svolta con il cambio di guardia a Palazzo di Città di sedici anni fa. In quella esperienza di amministrazione della città di Bari, a cui ho dato anch’io il mio contributo come assessora ai Lavori Pubblici. È stato l’inizio di una stagione straordinaria, e il 20 e 21 settembre saremo chiamati a scegliere se interromperla, tornando indietro alla Puglia di 20 anni fa, o proseguirla con maggior vigore, per continuare a fare di questa nostra regione un esempio virtuoso per l’Italia e per il mondo intero.
“Competenza è passione” recita il suo slogan elettorale, anche se poi è di volta in volta declinato nei vari segmenti produttivi e sociali della nostra quotidianità. Declinazioni che il dramma globale del Coronavirus ha ulteriormente legate alle sorti del pianeta, per cui - parlando ancora una volta di futuro - i temi ambientali ne diventano veri e propri pilastri programmatici.
La Puglia di domani deve essere una regione sempre più verde. Durante i miei anni come assessore ai Lavori Pubblici nella prima giunta Emiliano, ho lavorato alle riqualificazioni di aree inquinate come Ex Gasometro e Fibronit, quest’ultima destinata precedentemente a una lottizzazione. Queste bonifiche, progettate e realizzate insieme alla compianta Maria Maugeri, oggi finalmente stanno per diventare tra i più grandi parchi pubblici di Bari.
La transizione energetica è al centro del programma di Michele Emiliano. Insieme potremmo avviare un piano per l’economia verde, un Green New Deal su scala regionale per liberare la Puglia dal carbone. Ma anche per contribuire meglio allo sviluppo di un turismo destagionalizzato e alla crescita di percorsi culturali come motore dell’economia. In una regione con più efficienza e meno burocrazia, dove lavorare, curarsi, fare impresa, compilare una pratica sia davvero più semplice. I nostri figli e nipoti hanno sfilato per le piazze di tutto il mondo, per chiedere ai grandi della Terra di salvare il pianeta. Abbiamo il dovere di ascoltarli e fare tutto ciò che è in nostro potere.
(gelormini@gmail.com)