Società Italiana Marketing, una case history appulo-lucana: Di Leo Pietro Spa
“I percorsi identitari nel Marketing”: la case history della Di Leo Pietro Spa e del suo 'marketing responsabile' alla XV edizione della SIM Conference a Bari
Per la prima volta a Bari, in CCIAA, la conferenza SIM (Società Italiana Marketing) “I percorsi identitari nel Marketing”, evento itinerante dedicato al concetto d'identità nel marketing e giunto alla sua XV edizione.
L'identità intesa in senso ampio, in relazione alle strategie di offerta (corporate e product branding, country of origin, eccetera), e ai comportamenti di domanda (consumi, relazioni, eccetera). Scopo del convegno/conferenza: stimolare la riflessione su questo tema, accogliendo ricerche e studi originali che ne testimonino il contributo all'efficacia delle azioni di marketing nei vari mercati.
Durante il talk “Il marketing per l’identità di impresa” è stata presentata la case history del biscottificio Di Leo Pietro Spa - con origini nel 1663 ad Altamura e sede a Matera - artefice, negli ultimi anni, di numerose azioni di ‘marketing responsabile’ che hanno fatto assumere all’impresa una sorta di ‘leadership responsabile’ nel settore contribuendo, al tempo stesso, alla significativa crescita del fatturato, oltre il 60% dal 2010 (quando Pietro Di Leo avviò un nuovo corso in azienda).
A livello produttivo l’azienda è stata ‘pioniera’ nell'eliminazione dell'olio di palma (sin dal 1990) e nell’utilizzo di ingredienti rispettosi dell’ambiente e attenti alle istanze salutistiche, tanto da diventare leader in Puglia e Basilicata nel segmento salutistico-integrale. Sul fronte culturale la Di Leo ha annunciato nei giorni scorsi la prosecuzione della partnership con Matera 2019, dopo averne supportato la candidatura a Capitale europea della Cultura con numerose iniziative a livello scolastico, istituzionale e sociale.
Per diffondere, invece, l’educazione alimentare e sportiva tra i bambini delle scuole elementari di Puglia e Basilicata e le loro famiglie, l’azienda coinvolge da anni nutrizionisti e testimonial sportivi nel programma di incontri 'Il Buongiorno si vede dal Mattino’. Infine, in ambito ambientale, la Di Leo ha sviluppato il progetto ‘All’orango io ci tengo’ per salvaguardare l’habitat degli orango tango dell’isola di Sumatra, minacciati dalle deforestazioni causate dalle nuove piantagioni di palma da olio; l’azienda ha contribuito, grazie alla partnership con la Sumatran Orangutan Society, alla reintroduzione di 15 oranghi nel loro habitat naturale e alla riforestazione di un ettaro di foresta attraverso la piantumazione di 1.000 alberi.
"Siamo dell’idea - ha dichiarato il Cavaliere del Lavoro Pietro Di Leo, amministratore unico della Di Leo Pietro Spa - che ogni azienda debba agire seguendo logiche orientate alla responsabilità sociale di impresa, a prescindere dalle normative o dalle istanze del mercato, sempre più attento a qualità dei prodotti, impegno sociale e rispetto ambientale. Lavorando ogni giorno con occhio vigile su questi temi, abbiamo conquistato la fiducia di tanti consumatori che vedono in Di Leo un attore responsabile, innovativo e di cui fidarsi".
Con origini che affondano nel 1600 ad Altamura, la Di Leo Pietro SpA opera in uno stabilimento produttivo a Matera di circa 18.000 mq (su un’area totale di 100.000 mq), producendo e commercializzando una vasta gamma di prodotti da forno: biscotti tradizionali, dal basso contenuto calorico o biologici con importanti proprietà nutrizionali, a ridotto contenuto di grassi e senza zuccheri aggiunti.
L’azienda ha ottenuto le certificazioni ISO 22000 – ISO 14001 – IFS che attestano la qualità dell’organizzazione; inoltre è stata una delle prime imprese del meridione ad aver ottenuto la BRC Global Standard Food, prestigiosa certificazione inglese di qualità, specifica del settore alimentare, nella categoria "A", massimo riconoscimento ottenibile. Nel 2016 l’azienda è entrata nel programma ‘Elite’ di Borsa Italiana che affianca le migliori PMI italiane in un percorso di sviluppo organizzativo e manageriale, oltre che per facilitarne l’internazionalizzazione.
(gelormini@affaritaliani)
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