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Sole24Ore premia Bari: provincia con più crescita nel Mezzogiorno in 30anni
Il Sole 24 Ore 'Qualità della Vita'2019: vince Milano;Treviso è campione di crescita nei 30 anni. Bari spicca tra le province del Sud.
A Milano presso la sede del Sole 24 Ore la premiazione delle province vincitrici dell’edizione 2019 e di quelle della classifica trentennale della storica ricerca del Sole 24 Ore dedicata alla “Qualità della Vita”. In occasione dell’anniversario dell’indagine del Sole 24 Ore sono infatti state calcolate le performance di crescita nell’arco dei tre decenni.
Oltre al premio per la provincia vincitrice dell’edizione 2019 assegnato a Milano e ritirato dal sindaco Giuseppe Sala, soono stati assegnati anche due premi speciali:
a TREVISO, come provincia italiana campione di crescita in questi 30 anni. Ritirerà il premio il Presidente del Consiglio Comunale Giancarlo Ianniccelli;
a BARI, come provincia del Mezzogiorno con crescita maggiore nei 30 anni. Ritirerà il premio il sindaco e presidente ANCI Antonio Decaro

È quindi Treviso la provincia italiana che è cresciuta di più nei trent’anni di pubblicazione della Qualità della vita 2019, indagine del Sole 24 Ore che dal 1990 fotografa il benessere nei territori e i loro cambiamenti. Sul podio per crescita nei tre decenni anche Udine, al secondo posto, e Roma, cui spetta la medaglia di bronzo.
Se si stringe il focus sul Sud, invece, a brillare è Bari: la provincia del Mezzogiorno che ha messo a segno la crescita maggiore nei 30 anni. Tra le province che, di contro, hanno messo a segno una crescita inferiore ci sono Isernia, Rieti, Enna, Vercelli, Pistoia e Pescara.
Le vincitrici

La provincia di Treviso è salita dalla posizione 43 alla 8 dal 1990 al 2019 nella classifica finale della Qualità della vita del Sole 24 Ore. Nell’arco dei trent’anni il miglior piazzamento è stato l’8° posto, registrato nel 2019. Il peggior risultato, invece, si incontra nel 1993 quando è 70esima.
Sebbene nei trent’anni non sia mai stata podio della classifica finale, Treviso ha più volte avuto una posizione sul podio delle sotto-classifiche: al 1° posto in “Ricchezza e consumi” nel 2011; al 2° posto in “Affari e lavoro” e in “Giustizia e sicurezza” nel 2019; al terzo posto in “Affari e lavoro” nel 2005. Passando in rassegna i sotto-indicatori che compongono le varie classifiche, Treviso ha totalizzato 8 prime posizioni: nel 1997 ha primeggiato per la percentuale di consegna in 24 ore delle lettere in città; nel 2011 è stata in testa per depositi bancari pro capite; nel 2017 è stata prima per acquisizioni di cittadinanza italiana.
Il Presidente Ianniccelli ha commenta così la premiazione: “Raggiungiamo questi risultati perché una città dinamica e frizzante come il suo prosecco”. Grazie alla laboriosità e alla sviluppo siamo stati la macchina che ha spinto il nord est. Ora siamo riconosciuti a livello internazionale per il turismo, il paesaggio e la cultura enogastronomica”
La provincia di Bari è salita dalla posizione 84 alla 67 dal 1990 al 2019 nella classifica finale della Qualità della vita del Sole 24 Ore. Il miglior piazzamento è stato il 67° posto, registrato proprio nel 2019. Il peggior risultato, invece, si incontra nel 2006 quando è arrivata 101esima. A livello di indicatori Bari ha totalizzato alcuni record: nel 1998 e nel 2002 ha vinto con il più basso indice di mortalità; nel 2017 è stata prima per per la connessione a internet in banda larga. La provincia è entrata nella top ten solo nel 2019 (10° posto) in Demografia e società.

“La città metropolitana di Bari mostra come l’immagine tipica delle città del Sud sia uno stereotipo: - ha commentato il sindaco Antonio Decaro - abbiamo vinto il Bando Periferie aperte, abbiamo vinto il Festival dell'Architettura, siamo leader nell'efficienza della spesa, siamo al 5° posto nella graduatoria delle città europee da visitare nel 2019 della guida Lonely Planet, la più famosa a livello internazionale”.
“Questa notizia, se da un lato ci inorgoglisce - ha aggiunto Decaro - dall'altro ci offre diversi spunti di riflessione sugli indicatori che ci hanno permesso di scalare la classifica e, soprattutto, ci indica quali sono i temi su cui la provincia di Bari, come tanti altri territori del Sud Italia, ancora arranca".
"Come non ci siamo disperati quando la classifica non è stata positiva - ha sottolineato, concludendo, Decaro - così oggi di certo non ci montiamo la testa, per una performance che non si può attribuire all’operato della mia amministrazione: è un risultato che premia il lavoro, la determinazione e il coraggio di tanti sindaci di tutta la provincia, in carica in questi trent’anni, insieme alla passione e all’impegno di migliaia di cittadini che in tante realtà rendono le nostre città luoghi migliori in cui vivere”.

La performance delle province è stata calcolata considerando i piazzamenti conseguiti dalle diverse province nella classifica finale della Qualità della vita dal 1990 al 2019: così è stato possibile individuare un “andamento medio” (retta di regressione) che individua la performance del territorio nel corso dei trent’anni. In base a come è inclinato l’andamento, in positivo o in negativo, e a quanto è accentuata la sua inclinazione, è possibile stabilire individuare il campione della crescita, cioè la provincia che è migliorata “mediamente” di più nel corso del tempo, così come quella che invece è peggiorata di più.
(gelormini@affaritaliani.it)