PugliaItalia

Sostenibilità ed etica aziendale
i casi AQP, Casillo ed Exprivia

Dalla Puglia la spinta al cambiamento ambientale e sociale attraverso comportamenti etici e strumenti di rendicontazione integrati.

Raccontare il successo dell’impresa non più solo con i risultati economici ma anche attraverso l’etica negli affari, la gestione delle relazioni umane, il rapporto con l’ambiente. Se ne è parlato oggi a Bari durante l’evento ‘Reporting della sostenibilità’ in cui i gruppi pugliesi AQP, Casillo ed Exprivia si sono confrontati su comportamenti etici e nuovi strumenti di rendicontazione integrati che, oltre ai numeri, raccolgono le buone pratiche in ambito sociale e ambientale.

Reporting Sostenibilità Romano, Sebastiano, Scrimieri

Uno stimolo da tre grandi gruppi nel settore dell’agroalimentare, delle utilities e della trasformazione digitale per le piccole e medie imprese del territorio che intendono proiettarsi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.

All’evento hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, i docenti di Ingegneria Economico-Gestionale POLIBA, Pierpaolo Pontrandolfo, e di Diritto Internazionale UNIBA, Marina Castellaneta, oltre che il coordinatore del Forum RSI di Confindustria Bari BAT Cosimo Tosto.

“La rendicontazione di sostenibilità - ha dichiarato Tosto - diventerà inevitabilmente punto focale e chiave di volta per accedere a risorse finanziarie e quindi per accelerare la transizione ecologica. Dobbiamo impegnarci nei prossimi anni affinché il maggior numero di imprese la intraprenda per diventare più competitive, più resilienti e per partecipare attivamente alla transizione europea grazie al contributo dei mercati finanziari".

Sebastiano   ok (2)

Per Exprivia, perseguire buone pratiche di sostenibilità vuol dire non solo rispettare l’etica degli affari e tutelare l’ambiente, ma anche investire nel benessere dei dipendenti. Il gruppo di Information and Commnunication Technology ha, infatti, puntato su un nuovo modello di lavoro che, a partire da settembre, prevede fino a quattro giorni a settimana in smart working per oltre 1700 dipendenti di Exprivia Spa, in tutte le sedi d’Italia. Un programma avviato in via sperimentale nel 2017 e che, con l’emergenza pandemica, ha subito un’accelerazione investendo la quasi totalità della popolazione aziendale. Un modello che ha l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il capitale umano favorendo la conciliazione vita-lavoro e rendendo più stimolante l’esperienza lavorativa. Un modello che, peraltro, fa bene anche all’ambiente: nel 2020, grazie al massiccio ricorso allo smart working a causa della pandemia e alla riduzione degli spostamenti tra casa e ufficio, Exprivia ha ridotto le emissioni di CO2 rispetto all’anno precedente di 8.000 tonnellate.

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“Sempre più imprese sono chiamate a una maggiore trasparenza nell’azione e a mettere in campo comportamenti sostenibili, non solo sotto il profilo economico, ma anche ambientale e sociale - ha commentato Gianni Sebastiano, Head of Strategy and Investor Relator di Exprivia. Siamo fortemente convinti che la produttività di un’azienda dipenda principalmente dal benessere dei suoi dipendenti e, per questo, abbiamo varato un modello di lavoro che concilia maggiormente vita professionale e vita privata”.  

Scrimieri

Acquedotto Pugliese - tra i maggiori player nazionali nella gestione del ciclo idrico integratoe la più grande azienda pubblica del Mezzogiorno controllata al 100% dalla Regione Puglia - nel 2020 ha raggiunto la drastica riduzione dell’impronta ambientale tramite il contenimento dell’emissione di circa 3.000 tonnellate di CO2 equivalenti e la produzione di energia da fonte rinnovabile che nel 2020 è più che raddoppiata rispetto al 2017. Sempre a livello di mitigazione dei cambiamenti climatici sono stati avviati nel corso del 2020 interventi per la produzione di energia elettrica da biogas, tra cui spicca il depuratore di Lecce autoalimentato e che ha permesso l’immissione di energia elettrica nella rete.

AQP FONTANE3

L’attenzione alla sostenibilità e a progetti di economia circolare - ha detto Pietro Scrimieri Direttore Risorse Umane e Organizzazione AQP - si traduce in oltre 66 milioni di euro investiti nel 2020 nella depurazione, nel riuso dell’acqua in agricoltura e a scopi civili e nell’avvio di progetti di ricerca e sviluppo per la riduzione e la trasformazione dei fanghi di depurazione in risorsa. In quest’ottica si inquadra anche l’adesione di AQP al Global Compact dell’ONU per il sostegno ai 10 Principi di sviluppo sostenibile coerenti con il raggiungimento degli obiettivi (SDG’s) previsti dall’Agenda 2030 delle stesse Nazioni Unite.

Mentre il Gruppo Casillo, che da anni persegue un percorso di integrazione tra sostenbilità e responsabilità delle azioni, da oltre 10 anni elabora l’Integrated Annual Report, quale punto di riferimento dei propri investitori sulle tematiche e sugli obiettivi della sostenibilità che il Gruppo si prefigge di conseguire.

Questi obiettivi sono definiti dal Piano Industriale e puntualmente misurati nell’Integrated Annual Report, che rappresenta per il Gruppo lo strumento di diffusione di tematiche finanziarie e non, verso gli investitori e gli altri stakeholders, sempre più coinvolti nelle tematiche della sostenibilità, ambientale e sociale. Il Gruppo è costantemente impegnato nella lotta al cambiamento climatico: gli impianti di produzione, dislocati in tutta Italia, sono alimentati al 100% da fonti di energia rinnovabil e a fine 2019 è stata costituita una nuova società, denominata ESDIGIS4U (tratto dall’acronimo Enviromental Social Development Governance), che ha in cantiere diversi progetti nel campo dell’energia sostenibile nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Inoltre, il Gruppo Casillo sta effettuando importanti investimenti in ottica di economia circolare nella produzione di frazioni sfarinati con proprietà nutraceutiche derivanti dallo scarto della macinazione del grano.

Molino Casillo farina

“La partecipazione del Gruppo all’evento odierno rappresenta un’opportunità stimolante per confrontarsi con altre realtà in maniera fattiva e condivisa su quelli che sono gli elementi necessari per un reporting aziendale più completo e, quindi, per il raggiungimento degli obiettivi dettati dall’Unione Europea – ha dichiarato Michele Romano, CFO del Gruppo Casillo. La possibilità di contribuire alla diffusione della cultura ESG (Environmental, Sustainability, Governance) è essa stessa una forma di responsabilità sociale, finalizzata alla crescita di un intero territorio”.

(gelormini@gmail.com)