PugliaItalia
Svimez, Emiliano: 'Sud come
opportunità fermo a Prodi'
"Dobbiamo aggredire la Questione Meridionale e non subirla. Dobbiamo riprendere nelle nostre mani di meridionali il nostro destino e non lasciarlo nelle mani di chi a Roma ha altri pensieri o non capisce che il vero problema di questo Paese è lo sviluppo diseguale tra nord e sud", lo afferma con forza il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
"L'ultimo governo italiano capace di portare sviluppo è stato il primo governo Prodi", ricorda Emiliano, che aggiunge: dopo il Sud come opportunità è scomparso dai radar governativi.
Il governatore terrone poi rincara la dose: "Le Regioni devono scatenare l'inferno, non è possibile tenere i livelli di pil del nord Italia con investimenti pubblici dimezzati. Basti pensare che a parità di abitanti il sistema sanitario dell'Emilia riceve 500 milioni in più della Puglia".
Emiliano, allora, indica le ipotesi di intervento: "Una politica industriale nazionale coordinata con i territori, il potenziamento delle infrastrutture ("abbiamo ancora il binario unico dell'800 tra Roma e Salerno, mentre si punta alla terza variante di valico al nord e alla Tav"), un'efficace lotta alla mafia che parta dalle capitali del centro e del nord".
Nel ribadire che il Meridione conviene a tutti e che ai governi locali non serve "piangersi addosso", perchè la responsabilità dei dati Svimez, che raccontano il Mezzogirono in caduta libera, "è di tutti noi", il governatore stuzzica Matteo Renzi: "Parli di più delle cose che vanno bene al Sud, a noi terroni fa piacere una pacca sulla spalla".
E tornando serio, precisa: "Spero che questa nuova presidenza si impegni nel riequilibrare Nord e Sud perchè i dati che lo Svimez oggi ha reso pubblici sull'economia del Sud sono gravissimi per l'Italia, non solo per il Mezzogiorno", opinone condivisa dalla Conferenza delle Regioni, che ha rieletto Sergio Chiamparino alla guida della Conferenza stessa.
(gelormini@affaritaliani.it)