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Svimez, Emiliano: 'Neanche gli occhi per
piangere' Pittella:'Ministero Mezzogiorno'

Le anticipazioni del Rapporto 2015 della Svimez (vedi “Regioni.it” n. 2776) hanno avuto un effetto deflagrante e hanno rilanciato prepotentemente il tema del Mezzogiono nel dibattitto pubblico e nell’agenda politica.

“Noi meridionali non perdiamo tempo a lamentarci. Anzi abbiamo avuto fin troppa pazienza” è l’affermazione categorica del presidente della Puglia, Michele Emiliano. Che sottolinea: “Sono vent'anni che la questione meridionale è fuori dall'agenda politica italiana. L'ultimo governo che se ne è occupato con successo è stato quello di Prodi nel 1996. Da allora è cominciata una discesa disastrosa”.
emiliano camicia
 
 
Riferendosi poi alle priorità per il PD Emiliano avverte “Nessuno pensi che la direzione del partito serva a liquidare il problema: deve servire invece a innescarlo. E bisogna partire dal documento programmatico sul Mezzogiorno sottoscritto nel febbraio del 2014 dai principali dirigenti del Pd del Sud e inviato al segretario nazionale del partito poco prima del suo insediamento come presidente del Consiglio".
 
"C'è una classe dirigente del Pd nel Sud che non è rimasta a guardare. Noi meridionali - continua l'ex sindaco di Bari - stiamo combattendo, siamo in trincea tutti i giorni con tanta pazienza, ma il governo ci deve dare una mano d'aiuto. Ci vogliono opere infrastrutturali: dappertutto nel Sud fanno pena”.
 
“A Matera, capitale europea della cultura, non c'è nemmeno la ferrovia. Tutto il sistema ferroviario al Sud è fermo all'Ottocento. È arrivato il momento che il governo negozi con Bruxelles la fiscalità di vantaggio a favore delle aziende. Questa è la madre di tutte le battaglie”.
 
Le parole di Renzi, che ha detto “basta piagnistei, rimbocchiamoci le maniche” destano nel presidente della Puglia una replica di getto: "Non abbiamo più gli occhi per piangere. Il Pd governa tutte le Regioni del Sud, non ha alibi. Senza una risposta concreta - avverte Emiliano - c'è il rischio catastrofico che alle elezioni politiche la situazione ci sfugga di mano e gli elettori si rivolgano ai 5 Stelle”.
 
In un'intervista poi ad "Agora' estate", il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, torna sul tema e propone: “Per il Sud bisogna farsi venire le idee. Un'idea non nuova è quella di immaginare nelle zone obiettivo coesione del Mezzogiorno una fiscalità di vantaggio: basta trasferimento di soldi da nord a sud, proviamo a premiare le aziende che sono in grado di fare utili, consentendo loro di avere denaro derivante dalle agevolazioni fiscali”. Tornando poi al dibattito interno al Pd Emiliano via twitter rassicura : “non verrà aperto alcun fronte contro il governo, anzi sosterremo lo sforzo di Matteo Renzi in favore del Sud e dell'Italia”.
 
pittella marcello
 
La Basilicata è favorevole all'istituzione di un ministero del Mezzogiorno. Lo spiega in un'intervista a "Il Mattino" il Presidente Marcello Pittella, secondo il quale “sarebbe auspicabile” e “sarebbe un segnale di attenzione politica particolare verso il Sud. Le Regioni meridionali, tutte insieme, avrebbero un interlocutore stabile a attento, da individuare in una persona che conosca bene la realtà e i problemi del Sud in una visione europea".
 
"La fiscalita' di vantaggio - sottolinea Pittella - è una soluzione valida per attrarre investimenti e arrestare la fuga di cervelli, inopportuni i paragoni con la vecchia Cassa. Dobbiamo cominciare a parlare con una sola voce. Un coordinamento dei Presidenti delle Regioni del Sud ipotizzato da Emiliano mi sembra praticabile, senza dubbio. Eletto un anno prima di Emiliano, già proposi ai presidenti delle Regioni meridionali questa stessa cosa, subito dopo il mio insediamento. Non ebbi risposte. Le condizioni politiche - spiega Pittella - erano differenti dalle attuali e, forse, la proposta arrivava dal presidente di una piccola Regione come la Basilicata".
 
Il Presidente lucano analizza i possibili vantaggi che potrebbe avere un coordinamento. “Sarebbe una scommessa vera, si farebbe squadra attorno ad un sistema Mezzogiorno, con una visione unitaria. Un Mezzogiorno che vuole co-decidere e non subire solo decisioni calate dall'alto, senza piangersi addosso ma rivendicando la sua vitalità. Cosa occorre per rendere davvero praticabile quest'ipotesi? Tutti i governatori dovranno rendersi conto che non si può più ragionare per singoli territori, ma per aree collegate e omogenee"".
 
"Faccio l'esempio delle trivellazioni sul mare", precisa PittelIa, "ho ribadito con fermezza il mio no. Siamo la regione che fornisce il 7 per cento della bolletta energetica nazionale con i pozzi di petrolio in Val d'Agri. Il nostro petrolio è risorsa del Paese, i nostri pozzi sono i maggiori d'Europa, ma occorre un costante e attento monitoraggio sui rischi per la salute e l'inquinamento. Per questo, oltre non si può andare”.
Emiliano Renzi3
 
 
E comunque “Un ministero per il Mezzogiorno sarebbe auspicabile che si attuasse. Sarebbe un segnale di attenzione politica particolare verso il Sud. Le Regioni meridionali, tutte insieme, avrebbero un interlocutore stabile e attento, da individuare una persona che conosca bene la realtà e i problemi del Sud in una visione europea. Ai governatori - prosegue Pittella - non deve interessare chi gestisce il tutto, l'importante è la realizzazione".
 
Il Sud è una ricchezza, un territorio che guarda ai Balcani come all'Africa. Abbandonarlo in un sistema infrastrutturale inadeguato significa tenerlo lontano da investimenti anche stranieri. Che progetti sarebbero indispensabili? Un maggiore sviluppo dei collegamenti ferroviari trasversali tra la dorsale adriatica e quella tirrenica. Con il ministro Delrio si sono già ipotizzate quattro possibili grandi opere. Ma c'e' un altro provvedimento che, a mio parere, sarebbe indispensabile se si crede di dover incentivare lo sviluppo del Sud. Un sistema di fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno. Sarebbe un modo per incentivare investimenti, progetti, tenere nel nostro territorio i tanti cervelli che vanno via. E non mi si dica che e' una formula già sperimentata con la Cassa per il mezzogiorno".
 
Credo che oggi sia una formula vincente. Regole certe, burocrazia zero, defiscalizzazione sono gli obiettivi. A volte ci si rende conto che in Italia l'unità è solo di facciata. Non esiste solidarietà, ne realismo nel considerare che dimezzare gli squilibri tra aree significa portare vantaggi generali. Anche sui servizi. Ad esempio, il costo sociale dell'assistenza sanitaria è diverso al Sud. Non si può non tenerne conto nelle ripartizioni dei fondi. Cosa mi aspetto dalla convocazione delle Direzione Nazionale del Pd sul tema del Sud? Un risveglio, che porti a concrete realizzazioni di idee lanciate nei mesi scorsi. Credo che in quest'anno - conclude Pittella - Renzi sia stato bloccato da tante emergenze e litigi. Ma ora credo sia venuto il momento di riprendere in agenda il tema Mezzogiorno”.
 
de luca ape
 
Fra gli argomenti collegati alle possibilità di sviluppo del Mezzogiorno rientra senza ombra di dubbio il turismo. Ed in questo ambito un posto d’onore lo occupa - anche perché sotto i riflettori del mondo intero – il sito archeologico di Pompei. Il Presidente campano, Vincenzo De Luca, ha commentato soddisfatto l'inaugurazione della Palestra Grande negli Scavi del sito archeologico pompeiano ed ha invitato a guardare avanti: “ora avanti con il Grande Progetto Pompei, una miniera d'oro che dobbiamo valorizzare appieno.
 
Punteremo sulla mobilità e sui collegamenti ferroviari per valorizzare al massimo quello che è uno dei più grandi volani di turismo in Italia", dice De Luca. Un obiettivo prioritario è la riorganizzazione dell'antico porto di Pompei, “un collegamento - osserva - culturale e allo stesso tempo funzionale al servizio della fascia costiera". Quanto ai progetti in cantiere per l'area esterna del sito attraverso la definizione entro il 2015 del piano strategico con tavolo previsto a settembre, spetterà alla Regione Campania il coordinamento dei 12 soggetti interessati. “Da Franceschini infine - ha annunciato De Luca – abbiamo saputo che 5 dei 30 miliardi del fondo di coesione destinati al Mezzogiorno saranno assegnati alla Campania. A questi si aggiungeranno fondi ordinari”. Infine un riferimento all'assemblea sindacale di qualche settimana fa e agli scioperi improvvisi: "Ne penso male", ha chiosato De Luca.
 
”Il Sud è una delle priorità su cui il governo sta lavorando. Dentro al meccanismo dei fondi europei destinati al mezzogiorno c'e' un grande ruolo per le attrazioni culturali e turistiche del sud come Pompei ma non solo. In Campania ce ne sono molte altre come Caserta, Paestum, Capodimonte o il Museo archeologico di Napoli. La Campania è piena di tesori che possono moltiplicare le presenze di un turismo colto e intelligente che porta ricchezze e lavoro”, ha detto il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini a margine della riapertura della Palestra Grande a Pompei. “Tutto ciò che dobbiamo fare - ha aggiunto Franceschini - è non solo valorizzare i beni culturali dal punto di vista del loro recupero ma tutto ciò che ruota intorno ad essi, e quindi i trasporti, viabilità e strutture ricettive. Questa è una cosa che va fatta con una collaborazione con i privati ma noi stiamo lavorando affinché i fondi europei siano destinati alle due cose insieme: recupero Beni Culturali e la realizzazione di infrastrutture strategiche".
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In un'intervista pubblicata il 3 agosto da "La Repubblica", il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. annuncia “un piano Marshall per il Sud. Al via 80 miliardi di investimenti. Il Sud ha grandi potenzialita' turistiche che vanno comunque meglio organizzate e potenziate.
 
Soprattutto se si pensa al tema delle infrastrutture, uno dei grandi capitoli su cui opereremo in futuro per imprimere una spinta alla ripresa". “Non voglio giudicare le parole di Saviano ("Caro premier il Sud sta morendo: se ne vanno tutti, persino le Mafie", il pensiero dallo scrittore in una lettera rivolta ieri a Renzi, ndr). Il problema non è quello di parlare delle mafie".
 
"Piuttosto, nel momento in cui c'e' una fortissima de-industrializzazione e subiamo una cronica mancanza di opportunita' - spiega il ministro - il rischio al Sud è che le mafie si sviluppino anche di più. Dobbiamo semmai curare una storica carenza infrastrutturale che, come conferma il ministro Graziano Delrio, sara' uno dei pilastri di una sorta di 'Piano Marshall' che partirà proprio dalle infrastrutture. Cosi' si creeranno posti di lavoro e condizioni per il rilancio. Insomma, non e' che non ci fossimo resi conto dei problemi del Mezzogiorno. E con tutto il rispetto per Saviano, non penso ci volessero le sue parole per capire di cosa parliamo. E i tavoli di crisi che gestiamo per il Sud lo dimostrano. Perdere un posto al Nord è un dramma ma al Meridione e' un disastro epocale”.
 
“Il Sud è da tempo al centro delle nostre attenzioni. Semmai i fenomeni di illegalità non hanno favorito negli anni l'arrivo di nuovi investimenti. Ma solo puntando sulle infrastrutture, su intemodalità per merci e passeggeri, potenziando i porti e gli aeroporti si potrà cambiare registro. Quindi serve un piano poderoso di finanziamenti. Per questo in autunno daremo il via agli Stati Generali dello Sviluppo Economico e guarderemo con grande attenzione al problema”.
 
maron art
 
“Il ministero - prosegue Guidi - lancerà una proposta di modello strategico e industriale per i prossimi anni, che passerà attraverso una consultazione pubblica con investitori anche esteri che ultimamente hanno mostrato un forte interesse per l'Italia. E sentiremo le organizzazioni sindacali e Confindustria. L'idea e' di presentare al Paese un nuovo modello di sviluppo che valga per i prossimi 15 anni. Linee guida su cui costruire politiche di sostegno e incentivi. Quanto serve a questo pezzo dimenticato d'Italia per rinascere? Un piano da almeno 70, 80 miliardi di euro sulle nuove infrastrutture. Una cifra poderosa, il fulcro di un modello di rilancio. I grandi investimenti che muovono Pil e posti di lavoro sono la condizione per creare quel substrato che serve oggi in qualunque economia moderna evoluta. Lo Stato deve creare le condizioni per permettere agli imprenditori di trovare spazi per investire. Direi un ruolo di 'facilitatore' di alcuni passaggi e tipologie di imprese. E su Italcementi: non importa chi sia l'investitore o la sua nazionalità”. Guidi affronta l'argomento tasse. "Ci stiamo ragionando nell'ottica della legge di stabilità. La riduzione del carico fiscale resta uno dei problemi più grandi che abbiamo, per imprese e persone. Occorre abbattere il carico fiscale e aumentare il potere di acquisto”.

Perplessità da parte del Presidente della regione Lombardia: "I numeri allarmanti dello Svimez sul Sud Italia? Parlo per esperienza e dico che, quando si fanno questi grandi proclami e si drammatizza così, si prepara il terreno a una misura di emergenza del Governo". Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il quale ha detto di "temere" che si destinino al Mezzogiorno risorse prese al Nord. Maroni, intervenuto in diretta in una trasmissione di Radio 105, come riporta anche una nota, ha continuato: "Secondo me sarà così e nei prossimi giorni mi aspetto che Renzi dica 'Bene, allora stanziamo subito 1000 miliardi per il Sud' e dove li va a prendere? Ovviamente dal Nord. Questo - ha concluso - è quello che temo”.