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TAP, bufera sul M5S: confermate opera e approdo a San Foca
Monta la protesta in Salento dopo l’annuncio che chiude la partita TAP, spegnendo ogni speranza alle ipotesi di blocco del gasdotto a Melendugno.
Monta la protesta in Salento dopo l’annuncio che chiude la partita TAP, spegnendo ogni speranza alle ipotesi di blocco del gasdotto a Melendugno. Unanimi i commenti delle forze politiche, tutti centrati sul Movimento e Stelle in evidente difficoltà.
“Il capo del Governo gialloverde mette la parole fine alla querelle TAP: l’opera si farà e l’approdo sarà San Foca”, dichiara Erio Congedo, consigliere refionale di Fratelli d’Italia, “Viene così avvalorata la linea politica dei governi Letta-Renzi-Gentiloni. A questo punto, oltre ad essere confermato l’approdo più osteggiato dalle comunità locali per le note ragioni, il Territorio si siederà con le armi spuntate al tavolo delle trattative con la multinazionale sui ristori come contropartita rispetto agli impatti. Come dire, oltre al danno la beffa. Con buona pace di quanto i cittadini avevano creduto in assoluta buona fede, ossia che con il M5S al governo l’infrastruttura sarebbe stata bloccata “dall’esercito” del movimento (Grillo) in appena "due settimane” (Di Battista)”.
Altrettanto duro Raffaele Fitto, presidente di Noi con l’Italia: “Il Ministro all’Ambiente, il generale Costa, ci comunica che il Tap è legittimo. Lo sapevamo, ma soprattutto lo sapevano anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle che, in quanto parlamentari, avevano avuto tutto il tempo di leggere le carte e le sentenze, specie quella del Consiglio di Stato del marzo 2017 ( esattamente 1 anno prima delle elezioni politiche) , ma hanno preferito prendere in giro gli elettori in campagna elettorale promettendo che l’opera sarebbe stata bloccata in due settimane. I cittadini hanno creduto in loro votandoli e oggi sono loro sono proprio quei Ministri che, con quei voti, chiudono l’iter approvativo dell’opera”.
“Speriamo che oggi sia l’ultimo atto di una commedia squallida portata avanti demagogicamente, carpendo la buona fede della popolazione e lo stesso Costa oggi avrebbe fatto bene a limitarsi a dire che il Tap è legittimo, se questo sia o meno il suo pensiero o se ritenga giusta o meno l’opera sono opinioni che attengono ad un elettore non a un Ministro dell’Ambiente”.
“A questo punto - continua Fitto - la ministra Lezzi ed i parlamentari del Movimento 5 Stelle salentini eletti in tutti i collegi della provincia non hanno nulla da dire sulla vicenda TAP? La comunità salentina ha il diritto di sapere cosa pensano i loro rappresentanti in Parlamento ed al Governo? Dopo fiumi di parole, le urla e gli impegni assunti solennemente ora nemmeno una dichiarazione striminzita? Attendiamo fiduciosi ...”
Non è da meno anche la bacchettata di Onofrio Introna, I Socialistideuropa: “Il governo del nulla si comporta pilatescamente su Melendugno. Il Movimento 5 Stelle tradisce le promesse elettorali NO TAP. Premesso che dal 2013 abbiamo sempre richiesto una riflessione, per scongiurare un danno alla spiaggia di San Foca, ma non siamo mai stati contrari all'approdo in un altro sito pugliese idoneo, abbiamo tutto il diritto di denunciare che il Governo Conte in nessun modo ha tenuto conto delle sollecitazioni delle Istituzioni, dei movimenti ambientalisti e dei cittadini pugliesi”.
“Il premier e i pentastellati (che vantavano il ruolo di NO TAP duri e puri della prima ora) - prodegue Introna - hanno assunto un atteggiamento notarile, verificando che le carte sono a posto ma vanificando la battaglia di buon senso della Puglia, per un approdo meno impattante sulle bellezze e sull'economia turistica e marinara della nostra regione”.
“Dai 5 Stelle, sedicenti paladini dell'ambientalismo e dal loro Governo - sottolinea ancora Introna -nessuna valutazione sullo spostamento, nessuna risposta al riconoscimento di royalties alla Puglia per favorire la decarbonizzazione di Brindisi-Cerano e Taranto (Ilva e centrale). Conte ha trattato TAP come una mera questione burocratica, ma i pugliesi continueranno a battersi per un approdo diverso, perché contro la volontà popolare non si può governare. Se lo ricordino i Grillini - conclude Introna - che da quando sono al governo hanno smesso di chiamarsi “portavoce” dei cittadini: la difesa della bellezza della Puglia non consente marce indietro”.
E dalla Direzione Nazionale di Forza Italia, Paolo Pagliaro, Presidente anche del Movimento Regione Salento, rincara: ”TAP, è finito il festival dell’ipocrisia. È una vergogna a 5 stelle. Siamo arrivati all’ultima puntata della telenovela, siamo arrivati di fronte alla realtà. Il festival dell’ipocrisia è terminato. La resa (programmata) del Presidente del Consiglio Conte cha ha aspettato il dossier del ministro Costa, per dire definitivamente che TAP non può essere bloccata, è esilarante. È tutto vergognoso”.
“Gli elettori sono stati beffati dalle promesse dei grillini ben presto evaporate”, ribadisce Pagliaro, “Dicevano di poter fermare i lavori in 15 giorni, ora dovrebbero dimettersi tutti nel giro di 15 giorni. Noi, che per questa terra, abbiamo sempre lottato lo sapevamo che sarebbe accaduto tutto ciò, noi che ci abbiamo messo sempre la faccia per chiedere di cambiare il punto di approdo ci ritroviamo ora a leggere proclami di gente che ha sempre taciuto”.
“Ed eccolo il tubicino… ecco la conclusione dello scempio voluto da Vendola e avallato dai Governi successivi. Eccoci qua ad ammirare il tramonto della speranza in una terra ancora una volta violentata. Che tristezza - conclude Pagliaro - ora tutti a casa i 5 stelle, dimostrino di essere onesti con i fatti, perché le loro parole ormai ci hanno nauseati”.
(gelormini@affaritaliani.it)