PugliaItalia
TAP e l'espianto di 211 ulivi
Regione s'appella al Min. Ambiente
Il braccio di ferro tra TAP e Regione Puglia sull'espianto di 211 ulivi e la richiesta d'intervento al Minestero dell'Ambiente
A dare l'allarme, per prmio, è stato il consigliere del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi dopo la notizia d'avvio dell'espianto di 211 ulivi da parte di TAP, nonostante non sia ancora arrivata l'autorizzazione del Dipartimento regionale della mobilità, della Qualità urbana, delle Opere pubbliche e del Paesaggio. E dopo che, sui provvedimenti inerenti i lavori, il Prefetto ha convocato in Prefettura i sindaci di Melendugno e Vernole: “Si faccia chiarezza sulle motivazioni che hanno spinto l’Osservatorio fitosanitario ad avocare a sè la competenza per autorizzare Tap ad espiantare 211 alberi di olivo nell’area di cantiere del microtunnel”.

“Vogliamo capire - ha dichiarato Trevisi - perché l’Osservatorio Fitosanitario stia spingendo per l’espianto degli ulivi e conoscere l’esito del vertice voluto dal Prefetto in merito all'ordine pubblico. Credo che l'autorizzazione all’espianto possa essere rilasciata solo da parte della Regione con la certificazione di ottemperanza alla prescrizione a.44 del dm 223/14 (via) e non da parte di altri organi”.
Nella relazione autorizzativa dell’Osservatorio al quarto capoverso di pagina 3 si legge che "Relativamente al procedimento istruttorio inerente la L. n. 144/51, si apre la necessità che il provvedimento di spostamento sia concesso nell'imminenza dell'inizio dei lavori e per un numero di piante strettamente necessario per la realizzazione dell'opera e per l'esecuzione dei lavori ( d.g.r. n.7310 del 15/12/1989 ).
“Da ciò si evince - ha aggiunto il consigliere pentastellato - che Tap non avendo ancora ottenuto la VIA in merito al progetto esecutivo del microtunnel, non possa eradicare gli ulivi nell’immediato. Inoltre, lo stesso Osservatorio sempre a pagina tre dichiara che la Commissione Ulivi regionale non ha rilasciato alcun parere. Inoltre non è ancora chiaro dove gli alberi dovrebbero essere stoccati, mancando ancora il sito per lo stoccaggio. Il primo problema da risolvere, dunque, è quello della conservazione degli alberi durante tutto il periodo dei lavori. Il secondo riguarda il fatto che, dovendo rispettare una fascia di asservimento, dove è preclusa ogni attività, questi ulivi dovrebbero essere ripiantati in altro luogo”.

“Il rischio - ha concluso Trevisi - è che il Salento perda altri alberi per far spazio ad un’infrastruttura provvisoria, la cui effettiva utilità è stata messa in dubbio da più parti e il cui punto d’approdo nel territorio di Melendugno è, stando allo stato reale dei luoghi, uno dei più impattanti possibili”.


"Le obiezioni mosse dal Dipartimento MQUOPEP in relazione alla Verifica di ottemperanza alla Prescrizione a44 - precisa TAP - sono per altro note da tempo e ad esse ha più volte dato risposta il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che la stessa Regione riconosce Autorità Competente".

"Quanto alla questione della Verifica di assoggettabilità a VIA del progetto esecutivo del microtunnel - ribadiscono da TAP - si ricorda che essa è prevista dalla Prescrizione A5 del decreto VIA dell'11/9/2014, una delle prescrizioni a cui ottemperare prima dell'inizio della Fase 1b dei lavori (Costruzione del microtunnel), secondo la divisione in fasi stabilita con il parere 1973 del 29/01/2016 della Commissione Tecnica Nazionale per le procedure di VIA. Una collocazione non casuale, stante che, come si evince chiaramente dalla lettura della prescrizione, essa è riferita al "punto di approdo" del gasdotto, ovvero allo sbocco a mare del microtunnel. La procedura è per altro in corso (fino al 22 marzo prossimo enti e privati possono fare pervenire le loro osservazioni)".
"Infine, per quanto riguarda il parere della Commissione Ulivi monumentali - Tap segnala - che la Sezione Autorizzazioni Ambientali ha ricevuto già dallo scorso 2 marzo la richiesta di espressione del parere della Commissione Ulivi Monumentali ai sensi della LR 14/2007 (che certamente non potrà che muoversi nel solco del parere favorevole già espresso per la Verifica di Ottemperanza alla prescrizione A29)".