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Taranto, diossina alle stelle
Le note a Renzi e all'UE
Nel mese di novembre del 2014 si sono depositate sul quartiere Tamburi quantità elevatissime di diossina, ossia dalle 17 alle 18 volte superiori rispetto a quelle che Arpa ha misurato nel 2008. Il dato che è stato rilevato è di 790 pg/mq contro i 45 registrati nel 2008-2011 come valore di picco.
Per questo, PeaceLink ha chiesto i dati ufficiali al Ministro dell'Ambiente. Se questi dati allarmanti verranno confermati e se verrà provato da Arpa il nesso con le attività Ilva, sarà chiesta la revoca dell'autorizzazione a produrre.
PeaceLink ha quindi deciso di inviare una lettera al Commissario Europeo, per la concorrenza sulla diffusione dei dati della diossina a Taranto. In calce il testo della lettera.
Nel contempo, anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha trasmesso alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla Procura della Repubblica di Taranto copia della nota datata 26 febbraio 2016, indirizzata ad Arpa Puglia e ASL Taranto Dipartimento di prevenzione SPESAL - e per conoscenza al prefetto di Taranto, Umberto Guidato, al sindaco Ippazio Stefano e al ministero dell’Ambiente MATTM Direzione Generale IV - del seguente contenuto:
“In data odierna mi è stato consegnato per le vie brevi dalla Direzione di ARPA Puglia, il documento “Ilva - stabilimento di Taranto - attività di monitoraggio ambientale relativo alle analisi dei risultati delle misure di deposizione di PCDD/F”.
Il documento riporta, nella parte relativa alla deposimetria organici (PCCD/F), i dati raccolti nel periodo compreso tra agosto 2013 e febbraio 2015, sia all’interno dello stabilimento (Cokeria, Parchi, Portineria C, Riv 1, Direzione) che all’esterno e precisamente nel quartiere Tamburi in via Orsini.
Dall’analisi dei dati emerge che per i mesi di novembre 2014 e febbraio 2015 nel quartiere Tamburi si sono riscontrati valori deposimetrici di ordini di grandezza pericolosamente superiori ai limiti normalmente considerati come valori soglia sul suolo previsti dalle vigenti normative in materia.
Analoga preoccupazione destano i dati misurati all’interno dello stabilimento ed in particolare nelle aree Cokeria e Direzione .
Alla luce di quanto detto si chiede con l’urgenza richiesta dal caso:
-ad ARPA Puglia di procedere ad una indagine diretta in sito, precisamente nelle aree esterne del quartiere Tamburi prossime al punto campionato dal Politecnico di Torino per conto di Ilva, effettuando campionamenti su suolo e relative analisi di micro inquinanti organici (PCDD/F, PCB, Dioxin like);
-ad ARPA Puglia di produrre i dati più recenti relativi ai monitoraggi e controlli delle emissioni in atmosfera (SME, Rapporti di Prova relative alle indagini a camino, Monitoraggi ambientali);
-al Dipartimento di Prevenzione ed allo SPESAL dell’ASL di Taranto di verificare le condizioni di igiene e sicurezza in ambienti di lavoro, di attuare idonee campagne di monitoraggio e controllo, avvalendosi di ARPA Puglia, tese ad accertare il livello di micro inquinanti organici (PCDD/F, PCB, Dioxin like) e di Benzo(a)pirene;
-al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Taranto di accertare eventuale presenza di aziende produttrici di generi alimentari e, nel caso, di procedere al campionamento e successive analisi presso i laboratori competenti.
Il testo della lettera di Peacelink al Commissario UE
Brussels, 26 February 2016
Commissioner Margrethe Vestager
EU Commissioner for Competition
Copy: President Jean-Claude Juncker, EU Commission President
Copy: Commissioner Karmenu Vella, EU Commissioner for Environment and Fisheries
Dear Commissioner,
It is with great sadness that today I hastily write this letter to convey to you the data on dioxin in Taranto that has been released this afternoon.
Values of dioxin found in Taranto in November 2014, which means under state administration, are almost 18 times higher than the values found in the same area when ILVA belonged to the Riva Group and was administered by the private company.
The value that has been diffused today is of 790 picograms of dioxin per square meter per day, where the threshold reference value is 21.
The Ministry of Environment and the Government, which were in possession of the data, should explain why such a dramatic value was not shared.
The data on the presence of dioxin in the period August 2013 - February 2015 are extremely worrying, they are incredible, dramatic. The deposit-recording instruments have recorded those values not inside the plant, but outside, in the Tamburi area. Where people live.
This is a silent genocide. Is this the ILVA at norm?
Peacelink asks the European Commission to enquire with the Italian Authorities with immediate urgency.
Antonia Battaglia, Alessandro Marescotti, Luciano Manna
Peacelink - Taranto/Brussels
(gelormini@affaritaliani.it)