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Taranto, Ecologia Sociale e Contesti di Vita
A Taranto: una riflessione comune e sperimentale circa la possibilità di intravedere gli “inquinamenti” presenti nelle relazioni umane e sociali.
I nuovi orizzonti scientifici ci mostrano come la vita sul pianeta sia intensamente correlata, non esiste un singolo elemento sul globo terrestre che non abbia connessione con il resto dell’equilibrio fisico e biologico dell’insieme planetario.
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La stessa specie umana viene vista, da alcune tesi scientifiche, come la punta massima della evoluzione della vita globale del sistema planetario, insomma, l’intero pianeta esprime nella specie umana una sorta di intelligenza comune che viene generata da ogni cosa.
E’ necessario premettere che questa visione non è un neo antropocentrismo mascherato, ma l’assunzione/attribuzione di una enorme, capitale, responsabilità, infatti quella umana ad oggi è la specie vivente che può incidere sul declino o la prosecuzione della vita sul e del pianeta.
La stessa intelligenza che si pensa possa determinare le linee evolutive della vita del pianeta e anche oltre, se si immagina la possibilità di portare la vita oltre i confini del nostro “piccolo mondo”. Nel senso che siamo, almeno per le conoscenze attuali, l’unica specie che può modificare e determinare, nel bene o nel male, il futuro degli equilibri di vita planetari.[1]
Alla luce di una tale ipotesi la nostra responsabilità, in quanto specie, sul pianeta e del pianeta stesso, è di proporzione capitale.
Dunque, se noi siamo la summa dell’intelligenza planetaria, sorge la necessità di una riflessione seria e coerente di carattere generale, innanzitutto circa la consapevolezza del nostro compito e del nostro ruolo nel percorso della evoluzione del pianeta e nello specifico circa i nostri comportamenti, prima in relazione alla gestione comune di tale intelligenza e secondo sulla nostra qualità di sviluppare rapporti sociali coerenti alle finalità della crescita ecologica di tale intelligenza.
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Da questo ragionamento parte l'attenzione non solo agli equilibri fisici ed ambientali del nostro ambiente, ma anche alla ecologia delle relazioni umane.
Sviluppando una ecologia sociale saremmo in grado, più facilmente, di migliorare i rapporti tra persone, una maggiore qualità di questi rapporti migliorerà di conseguenza i sistemi umani, i quali potranno meglio gestire l’intelligenza globale al fine di salvaguardare il “Sistema Pianeta” e la sua evoluzione.
È bene dire da subito che “l’impresa” più difficile resta quella di un miglioramento delle relazioni umane e, naturalmente, sociali; perciò ci applichiamo a voler modificare le cose che ci paiono più semplici: tecniche di produzione dell’energia, sistemi di produzione dei beni, sistemi di coltivazione della terra, ci impegniamo, a pulire i reflui, a ridurre le discariche, a non avvelenare terre e oceani, che pure essendo imprese titaniche ed incommensurabilmente gigantesche non toccano il nostro cambiamento specifico e personale, ovvero quello che sarebbe alla base del potere dell’uomo sull’uomo e di conseguenza del rapporto tra l’uomo e il resto della natura.
Questa giornata vuole essere una riflessione comune e sperimentale circa la possibilità di intravedere gli “inquinamenti” presenti nelle relazioni umane e sociali collegandoli alle conseguenze sulla intelligenza globale e sull’inquinamento fisico e dell’intero ambiente naturale.
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Pertanto, l’appuntamento è per venerdì 14 aprile 2023, presso l’Auditorium SERD Dipartimento Dipendenze in Via Ancona a Taranto, con inizio alle ore 9,00, per una articolata giornata di studio e di riflessione comune. Taranto non è una sede qualsiasi, ma il luogo dove maggiormente ci si può impegnare a riflettere sul rapporto “uomo/relazioni e ambiente”. Un sito dove la mano dell’uomo ha pesantemente modificato l’andamento naturale delle cose, ma che con un cambio di paradigma può tornare ad essere un contesto di bellezza e di benessere.
La giornata organizzata dal SerD di Taranto dal ARCAT Puglia, dal Centro di Alcologia ed Ecologia Sociale Funzionale Territoriale e sotto l’egida dell’ASL Taranto avrà come tema gli “inquinamenti”, intesi in senso generale, presenti nelle relazioni umane e sociali e le conseguenze che tali relazioni possono avere sulla vita della comunità e dell’intero ambiente.
L’incontro sarà improntato ad una didattica interattiva con punti di riflessione, lavori in piccoli gruppi, discussioni in comunità e produrrà un documento conclusivo.
Il Centro di Alcologia e di Ecologia Sociale Funzionale Territoriale costituito dal SerD e dall’Ass.ne ACAT Taranto ODV ha lo scopo di formulare un programma annuale volto alla prevenzione dei comportamenti non salutari che incidono sul benessere delle persone delle comunità e dell’ambiente che le accoglie.
La giornata è la prima manifestazione di questo programma, che ogni anno cercherà di stimolare una riflessione e una “conseguente pratica” al fine di promuovere comportamenti volti al benessere delle persone e del territorio, impegnando tutti ed ognuno in un costante miglioramento della cultura sanitaria e sociale esistente.
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La costituzione del Centro di Alcologia ed Ecologia Sociale da parte del SerD e dell’associazione di Club Alcologici Territoriali è sicuramente un primo passo verso un nuovo modello culturale e sanitario: mettere assieme gli operatori sanitari istituzionali l’organizzazione delle famiglie con varie difficoltà a partire dai problemi di alcol, azzardo, droghe illegali e altro, le persone direttamente interessate e quanti vogliono impegnarsi a migliorare le condizioni di vita personali, familiari e di comunità per una sintesi comune da svolgere praticamente attraverso il metodo del “FareAssieme”.
Il sapere professionale unito al sapere esperenziale apre nuove possibilità a diversi percorsi di benessere, è questo, di per sé, è un primo importante cambiamento della cultura sociale e sanitaria esistente.
Per iscriversi o ricevere maggiori informazioni si può telefonare al nr. 3471354576.
[1] Lungi dall’essere, l’ennesima visione ancora una volta antropocentrica, l’affermazione vuole solo riportare un dato di fatto; siamo assai numerosi e possediamo strumenti e conoscenze tali per modificare o alterare, che dir si voglia, gli aspetti e gli equilibri bio-geo-fisici del pianeta, in qualsiasi senso si vogliano essi intendere.