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Taranto Giornata Mondiale del Cuore cerimonia in memoria dei Caduti sul lavoro

Giornata mondiale del cuore, a Taranto, con la cerimonia promossa dal Comitato “12 giugno” in memoria delle vittime del Lavoro, del Dovere e del Volontariato.

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato a Taranto, in occasione della Giornata mondiale del cuore, alla cerimonia promossa dal Comitato “12 giugno” presieduta dall’ex operaio Ilva Cosimo Semeraro, in memoria delle vittime del Lavoro, del Dovere e del Volontariato.

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Il presidente Emiliano, insieme alle autorità militari civili e religiose e a circa 500 studenti, ha raggiunto il IV sporgente del porto, dove persero la vita in circostanze analoghe i gruisti Francesco Zaccaria e Cosimo Massaro: in quel punto, alle 12,00 è stata lanciata in mare una corona di fiori, in onore dei caduti sul lavoro. 

“In Italia - ha affermato Emiliano - il numero di morti sul lavoro è altissimo, c’è una difficoltà da parte degli Ispettorati del Lavoro a controllare e a pretendere l’applicazione dei dispositivi di sicurezza. In questo momento di crisi per le aziende, il controllo diventa ancora più faticoso. E questo vale anche per Arcelor Mittal, sebbene lo Stato stia provvedendo con somme enormi per cercare di migliorare tutti questi elementi”.

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“Però - ha proseguito Emiliano - il numero degli ispettori del lavoro è troppo ridotto. Talvolta, la considerazione dell’interesse economico prevale sulla prevenzione del rischio. La conseguenza sono i fatti come quelli che stiamo ricordando oggi. Non è possibile che per andare a lavorare, si esca di casa come se si andasse in guerra: le fabbriche e i luoghi dove si lavora non sono campi di battaglia”.

“È chiaro che il lavoro è sempre un rischio. Durante la pandemia abbiamo avuto tante situazioni di sanitari che per la stanchezza, lo stress hanno perso la vita, e queste cose sono successe anche qui in provincia di Taranto. C’è una dimensione imprevedibile - ha concluso Emiliano - ma tutto ciò che può essere previsto deve essere fatto, perché noi verifichiamo che, spesso e volentieri, c’è una trascuratezza generale che non può essere più accettata”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla situazione dell’ex Ilva, il presidente Emiliano ha affermato: “Stiamo combattendo da anni una battaglia complicata. Abbiamo candidato Taranto come capitale dell’idrogeno italiano. Speriamo che la completa decarbonizzazione di questa fabbrica, che è condivisa dall’Europa e che porterà a Taranto finanziamenti importantissimi, possa realizzarsi in tempi brevi”.

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Anche il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (PD) è intervenuto sull'evento: “I morti sul lavoro sono ferite aperte. Le vittime, i loro volti, ci chiamano a comportamenti di  responsabilità e di attenzione. Taranto e la sua comunità pagano un tributo altissimo di vite spezzate, di speranze interrotte bruscamente, di futuro rubato. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Non possiamo e non dobbiamo essere indifferenti”.

“Una cerimonia molto sentita e toccante - ha proseguito Di Gregorio - per la quale ringrazio il presidente del Comitato, Cosimo Semeraro, che caparbiamente tiene viva la memoria di queste persone. E' bello vedere la partecipazione di centinaia di studenti a questa commemorazione, ma è amaro constatare che a loro non abbiamo reso un buon servizio se ancora oggi, nel 2022, il nostro Paese deve confrontarsi con una lunga serie di infortuni e morti sul lavoro”.

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“Abbiamo il dovere - ha aggiunto il consigliere regionale - di costruire ambienti di lavoro sicuri, nel pieno rispetto dei contratti, con trattamenti salariali adeguati. Precarietà e infortuni sul lavoro, sono spesso due facce della stessa medaglia; un abbraccio mortale per i nostri giovani, ma non solo per loro. Aziende, istituzioni, parti sociali,  lavoratori, tutti insieme dobbiamo costruire la cultura della sicurezza e trasformare quello che oggi a torto viene considerato un costo, in un investimento che renderà l'impresa più competitiva e sostenibile, le maestranze più consapevoli e sicure. Accanto a questo percorso deve aprirsene un altro rivolto al potenziamento degli organi ispettivi e di controllo in termini di risorse, mezzi e personale”.

(gelormini@gmail.com)