Taranto, mantenere la
Soprintendenza archeologica
“Bisogna puntare al mantenimento della secolare presenza della Soprintendenza archeologica a Taranto poiché assolutamente funzionale anche ai progetti di recupero della città, del collegamento con il sistema universitario esistente sul territorio, del sistema museale e anche perché, se è stato deciso di puntare sul turismo culturale, non si può far finta di non sapere che Taranto è la capitale della Magna Grecia depositaria di un patrimonio archeologico di tutto rispetto”.
Lo sostiene in una nota il Consigliere regionale, Gianni Liviano, che parteciperà, lunedì 15 febbraio, alle 18,30, in via Fiume 12 a Taranto, all’incontro organizzato dall’associazione “Le Città che vogliamo” e dal movimento politico “Partecipazione è cambiamento”.
All’appuntamento interverranno, il prof. Giuliano Volpe, presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali e Paesaggistici del Mibact, ispiratore della riforma che ha portato all’accorpamento della Soprintendenza archeologica di Taranto a quella di Lecce, il consigliere comunale e provinciale, Dante Capriulo, Francesco D’Andria, docente universitario Lecce, Pietro Massafra, editore; lo studioso Lucio Pierri, Pietro Aldo Siciliano, docente universitario a Lecce e presidente dell’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia.
“Taranto - conclude Liviano - ha una competenza ultrasecolare sotto il profilo archeologico e così facendo si sta mettendo a serio rischio il futuro ultracentenario di questa città. Per questo non ci stancheremo di dire #giùlemanidallasoprintendenza”.