PugliaItalia
Taranto, Tamburrano (FI) agli arresti con altri per mazzette
L’ex presidente della Provincia di Taranto nonché ex sindaco di Massafra, Martino Tamburrano - esponente di Fi - è finito in carcere per mazzette e tangenti.
L’ex presidente della Provincia di Taranto nonché ex sindaco di Massafra, Martino Tamburrano - esponente di Fi - è finito in carcere nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dai pm tarantini Maurizio Carbone ed Enrico Bruschi. L’accusa parla di mazzette e tangenti ricevute, per l’ampliamento della discarica di Grottaglie e per il servizio igiene urbana del comune di Sava. I reati contestati sono, a vario titolo, quelli di corruzione e turbata libertà degli incanti. Numerose le perquisizioni scattate in tutta la Puglia.
Oltre Tamburrano, risultano coinvolte altre sei persone, tra loro sarebbe indagato anche un maresciallo dei carabinieri. Secondo la ricostruzione dei pm, Tamburrano si era adoperato per nominare un nuovo comitato tecnico e un dirigente nel settore Ambiente, in cambio di denaro per la campagna elettorale, per il Senato, della moglie Maria Francavilla (non indagata), e di un'auto da 50mila euro. Il gruppo di imprenditori indagato opererebbe nel settore dello smaltimento e della gestione dei rifiuti, e tutti avrebbero tratto vantaggi - in denaro e beni - attraverso atti corruttivi

I NOMI DEGLI INDAGATI: Martino Tamburrano (61 anni, di Massafra), Pasquale Lonoce (55 anni, di San Marzano di San Giuseppe), Roberto Natalino Venuti (di Cesano Maderno - MB), Lorenzo Natile (63 anni, di Castellaneta Marina), Federica Lonoce (21 anni, di San Marzano di San Giuseppe), Rosalba Lonoce (35 anni, di San Marzano di San Giuseppe), Matteo Lonoce (27 anni, di San Marzano di San Giuseppe), Federico Cangialosi (42 anni, di Triggiano - Ba), Cosimo Natuzzi (46 anni, di Taranto).