Tegola sulla giunta Emiliano
Caracciolo indagato si dimette
L'assessore all'Ambiente della Regione Puglia, Filippo Caracciolo, si dimette dopo l'apertura delle indagini per corruzione. Le deleghe già passate a Piemontese
Il tempo di presentare i candidati del PD Puglia alle elezioni politiche del 4 marzo, che la tegola cade sulla Giunta Emiliano: Filippo Caracciolo assessore all'Ambiente, tra i candidati pugliesi al parlamento, è indagato per corruzione e turbativa d'asta per un appalto di 5,8 milioni per la costruzione di una scuola a Corato. Avrebbe fatto pressioni per favorire un’impresa in cambio della promessa di appoggio per le elezioni.
"L’assessore all'Ambiente della Regione Puglia, Filippo Caracciolo, ha comunicato al presidente della Giunta la sua decisione di rimettere le deleghe. Tale decisione - si legge nella nota regionale diffusa - è motivata esclusivamente dall’intento di tutelare l’amministrazione regionale e di consentire una serena prosecuzione delle indagini".
"La cultura istituzionale e politica della quale Filippo Caracciolo è portatore - dichiara Michele Emiliano - lo ha indotto a tutelare le istituzioni che rappresenta prima di ogni altra cosa. E non posso che apprezzare questo gesto che contribuisce a consentire una, mi auguro, rapida conclusione delle indagini senza turbare la regolare attività della giunta regionale. Aggiungo la mia personale fiducia sul fatto che Caracciolo chiarirà completamente ogni dubbio sollevato dall’Autorità giudiziaria sulla sua condotta”.
Mentre il segretario del Pd Puglia, Marco Lacarra aggiunge attraverso l'ANSA: "Noi continuiamo a essere garantisti. Siamo fiduciosi che la magistratura faccia il suo corso e che possa accertare l'estraneità di Caracciolo". E precisa anche che "L'avviso di garanzia è a garanzia dell'indagato: non è un atto che di per sé implichi alcuna ipotesi di responsabilità".
Il presidente, Michele Emiliano, ha deciso di assegnare le deleghe (Qualità dell'ambiente - Ciclo rifiuti e bonifiche, Rischio industriale, Ecologia, Vigilanza ambientale) a Raffaele Piemontese.
(gelormini@affaritaliani.it)