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Teo Luzi, Comandante Generale CC. a Foggia: 'Fermi nella lotta alle mafie'

di Ines Macchiarola

Mafie e infiltrazioni criminali. Teo Luzi: “Riusciremo a controllarle e ad ottenere risultati migliori". L'intervista.

Prosegue con determinazione l'azione dell'Arma nella lotta e contrasto alle mafie e devianze sia organizzate che comuni. La visita sobria e composta del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, in provincia di Foggia ha portato segnali di speranza ed uscita da quella spirale criminale in grado di spingersi fino ad ottenere consenso sociale.

Luzi, accompagnato dal Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” Antonio de Vita e dal Comandante della Legione Puglia Ubaldo Del Monaco, ha espresso la propria vicinanza agli uomini e donne della "Squadra Stato" quotidianamente impegnati nella lotta alla “Quarta Mafia” e a tutte le forme di illegalità in aree particolarmente sensibili sotto il profilo della delittuosità.

L'INTERVISTA

“La provincia di Foggia - ha dichiarato il Generale ai microfoni dei giornalisti - è una realtà per noi molto importante”. Per Luzi non è possibile nascondere l'esistenza di una criminalità comune e organizzata. “Ma proprio in questo settore - ha puntualizzato - vorrei dare un messaggio positivo, perché lo Stato è riuscito a reagire. Siamo fiduciosi del controllo di queste forme di devianza”.

“Lo Stato ha messo su delle strutture importanti come la DIA, l'articolazione del ROS, le strutture investigative del comando provinciale. Dunque - ha evidenziato Luzi - la macchina Stato, a fiianco a quella della Giustizia, ha reagito in maniera positiva. Certo, il lavoro è tanto e c'è ancora molto da fare. Il problema - spiega il Generale di Corpo d'Armata - va affrontato su diversi fronti: quello dell'associativismo criminale, della criminalità organizzata e comune”, ponendo “attenzione alle Amministrazioni comunali” che non si comportano nell'interesse dei cittadini. Poi, c'è il grande tema della confisca dei beni ai mafiosi”. E su questo, assicura il Comandante Generale “siamo pronti, determinati e fiduciosi”.

Per quanto riguarda invece il tema dei rinforzi del personale: “Le esigenze dell'Arma a livello nazionale sono tante, ancorché l'attenzione sulla provincia di Foggia resta elevata”. Più nel dettaglio, ha evidenziato Luzi, “Adotteremo rinforzi particolari allo specifico problema”. Alla domanda del cronista se esiste un “salto di qualità” del sistema mafioso, ha risposto: “Non penso che ci sia un salto di qualità. Penso esattamente il contrario. Ovvero, che lo Stato ha messo in piedi un'ottima organizzazione investigativa e giudiziaria. Il fenomeno lo conosciamo bene. Siamo determinati ed operiamo in uno "Stato di Diritto" con le regole di una democrazia, Riusciremo a controllarlo e ad ottenere dei risultati migliori rispetto al passato”.

Sul ruolo che ricopre l'appello alla collaborazione dei cittadini: “I cittadini fanno sempre la loro parte. Non possiamo sempre contestare i cittadini che possono avere paura di certe forme di criminalità. Il cittadino deve avere fiducia nelle istituzioni pubbliche, nell'Autorità giudiziaria, nella Prefettura e nelle Forze di Polizia. Se li sostengono, è già un segnale bimportante".

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Commissione antimafia e d'inchiesta sulle ecomafie: “Come in altre parti d'Italia, anche in Capitanata esistono strutture importanti come quelle dei Carabinieri forestali e degli ambientali (NOE). Lavoriamo nell'interesse dei cittadini attraverso indagini e sequestri. Lavorando con serietà e con grande determinazione c'è un ampio margine dimiglioramento”. 

Dopo l'arrivo presso l’Aeroporto di Amendola, il Comandante generale ha voluto incontrare i militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Puglia”, dedicati al controllo delle aree più impervie della regione, a supporto dell’Arma Territoriale nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, nonché nelle operazioni di soccorso e di protezione civile.

A seguire, unitamente al Comandante Provinciale, il Colonnello Michele Miulli, è stata la volta delle Compagnie locali dei comuni di Manfredonia, Cerignola ed Orta Nova che, in periodi diversi, sono stati tutti destinatari del “Decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose”, emanato dal Ministero dell’Interno.

A Manfredonia è stata riconosciutala capillarità del controllo dei territori per il contrasto alla mafia garganica ed altre forme di illegalità. Presso la Compagnia di Cerignola, ha trovato personale impegnato in un'area definita “storicamente ad alto indice di delittuosità e di manifestazioni criminali sia comuni che di tipomafioso”. Il Comandante Generale si è poi trasferito presso la Stazione Carabinieri di Orta Nova, evidenziando “la dedizione profusa dai militari dell’Arma in un territorio in cui l’incidenza della criminalità organizzata e di quella comune e diffusa risulta elevata, baricentrica e di riferimento per tutti i Cinque Reali Siti”.

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L’ultima tappa della visita del Comandante Generale è stata la caserma “A. Guglielmi”, sede del Comando Provinciale di Foggia, dove ha incontrato il Prefetto, il Presidente del locale Tribunale, il Procuratore della Repubblica e i vertici provinciali delle altre Forze di Polizia, con cui ha intrattenuto un colloquio incentrato sulle strategie protese ad armonizzare sinergicamente le attività dell’Arma con tutte le Istituzioni del territorio e le altre Forze dell’Ordine.

Il Comandante Generale si è poi intrattenuto con una rappresentanza di militare delle diverse Organizzazioni e Specialità che operano nel territorio della Provincia di Foggia, nonché con i delegati della Rappresentanza Militare e con il personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri, esprimendo soddisfazione e gratitudine per i brillanti risultati raggiunti, non mancandodi ricordare “L’importanza della coesione e dell’unità dei Carabinieri nello svolgimento del servizio e la necessità di continuare a garantire vicinanza e prossimità alla popolazione”.