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Transizione energetica: Hydrogen Valley grande opportunità per il Mezzogiorno
Chiusa a Rimini KEY, l’Expo dellaTransizione Energetica. Delli Noci: “Hydrogen Valley opportunità per il Mezzogiorno, per dare impulso alle economie locali".
Si conclude alla Fiera di Rimini, la partecipazione di Regione Puglia a Key, l’expo della transizione energetica, un importante evento europeo dedicato alle tecnologie e ai servizi per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili in Italia e nel bacino del Mediterraneo, che ha riunito dal 28 febbraio al 1° marzo circa 800 brand espositori, di cui circa il 35% dall’estero, con numerose aziende di rilevanza internazionale, leader nei propri mercati di riferimento.
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La Regione Puglia, di concerto con Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione, Acquedotto Pugliese e InnovaPuglia, ha presentato la propria Strategia Regionale, #H2Puglia2030, durante il convegno "Le Hydrogen Valley italiane: reali opportunità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia", organizzato da H2IT – Associazione Italiana Idrogeno e Enea, alla presenza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), della Regione Emilia-Romagna e di importanti player del comparto.
Le Hydrogen Valley sono dei veri e propri hub per la produzione di idrogeno verde, che mirano a creare ecosistemi integrati che collegano la produzione, il trasporto e l’utilizzo dell’idrogeno in vari settori vari come la mobilità e l’industria.
Ad oggi sono 52 le Hydrogen Valley già finanziate con un investimento di 500 milioni di euro del PNRR su tutto il territorio nazionale (da realizzare entro il 31 dicembre 2026), di cui 28 nel Mezzogiorno.
L’obiettivo è sostenere la produzione e l’uso di idrogeno verde nell’industria e nei trasporti, ma anche riqualificare zone industriali abbandonate, dando così impulso alle economie locali.
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Le Hydrogen Valley, sono elemento fondante della strategia nazionale per la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile e possono giocare un ruolo fondamentale nell’avvio della filiera idrogeno, sfruttando sia fondi nazionali che europei per finanziare infrastrutture e tecnologie all’avanguardia. I progetti concorreranno a ridurre le emissioni di CO2 e, in generale, a promuovere l’uso di energie rinnovabili, con un forte impatto occupazionale.
Gli hub in costruzione creeranno nuovi posti di lavoro, molti ad alta specializzazione, e stimoleranno l’economia locale.
“Con l’iniziativa delle Hydrogen Valley - ha commentato Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo Economico - l’Italia vuole posizionarsi come leader nella produzione e nell’utilizzo dell’idrogeno verde, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE. In questo percorso, la Puglia giocherà un ruolo fondamentale nel guidare la transizione energetica, e infatti per questo Bando del PNRR, la nostra è una delle regioni del Sud con gli investimenti più ingenti: 5 progetti approvati per un finanziamento complessivo di 40 milioni di euro a fronte di 17 progettualità ammissibili, il numero più alto sull’intero territorio nazionale”.
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"Il nostro è un percorso verso una Puglia più green cominciato dieci anni fa grazie anche ai continui studi di Arti Puglia rivolti alla transizione energetica, a cominciare dall'impiego dell'idrogeno quale risorsa strategica per l'introduzione di nuove politiche sempre più sostenibili e di benessere per il territorio e la nostra comunità" - ha dichiarato Alfonso Pisicchio, commissario straordinario di Arti Puglia. La nostra presenza ad eventi nazionali come Key Energy, che si conclude oggi, rappresenta un momento di grande importanza che contribuisce a rendere sempre più attrattiva la nostra Regione per costanti e nuovi investimenti di impiego energetico sostenibile e a impatto zero in molteplici settori dell'economia regionale e con importanti ricadute di benessere per tutti i pugliesi".
Sprigionare il potenziale della filiera idrogeno è fondamentale per l’indipendenza energetica del Paese e passa anche dalla realizzazione delle cosiddette Hydrogen Valley, dei veri e propri hub per la produzione di idrogeno verde. A oggi sono 52 i progetti già finanziati su tutto il territorio nazionale (da realizzare entro il 31 dicembre 2026), di cui 28 nel Mezzogiorno, dove è destinato il 50% degli oltre €500 milioni di investimento previsto dal PNRR.
L’investimento del PNRR per le Hydrogen Valley
Il PNRR prevede un investimento totale per lo sviluppo della filiera idrogeno pari a €3,64 miliardi. Di questi, il Governo ha stanziato €500 milioni per la creazione di 52 Hydrogen Valley. In particolare, 50 milioni sono riservati ai cosiddetti progetti bandiera, interventi considerati di rilevanza strategica per le regioni, mentre i restanti 450 milioni, finalizzati alla produzione di idrogeno in aree industriali dismesse, sono ripartiti tra i progetti delle Regioni e delle Province Autonome. Inoltre, il capitolo RePower EU, nell'ambito della revisione del PNRR, ha destinato ulteriori €90 milioni per le “valli dell’idrogeno”. Questi fondi hanno lo scopo di aumentare il budget disponibile per i progetti che, pur essendo stati approvati, non hanno ricevuto finanziamenti a causa della mancanza di risorse. Un investimento complessivo che sfiora i 600 milioni di euro, che comincia a soddisfare le necessità strategiche nazionali.
La ripartizione delle Hydrogen Valley sul territorio
A livello geografico, come detto, il Mezzogiorno è l’area maggiormente interessata, con 28 dei 52 progetti, per un investimento totale di 225 milioni di euro (50%). Al Nord prenderanno vita 17 progetti per €162,5 milioni (36%) e al Centro 7, per un totale di 62,5 milioni (14%). Guardando alle singole regioni, gli investimenti più ingenti sono concentrati in tre regioni del Sud: Campania (6 progetti finanziati), Puglia (5) e Sicilia (4), che hanno ammesso a finanziamento €40 milioni ciascuna. A seguire, spiccando due regioni settentrionali: Lombardia (4 progetti finanziati per un totale €33,5 milioni) e Trentino-Alto Adige (4 progetti; €28milioni).
Hydrogen Valley: cosa sono e perché sono importanti
Le Hydrogen Valley che l'Italia intende costruire fanno parte della strategia nazionale per la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile e mirano a creare ecosistemi integrati che collegano la produzione, il trasporto e l'utilizzo dell'idrogeno in vari settori vari come la mobilità e l'industria. L’obiettivo è accelerare lo sviluppo della filiera idrogeno, sfruttando sia fondi nazionali che europei per realizzare infrastrutture e tecnologie all'avanguardia, ma anche il recupero di aree industriali dismesse e la promozione della ricerca e dello sviluppo in ambito energetico.
I progetti concorreranno a ridurre le emissioni di CO2 e, in generale, a promuovere l'uso di energie rinnovabili, con un forte impatto occupazionale. Gli hub in costruzione creeranno nuovi posti di lavoro, molti ad alta specializzazione, e stimoleranno l'economia locale. Con l’iniziativa delle Hydrogen Valley, l'Italia vuole posizionarsi come leader nella produzione e nell'utilizzo dell'idrogeno verde, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione dell'UE.
La posizione di H2IT - Associazione Italiana Idrogeno
Gli hub si inseriscono all’interno di una più ampia strategia nazionale per lo sviluppo della filiera idrogeno, al momento in lavorazione dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e fortemente promossa da H2IT, che lo scorso anno ha organizzato il primo Italian Hydrogen Summit proprio per sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di un piano a lungo termine.
L’Associazione - che rappresenta oltre 150 realtà tra grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca e università attive nel settore – rimarca il ruolo fondamentale che le Hydrogen Valley possono giocare nell’avvio di un mercato dell’idrogeno: il finanziamento di centri di produzione di idrogeno rinnovabile implementerà l’uso di diverse tecnologie, stimolando la domanda e lo sviluppo di una filiera idrogeno completa. Saranno poi fondamentali per decarbonizzare i settori carbon intensive e contribuire all’indipendenza energetica del paese. Inoltre, l’alto numero di proposte progettuali approvate (oltre 100, di cui molte non sono state finanziate per mancanza di fondi) dimostra la capacità della filiera di rispondere alle esigenze nazionali con progetti ad alto contenuto tecnologico e innovativo.
Aprendo il Convegno Alberto Dossi Presidente di H2IT ha detto: “L’indirizzo politico europeo ed italiano è chiaro: per la decarbonizzazione occorre puntare su vettori energetici alternativi come l’idrogeno. Siamo felici che il Governo e gli enti locali abbiano creduto nei progetti delle Hydrogen Valley, necessari per una filiera idrogeno forte, in grado di competere con gli altri player internazionali, e che si stia impegnando su due fronti: la strategia nazionale dell’idrogeno e gli incentivi tariffari per abbattere il gap di costo".
"Tutti questi strumenti rassicurano le nostre imprese nell’essere sulla strada giusta e che potranno continuare a investire, sapendo di avere alle spalle un forte appoggio istituzionale. I distretti dell’idrogeno rappresentano un grande valore aggiunto per i territori che li ospiteranno, permettendo loro di iniziare a contare su una fonte pulita, rinnovabile e altamente tecnologica. Quest’ultimo aspetto è per noi cruciale: tecnologia e innovazione fanno rima con nuovi posti di lavoro. Puntare sull’idrogeno significa quindi favorire un’occupazione di qualità, che può rendere l’Italia leader nelle competenze green e nella transizione energetica.”
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Prossimo appuntamento sul tema il 17 aprile col Forum de 'Il Sile 24Ore' - Dall'idrogeno alle nuove frontiere dell'energia: questo è il tema del Green & Hydrogen Forum 2024. In un sistema energetico dove la diversificazione verso fonti di energia rinnovabili è diventata la sfida del futuro, lo sviluppo della produzione di idrogeno e della relativa infrastruttura si riconferma come strategia vincente per i nostri operatori energetici. È quindi importante mantenere vivo il dibattito tra i principali rappresentanti del settore su obiettivi concreti e strategie per sviluppare progetti a livello europeo. Mercoledì 17 aprile - Green & Hydrogen Forum, che unisce le figure istituzionali più illustri e i top manager delle più importanti industrie italiane.
(gelormini@gmail.com)