Trivelle Emiliano: 'Disinquinare istituzioni'
Galante (M5S): 'Chiarisca sua posizione'
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non perde occasione a Taranto - conversando con i giornalisti a margine di una manifestazione della Cgil - di portare un nuovo affondo al Premier e Segretario del PD, Matteo Renzi, attraverso i commenti sulla vicenda intercettazioni telefoniche e dimissioni ministro Guidi: “Noi abbiamo bisogno di disinquinare o di evitare l’inquinamento non solo dell’ambiente, ma anche delle istituzioni".
"Questo disinquinamento delle istituzioni è un processo democratico - precisa Emiliano - che va condotto con grande rigore e con grande senso della Costituzione: senza questi due elementi, sarà difficile venir fuori da una vicenda sulla quale evidentemente il Paese intero deve riflettere".
E poi aggiunge: "Perché se basta così poco per ottenere un emendamento in un provvedimento legislativo, onestamente la preoccupazione è altissima. È tutto talmente evidente che non ha bisogno di spiegazioni. C’è una telefonata che dice tutto e sulla quale il Paese intero deve riflettere perché non è una questione che riguarda solo il Ministro”.
Ma a sua volta riceve la stoccata proveniente dal consigliere M5S della provincia di Taranto, Marco Galante, che si esprime a seguito delle notizie apparse sulle pagine di alcuni organi di stampa, secondo i quali si sarebbe nominato anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, nelle intercettazioni su Tempa Rossa, intercorse tra il dirigente della società petrolifera Total Giuseppe Cobianchi e l’ing. Gianluca Gemelli, compagno della dimissionaria ministra Guidi.
“Alla luce di quanto emerso da queste intercettazioni - dichiara Galante - chiediamo ad Emiliano di esprimersi pubblicamente, come aveva già fatto in campagna elettorale, spiegando chiaramente la sua posizione sul caso Tempa Rossa. Se vuole davvero la decarbonizzazione ci chiediamo che senso abbia, ad esempio, operare nella direzione di un raddoppio della raffineria”.
Il consigliere pentastellato ricorda anche come il Movimento 5 Stelle Puglia si fosse già attivato con la presentazione di ben due mozioni in cui si richiedeva l’impegno della Giunta regionale ad esprimere motivato parere negativo sul progetto Tempa Rossa e alle richieste dell'ENI di adeguamento infrastrutturale dello stabilimento di Taranto, in cui sarebbero stati stoccati e raffinati i migliaia di barili di greggio provenienti dalla Basilicata, provocando in tal modo un aumento delle emissioni diffuse pari a 10 tonnellate/anno che si aggiungeranno alle 85 tonnellate/anno già prodotte (con un incremento del 12%) nella città di Taranto.
“Taranto è una città che a quanto pare viene facilmente presa di mira dalle istituzioni, per quanto concerne opere che di “strategiche per l’interesse nazionale” hanno ben poco",conclude Galante . "Noi tutti auspichiamo che non solo Emiliano, ma l’intera Giunta regionale pugliese possa prendere una posizione in merito, esprimendo parere negativo e, quindi, respingendo con forza il progetto “Tempa rossa”. La salute dei cittadini di Taranto va difesa innanzitutto con coerenza politica. La strada per salvare il nostro territorio è lo sviluppo delle energie rinnovabili e l'efficienza energetica che non solo produrrebbe migliaia di posti di lavoro, ma migliorerebbe anche la qualità della vita dei cittadini”.
(gelormini@affaritaliani.it)