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Trivelle, richiesta referendum
"legittima" per la Cassazione

Antonio V. Gelormini

La richiesta di Referendum sulla questione "Trivelle in mare" avanzata dalle Regioni è "legittima", secondo la Corte di Cassazione, ma il vero giro di boa ci sarà solo col parere della Corte Costituzionale, che si pronuncerà invece sulla diatriba delle competenze tra Governo e le stesse Regioni, vero e proprio "nodo gordiano" sul tema energia.

emiliano manfredonia
 

Tra i primi commenti all'annuncio della sentenza, che ha dichiarato "conformi alla legge" i quesiti refendari, quello del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: "Stasera a Lecce ho ricevuto una bellissima notizia. La Corte di cassazione ha giudicato legittima la richiesta di referendum avanzata dalle regioni italiane contro le autorizzazioni alle trivellazioni in mare. È un momento nel quale la Costituzione della Repubblica si incarna e dà alle nostre comunità la possibilità di decidere sule ricerche di idrocarburi, che possono essere sì un'opportunità, ma anche una minaccia che rischia di rovinare il nostro mare, che è la principale risorsa e attrattiva turistica delle regioni del sud".

"Noi siamo per ridurre queste ricerche di idrocarburi - ha precisato Emiliano - per azzerarle se è possibile. Voteremo per questo referendum e cercheremo di negoziare con il governo dopo questa consultazione, condizioni per le quali le comunità abbiano sempre diritto di parola in casi del genere. Si tratta in fondo di lasciare la possibilità a noi tutti di decidere come destinare i doni che la natura ci ha dato".

Pisicchio 2014
 

Anche il consigliere regionale, Alfonso Pisicchio (La Puglia con Emiliano) a proposito della sentenza sui quesiti No Triv ha dichiarato: “Il territorio è stato ascoltato. Adesso ci attendiamo che il governo nazionale riveda la sua posizione. Abbiamo assistito in questi mesi alle pressanti e legittime richieste delle comunità locali che si sono fortemente battute contro le trivellazioni in mare. La Puglia, grazie al suo paesaggio, al suo territorio e al suo mare, ha creato l’immagine di una regione sana e pulita e per questo merita massima tutelaAdesso  conclude Pisicchio - siamo fiduciosi sul responso di merito della Corte Costituzionale”.

Introna Emil
 

"Buona la prima", dichiara Onofrio Introna (Socialistideuropa), "ma non è finita, resta da superare l'esame severo della Consulta. Se il referendum dovesse passare dovremo accelerare i tempi, per sensibilizzare tutti i cittadini ad andare alle urne per una una scelta decisiva, dalla quale dipende la qualità dell'ambiente, un bene irrinunciabile esposto nel caso delle trivelle e del petrolio in mare a danni irreparabili".

Loizzo1
 

Mentre il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, sottolinea: “Il primo scoglio è superato, era il più agevole visti i precedenti relativi alle due proposte referendarie della Puglia sui tribunali minori, respinte successivamente dalla Consulta nel gennaio 2014 e 2015".

"Ora resta appunto l'esame di merito della Corte Costituzionale, ma attendiamo l'esito con fiducia, ribadendo che l'iniziativa referendaria è una mano tesa al Governo nazionale, perché si apra un dialogo sull'intera questione degli idrocarburi sottomarini, che un movimento istituzionale e sociale chiede restino in mare, a tutela delle coste, del territorio e dell'economia delle nostre regioni marinare”.

(gelormini@affaritaliani.it)