PugliaItalia
Turismo, il Governo impugna la LR
Puglia contro l’abusivismo ricettivo
Loredana Capone e Francesco Caizzi commentano la decisione del Governo di impugnare la LR sul Codice Identificativo delle Strutture Ricettive.
L'Assessore all'Industria turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, reagisce alla decisione del Governo di impugnare la leggere regionale pugliese sull'abusivismo ricettivo: "La Puglia tutta cresce e cresce in ragione del settore turistico e, come dimostra Bankitalia nel suo rapporto sull’economia pugliese del 2018, il settore turismo è decisivo nella crescita dell’economia dei servizi della regione. Non solo. I dati dell’Osservatorio Regionale del Turismo segnalano il record di presenze e arrivi nel 2016, 2017 e 2018. Basti pensare che dal 2015 gli stranieri crescono del +41.8%".
"Questo in ragione del fatto che crescono anche le strutture ricettive - precisa l'Assessore - che dal 2015 al 2018 nel comparto alberghiero sono aumentate del 2%, i posti letto del 3% (aumento in valore assoluto di 2800 posti letto). Nello stesso periodo le strutture ricettive extralberghiere sono aumentate del 35% mentre i posti letto sono aumentati dello 0,7% (aumento in valore assoluto di 1200 posti letto)".
"Con riferimento allo strumento Pia turismo, per tramite di Pugliasviluppo, sono state presentate 49 istanze che sviluppano investimenti per circa 280 meuro che creano 3.300 nuovi posti letto. Nell’ambito del titolo II capo VI sono state presentate 606 istanze (di cui 207 alberghiere e 399 extra alberghiere) che sviluppano investimenti per 313 meuro. Le sole 207 istanze relative alle strutture alberghiere sviluppano investimenti per 145 meuro che creano 5.800 nuovi posti letto".
“In realtà incentiviamo il miglioramento degli insediamenti alberghieri - dichiara l’assessore Capone - noi promuoviamo la qualità delle strutture ricettive, sostenendo l’ampliamento dei posti letto e il miglioramento dell’accoglienza. Sono 9000 i posti letto incentivati con l’ultima programmazione comunitaria, di cui 3000 nuovi. Ma il nostro obiettivo è anche garantire il rispetto dell’autenticità dei luoghi e delle regole urbanistiche”.
“Non vogliamo che la Puglia abusi delle bellezze del paesaggio che abbiamo la fortuna di avere e per le quali i turisti ci apprezzano e ci scelgono - prosegue l’assessore Loredana Capone - e se il New York Times o Forbes, per citare le ultime riviste specializzate di caratura mondiale, ci mettono tra le destinazioni più ricercate è evidente che siamo sulla strada giusta”.
“In definitiva condividiamo con gli industriali la necessità che ci siano norme di semplificazione delle procedure, spesso lunghe e farraginose, come il ministro Centinaio sa bene perché gli abbiamo segnalato più volte la questione - aggiunge l’assessore Capone - ma noi vorremmo un maggiore contrasto all’abusivismo che rischia di danneggiare l’immagine di chi si impegna e garantisce economia ed occupazione, perciò abbiamo approvato la legge sul Codice Identificativo delle Strutture Ricettive. Purtroppo però - conclude l’assessore - invece che intervenire semplificando le norme e facendo una legge nazionale contro l’abusivismo, come tutte le Regioni chiedono, il Governo ha impugnato la nostra legge sul codice identificativo”.
La nota di Federalberghi Puglia su questa sorta di intervento a gamba tesa del Governo è dura: “Il Governo gialloverde, sebbene impaludato in drammatiche e pericolose questioni politiche nazionali e internazionali, trova il tempo per impugnare la legge pugliese che istituisce il Registro regionale delle strutture ricettive non alberghiere con l’attribuzione del ‘Codice identificativo di struttura’ (CIS)”.
“Si tratta di un provvedimento importante per la dura battaglia contro l’abusivismo ricettivo . continua Federalberghi - questa atipica maggioranza al governo del Paese continua a smentire sistematicamente proclami e promesse dei suoi esponenti politici di punta, soprattutto quando si tratta di provvedimenti contro l’abusivismo in tutte le sue forme e l’evasione fiscale".
“Ricordiamo che il ministro del Turismo Centinaio – precisano da Federalberghi - ha presidiato tutti gli appuntamenti turistici degli ultimi mesi del 2018 con un mantra che così declamava: “Il turismo deve diventare un asset portante per l'economia del Paese. Tra le priorità vogliamo fare una lotta importante all'abusivismo. L’obiettivo del ministero è di creare un codice identificativo internazionale in modo che tutti quelli che hanno intenzione di fare accoglienza ne abbiano uno e non ci sia più abusivismo”. Promesse da marinaio, dunque, e campo libero per i furbetti dell’appartamentino”.
“Restiamo esterrefatti di fronte a questo incredibile atto del Consiglio dei Ministri - ha commentato Francesco Caizzi, presidente della Federalberghi Puglia - avevamo apprezzato gli interventi del ministro Centinaio contro l’abusivismo. Avevamo, altresì, apprezzato le sue idee e i provvedimenti promessi. Tutto si è rivelato solo chiacchiere e distintivo. Oggi scopriamo che il Governo ha impugnato la legge della Regione Puglia che istituisce il Codice Identificativo di Struttura (CIS), un provvedimento che aveva recepito le istanze della Federalberghi e che sarebbe stato un efficace strumento per porre un argine al proliferare della piaga dell’abusivismo e garantire un sistema d’accoglienza rispettoso delle regole”.
“I signori del Governo - ha proseguito Caizzi - hanno deciso, invece, di impugnare questa legge davanti alla Corte Costituzionale perché ‘la competenza statale esclusiva in materia di ordinamento civile risulta violata’ e ‘il rapporto di locazione - che è un rapporto tra privati - viene dunque indebitamente assimilato, attraverso l'obbligo di indicazione di detto codice CIS, ad una vera e propria attività economica di tipo turistico ricettivo (struttura ricettiva non alberghiera), con tutte le conseguenze che da ciò derivano, risultando pertanto, lesivo del principio di uguaglianza e della competenza statale in materia di ordinamento civil’. Spazio libero, dunque, per i furbetti dell’appartamentino e per gli evasori fiscali”.
“La piaga dell'abusivismo nel settore ricettivo - ha ricordato Caizzi - ha continuato a dilagare anche nel 2018. La situazione nazionale, al pari di quella regionale, ci ha reso la fotografia di un sistema che ha superato i livelli di guardia. Ad agosto, per esempio, in Puglia erano disponibili su Airbnb ben 35.694 alloggi (+94,91% rispetto ad agosto 2016), a livello nazionale erano 397mila".
"Numeri impressionanti. Da questi dati, infatti, si deduce che oltre 200mila host italiani hanno esercitando la propria attività in nero. Questi signori si sono arricchiti indebitamente alle spalle degli operatori onesti (concorrenza sleale), dei lavoratori (lavoro nero), dello Stato (evasione fiscale), della comunità locale (pressione sul mercato dell'edilizia abitativa, spopolamento dei centri storici, evasione dell'imposta di soggiorno e degli altri tributi locali) e, spesso, hanno messo a rischio la sicurezza dei turisti (mancato rispetto delle norme di igiene e sicurezza). Di fronte a questa drammatica situazione, possiamo garantire al ministro Centinaio che la Federalberghi Puglia non arretrerà di un solo metro nella battaglia intransigente per la legalità contro l’abusivismo, all'insegna del principio ‘stesso mercato, stesse regole’.”
(gelormini@affaritaliani.it)