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Vaccini, bufera su Emiliano
Manca (DI): 'Istigazione al ricorso'

Reazioni dure dopo l'incontro con le famiglie pugliesi e le dichiarazioni di Michele Emiliano sul fronte vaccini

Reazioni dure dopo l'incontro con le famiglie pugliesi e le dichiarazioni di Michele Emiliano sul fronte vaccini​, a partire dalla dichiarazione del vice presidente della III Commissione (Sanità) e consigliere regionale di Direzione Italia, Luigi Manca: "Istigazione a intraprendere azioni legali: se questo fosse un reato il presidente Emiliano lo avrebbe compiuto sostenendo che sarà la Regione a farsi carico dei ricorsi che i pugliesi vorranno presentare contro l’obbligatorietà dei vaccini votata dal Parlamento italiano e quindi legge dello Stato".

Manca Luigi
 

"Le dichiarazione improvvide di Emiliano - prosegue Manca - sono talmente dannose, sia sotto il profilo della salute dei pugliesi sia sul piano economico, che non possono essere prese in solitudine incontrando questo o quel comitato: per questo motivo ho chiesto una seduta monotematica e urgente del Consiglio regionale perché sia la massima assise a esprimersi in merito".

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"Mi chiedo - sottolinea ancora il consigleire di Direzione Italia - cosa avranno, questa volta, da dire la maggioranza e il Pd, in modo particolare, proprio quel partito che avrebbe voluto presentare una proposta di legge regionale sulla obbligatorietà prima ancora del decreto Lorenzin? Che impegno di spesa viene assunto per far fronte ai ricorsi e quali avvocati saranno scelti e pagati, visto che ci sembra improbabile che l’Avvocatura regionale possa rappresentare in giudizio il privato cittadino? A meno che Emiliano non pensi che a costituirsi sia proprio la Regione e allora sarebbe davvero assurdo!”.  

De Leonardis Gian
 

Anche il presidente del Gruppo consiliare alla Regione Puglia e coordinatore regionale di Alternativa Popolare, Giannicola De Leonardis, bacchetta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo aver censurato le inizative sul tema del Movimento 5 Stelle: "Una irresponsabile campagna - promossa in particolare dal Movimento 5 Stelle - nei mesi scorsi ha determinato un calo di vaccinazioni e il ritorno di malattie, che erano praticamente scomparse, tale da costringere il governo a intervenire con una legge".

"Una legge - aggiunge De Leonardis - in pratica imposta dalle autorità scientifiche e sanitarie, che hanno fornito riscontri inoppugnabili e indicato l’elenco necessario per fermare un’escalation, che ha prodotto anche casi di mortalità inaccettabili nel 2017, e che ha imposto l’obbligo vaccinale, per tutelare in primo luogo i minori e le loro famiglie, vittime loro malgrado di scelte discutibili ed esposti a un contagio sempre più dilagante". 

"Tanto che lo stesso consigliere regionale del Pd, Fabiano Amati - segnala De Leonardis - aveva presentato una proposta di legge analoga, poi ritirata proprio per l’imminente promulgazione della legge nazionale che l’avrebbe scavalcata. Il ministro Beatrice Lorenzin lo scorso 23 giugno a Casamassima, nel corso di un convegno organizzato da Alternativa Popolare, aveva del resto illustrato con dati inequivocabili gli effetti nefasti della campagna ‘no vax’ e il dovere del Governo di intervenire, e il presidente Michele Emiliano, presente al tavolo dei relatori, non aveva avuto nulla da obiettare".

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Ieri, la sorprendente svolta del Governatore - attacca Giannicola De Leonardis - con le dure critiche alla legge nazionale e l’apertura dell’ennesimo scontro istituzionale e frontale con Roma, nonostante il cambio del primo ministro; e il suggerimento alle famiglie contrarie alle vaccinazioni obbligatorie di adire le vie legali, con la garanzia del supporto concreto della Regione Puglia".

"Un magistrato in aspettativa - sottolinea - che di fatto spinge ad avversare una legge dello Stato, inseguendo grillini e populisti di ritorno utilizzando gli stessi metodi, suscita in noi non poche perplessità; così come non siamo assolutamente interessati alla ripresa della guerra interna di correnti del Partito Democratico, ad uso e consumo dei media. In cima alle nostre preoccupazioni c’è invece la salute dei cittadini, che il dilagare di fake-news e un uso sconsiderato del web e dei social network rischia di compromettere: per questo esprimiamo un sentito apprezzamento e un pieno sostegno al ministro Lorenzin per il suo operato, indipendentemente dalla popolarità o meno che ne comporta”.

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Il monito, infine, arriva anche dalle fila del Partito Democratico con le affermazioni del Consigliere regionale, Sergio Blasi: “Le dichiarazioni allarmanti e ambigue del presidente Emiliano impongono un intervento chiaro nel ribadire sull'obbligo vaccinale quello che il Consiglio regionale ha già dichiarato con un ordine del giorno. L'iter regionale per l'obbligo si fermò solo perché gli ordini legislativi gerarchici imponevano precedenza alla normativa nazionale approvata dal Parlamento. In quella circostanza chiara la posizione dei consiglieri della maggioranza sostenuta anche da parte delle opposizioni".

"Invito il Capogruppo, Michele Campo - ribadisce Blasi - a prendere posizione ferma e chiara nei confronti di una folle ed ambigua escalation di affermazioni che umiliano le istituzioni politiche e gli stessi organismi scientifici di monitoraggio, mettendo a rischio la salute dei pugliesi".

G7 Emiliano
 

"Non regge il discorso dell'effetto boomerang - incalza l'ex segretario regionale del PD - della diffidenza e del sospetto, secondo cui per il Presidente Emiliano non era necessaria una legge regionale. In Puglia, i dati ci dicono che già da tempo siamo oltre la soglia della vulnerabilità per diverse malattie, per 12 di queste in provincia di Lecce siamo infatti sotto la soglia minima di sicurezza. Inaccettabile che il Presidente della Regione, assessore alla sanità, smentisca gli stessi osservatori epidemiologici regionali oltre che dati inoppugnabili del Ministero della Salute".

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"Se pensiamo di mistificare la realtà - avverte Blasi - come nelle processioni per combattere la peste raccontate dal Manzoni, sappiamo tutti quali saranno gli esiti nefasti. Lo è stato per la xylella, lo sarà anche con materie serissime quali quelle legate alla salute di tutti, partendo dai più piccoli. Non si gioca con la vita delle persone giusto per il gusto di rincorrere sacche nuove di elettorato intraprendendo percorsi imprevedibili, invitando sottilmente ad evadere obblighi sanciti dalla legge a tutela della comunità".

"Reputo altresì gravissimo - conclude Blasi - l'uso di un organismo quale l'Avvocatura regionale come mezzo armato di sostegno a teorie fantasiose e complottiste, mentre le emergenze vere sul territorio sono tante, sacrosante e spesso ignorate. Invito la politica a ritrovare il senso della sua ragion d'essere: abbiamo un compito diverso altrimenti ognuno torni a fare il proprio mestiere”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Vaccini, Emiliano: 'La legge va applicata. Un vero errore portarli da 3 a 10'

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