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Vendola, la nuova Sinistra
E la bussola per Emiliano (di A. Gelormini)

Antonio V. Gelormini

L'orgoglio più grande di Nichi Vendola, dopo 10 anni alla guida della Regione, è quello di aver reso la Puglia riconoscibile, apprezzata e - meglio ancora - "desiderata". In pratica, aver contribuito - anche con una sorta di sovrapposizione personale - a farne un "brand" ormai più che noto in tutto il mondo.

Un processo che riscontra più di una replica del modello nella figura del suo successore a Lungomare Nazario Sauro, Michele Emiliano, anche se in questo caso il fenomeno fa presa più sulla dimensione cittadina di Bari, che sul contesto territoriale largo dell'ambito regionale.

Forse, anche per questo, lo slogan scelto dall'ex primo cittadino barese, per la campagna delle Regionali fa focus sull'immaginario collettivo e sull'efficacia operativa del "Sindaco di Puglia".

Ma se in comune i due leader evidenziano un'identica spinta alla salvaguardia della "schiena dritta", per una regione e una comunità che cerca il riscatto nella propria capacità di innovare e allargare la banda della partecipazione a una crescita difficile, articolata e "spigolata" fino all'ultima risorsa utile e disponibile, a dividerli è la lettura e l'applicazione di una strategia di governo che conservi una sua impronta politica e identitaria.

La tenuta ferma - per Vendola - delle ragioni proprie della "Sinistra", che si accinge a segnare la sua azione di governo e l'interpretazione più elastica e "sartoriale" del modello Emiliano, che fa del trasversalismo - anche territoriale - l'asse portante della sua strategia amministrativa.

10 anni di lavoro sulle fragilità accumulate dalla Regione, per far "fronte al Moloch della globalizzazione. Fragilità economiche, strutturali, produttive e soprattutto sociali. Intervenendo sulla modernizzazione, l'innovazione e particolarmente sul riassestamento dei conti. E nonostante i bastoni tra le ruote, spesso ricevuti a livello istituzione e governativo, si è intervenuti sulle fragilità ambientali. Il Piano Peasistico, la Protezione Civile modello ripreso e apprezzato da altre regioni, nonchè la normativa per l'abbattimento delle diossine e del benzopirene (Taranto e ILVA) ne sono testmonianza più che tangibile"

La nuova Sinistra, a cui Vendola da tempo lavora insieme a Pippo Civati, che ha appena annunciato l'uscita dal partito e dal Gruppo parlamentare del PD, e a Maurizio Landini della Fiom-Cgil: "Guarda con angoscia alla deriva moderata del Partito Democratico, alle politiche di destra di Matteo Renzi, nonché al fallimento del riformismo e delle politiche riformiste, diventate complici dei burocrati e dei sacerdoti dell'austerity".

Vendola michele
 

Il nuovo soggetto politico, annunciato a Napoli qualche giorno fa proprio da Nichi Vendola, ha come obiettivo centarle: "Proporci ed essere la Nuova Sinistra di Governo. Sì, di governo. Ma Sinistra!".

Anche per questo la sua raccomandazione ai cittadini pugliesi è quella di "Difendere con le unghie e con i denti la Puglia che è diventata. Sostenerla nei suoi processi di innovazione, che devono continuare ad avere l'ansia dell'inclusione sociale e continuare a produrre benessere diffuso. A loro il compito di essere le sentinelle e i garanti di questo processo virtuoso innescato con fatica, impegno e caparbietà nei 10 anni passati".

Mentre a Michele Emiliano un invito ben preciso: "A dotarsi di una bussola politica, che gli faccia mantenere la rotta verso la S, intesa non soltanto come Sud ma soprattutto come Sinistra".

(gelormini@affaritaliani.it)