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Vox Italia Puglia: 'Record a Lecce di sindaci contro il 5G'

Nella classifica nazionale la provincia di Lecce è in vetta nel tutelare i cittadini dai rischi del 5G. Vincitorio: 'Siamo orgogliosi di loro'.

Nella classifica nazionale dei sindaci schierati contro il 5G la provincia di Lecce è in vetta.  Ai 43 Comuni leccesi seguono al secondo posto i 35 della provincia di Fermo, 23 di Padova, 19 di Vicenza, 17 di Salerno, 16 di Macerata, 16 di Messina, 15 di Bolzano, 15 di Cosenza e 12 di Caserta. Da Nord a Sud sono 431 i comuni che si oppongono al 5G mediante ordinanze dei sindaci o delibere di giunta e del consiglio comunale. Molto più di 500 se si aggiungono anche le delibere di indirizzo, ordine del giorno e mozioni. Circa 5 milioni di italiani vivono in comuni che sostanzialmente rifiutano la tecnologia 5G.

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“L’inquinamento elettromagnetico ha gravi danni sulla salute e sull’ambiente. E’ dovere delle Istituzioni -dichiara Giancarlo Vincitorio, esponente regionale di Vox Italia - informare i cittadini di questi rischi. Purtroppo ciò non accade e in particolare sul 5G ci sono sindaci che tacciono su accordi già firmati in gran segreto con potenti aziende".

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"Ci battiamo affinché i cittadini siano informati. Ad esempio è da mesi che intimiamo il sindaco di Lecce - aggiunge Vincitorio - affinché renda pubblico l’elenco delle 350 strade in cui saranno installati gli hotspot del 5G. Fortunatamente 43 suoi colleghi della provincia sono già per lo stop al 5G. A Brindisi saremo in piazza Vittoria per raccogliere firme contro il 5G e per informare i cittadini. Insomma abbiamo già dimostrato che la Puglia è sensibile a questa problematica ma ora possiamo e dobbiamo fare di più”.

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Vincitorio è categorico nel motivare le sue preoccupazioni in merito al 5G: “Queste specifiche radiofrequenze sono del tutto inesplorate. Mancano validi studi preliminari sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema che deriverebbe da una massiccia e cumulativa installazione di moltissime nuove antenne. Gli effetti nocivi causate da queste onde elettromagnetiche, inevitabilmente, andranno a sommarsi a quelle prodotte da tante stazioni radio ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G - 3G - 4G oltre alle migliaia di ripetitori wi-fi attivi. Qualche sindaco ha fretta di avviare il 5G senza preoccuparsi prima di verificare sul serio la sua pericolosità per l’ambiente e soprattutto per la vita umana. Al posto loro – conclude Vincitorio - senza certezze di innocuità per i cittadini non autorizzerei mai nessun impianto. La vita vale più di qualsiasi cosa”.

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