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William Shakespeare
e il Lungomare Crollalanza

Antonio V. Gelormini

Il 23 aprile - San Giorgio: "Giornata modiale del libro e del diritto d'autore", è anche il giorno in cui si ricordano due giganti della letteratura europea e mondiale, che il destino ha voluto morissero 400anni fa il 23 aprile del 1616, William Shakespeare (che era anche nato il 23 aprile del 1564) e Miguel de Cervantes Saavedra.

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''Shakespeare ci insegna a parlare a noi stessi, mentre solo Cervantes ci mostra come parlare tra di noi. E, anche se Cervantes e Shakespeare costruiscono realtà talmente vaste da contenerci tutti, Amleto è un'individualità indifferente, in fondo, sia a se stesso, sia agli altri, mentre il cavaliere spagnolo è una personalità di gran cuore che tiene a sé come a Sancho Panza e a tutti gli altri di cui va in soccorso''.

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Per Harold Bloom, critico letterario tra i più famosi, la forza tutta anticipatrice e moderna di questi due autori e dei loro due personaggi principali è ''la capacità di essere ironici anche quando si comportano da pazzi'', per cui ''Cervantes è comico in maniera sublime, come lo è Shakespeare, ma il Don Chisciotte non si può definire una commedia più di quanto possa esserlo l'Amleto''.

Curiosità: L'ipotesi che la madre di William Shakespeare fosse di Messina è sempre più fondata, e che lui ne abbia conservato il cognome "Crollalanza" altrettanto. Le vicissitudini terrene hanno voluto che a Bari - alle spalle del Teatro Petruzzelli - si dipanasse il Lungomare Crollalanza. Non sappiamo se il grande commediografo - con arguta preveggenza - vi abbia mai passeggiato, certo che 'Shake': scrollare e 'speare': lancia = scrollare/agitare la lancia = Crollalanza. Non si sfugge!

(gelormini@affaritaliani.it)