Xylella: allarme per il batterio che avanza ma la Regione Puglia tranquillizza
I pareri contrastanti sulle evoluzioni del caso Xylella fastidiosa in Puglia e l'efficacia delle contromisure in atto
"La situazione è grave, ma non è seria", sul caso Xylella fastidiosa in Puglia verrebbe da parafrasare Ennio Flaiano, a proposito del vistoso contrasto delle diverse dichiarazioni e analisi di valutazione sugli sviluppi e le pieghe di un processo, che ha tutta l'aria di mantenere ancora a lungo vivi allarmi e preoccupazioni.
E così, mentre l’assessore all’Agricoltura Leonardo Di Gioia e il direttore del dipartimento Gianluca Nardone dichiarano: “Il servizio fitosanitario della Regione Puglia precisa che non esiste alcun boom di casi xylella", è di parere diametralmente opposto Coldiretti Puglia che denuncia: "L’aumento del 37,7 di ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, in solo 1 mese dal 7 marzo ad oggi nella zona di contenimento, evidenza quanto la malattia sia sfuggita di mano".
E se dall'Assessorato all'Agricoltura si sottolinea: " A febbraio 2018 è ripreso il monitoraggio da parte dell'ARIF, per completare la zona di contenimento e la zona indenne non concluse a dicembre 2017. L’ultimo aggiornamento disponibile è stato inviato al servizio nazionale e per suo tramite alla commissione europea, dà evidenza del monitoraggio al 23 marzo 2018. Nel complesso, la campagna 2017-18 ha riguardato 1.626 chilometri quadrati di territorio nelle fasce di contenimento e cuscinetto con il prelievo e l’analisi di campioni da 169.124 piante di cui 3.058 trovate infette. La situazione si è quindi modificata, ma non di molto, rispetto ai dati provvisori disponibili al 31 dicembre del 2017 i quali davano conto di 125.345 campioni analizzati e 2.980 piante infette. Come è facile verificare con i nuovi dati il tasso di piante infette sul totale delle ispezionate si è ridotto dal 2,3% all1,8%”.
Lucio Pisanello innesta un germoglio di Leccino su un ulivo malato
Il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, replica: “Il fronte della malattia è molto ampio e la Xylella è tutt’altro che sotto controllo, mentre l’insetto vettore - la sputacchina - ha già superato i primi stadi giovanili ed è ormai prossima a divenire insetto adulto in molte aree e i terreni ancora bagnati per le piogge intense delle ultime settimane non aiutano, perché ritardano le fresature e gli sfalci. Se le attività non saranno svolte con convinzione e al centimetro da tutti, l’avanzamento è certo, abbiamo 4 anni di esperienza e di prove scientifiche. In caso di inadempienza, le multe devono essere comminate a tutti, anche agli enti pubblici, a partire dai Comuni e dal Demanio, che devono immediatamente garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali”.
“La zona di contenimento si è allargata, spostandosi a nord – rincara Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - e ciò impone che innanzitutto gli interessi privati non prevalgano in modo insensato sul bene comune, come è successo sinora, bloccando gli espianti, atteggiamenti che configurano l’ipotesi di una class action. Contemporaneamente non vanno dimenticati tutti gli olivicoltori delle province di Lecce, Brindisi e Taranto che hanno già subito il dramma della malattia, restando senza reddito, a cui vanno garantiti indennizzi per gli abbattimenti e risorse per la irreparabile perdita produttiva, in attesa che possano procedere con il reimpianto, con linea guida chiare e nell’ottica della semplificazione”.
Intanto, l'assessore Di Gioia ringrazia i Carabinieri Forestali per il lavoro svolto nella prevenzione e controllo della Xylella fastidiosa, sottolineando l’esperienza maturata in campo: “Il ringraziamento che rivolgo è anche per lo stile di lavoro che stanno praticando: prima che repressivo, basato da sempre sulla condivisione, collaborazione e partecipazione. Si tratta di una attività di informazione curata dai Carabinieri forestali al fine di fornire, specie agli agricoltori colpiti dalla batteriosi, le linee guida di riferimento previste dalla Regione in conformità alle decisioni europee da attuarsi in tutte le zone colpite".
“L’attività di informazione delle forze dell’ordine – afferma di Gioia - consentirà, come auspichiamo, di ridurre al minimo l'impreparazione degli agricoltori che, agendo tempestivamente, potranno evitare completamente le sanzioni che si cumulerebbero ai già tanti danni provocati dalla Xylella. Serve la collaborazione di tutti: ciascuno è colpito nella sua quota dalla batteriosi, dagli effetti che questa ha sulla capacità produttiva delle aziende, e quindi sul reddito. Ma non bisogna dimenticare l’impegno verso la collettività che si esplica anche con lavori agricoli in quelle zone già colpite dalla batteriosi".
“La Regione – aggiunge di Gioia – sta mettendo in campo tutte le azioni, risorse e strategie possibili per supportare e ristorare gli olivicoltori. Con il Ministero, per esempio, abbiamo previsto rimborsi per la calamità da Xylella, attingendo al fondo di solidarietà nazionale. Attraverso il PSR Puglia abbiamo previsto circa 50 milioni mettendo a disposizione misure che abbiamo studiato ad hoc per consentire alle aziende olivicole ricadenti nei territori colpiti di ricominciare a fare investimenti. Gli sforzi, come ho spesso ribadito, devono essere regionali, nazionali e comunitari, sapendo che trattasi di un problema che non riguarda solo la Puglia, ma di sicuro il futuro della nostra agricoltura, ovvero di tutti”.
Sul tema interviena anche il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo: "In un contesto assolutamente critico ed emergenziale, ci sono iniziative lodevoli come quella dell'Arma dei Carabinieri che avvierà una campagna di prevenzione e contrasto alla Xylella. Un contributo prezioso dei Carabinieri forestali e del Generale Silletti che ringraziamo a nome della comunità".
"Invitiamo i Carabinieri – aggiunge Marmo - a svolgere un'opera di controllo e coordinamento anche intimando ai Comuni, alle Province, all'Anas e Società Autostrade ad effettuare la pulizia e disinfestazione delle cunette laterali alle strade di rispettiva competenza, per eliminare la ‘sputacchina’ (insetto vettore)".
"Sarebbe indispensabile inoltre, vigilare anche sui tempi, in particolare sulla celerità e tempestività della pulizia e disinfestazione. Ritengo che sia un impegno che si inserisce in quella necessaria collaborazione coordinata tra istituzioni diverse per fronteggiare l'ulteriore espansione del contagio: il boom di ulivi infetti in Puglia richiede un intervento imponente e massiccio”.
Un allarme ribadito anche dal consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Agricoltura, Domenico Damascelli: “Mentre la Xylella fastidiosa avanza, il Governo regionale dorme. Ormai il batterio killer degli ulivi è alle porte del Barese, e l’agro di Locorotondo è stato inserito nella zona cuscinetto. Anche gli agricoltori di Terra di Bari rischiano di fronte alla minaccia che sta flagellando le campagne salentine. E intanto la Regione sta a guardare, sfoderando armi di cartone”.
“I danni hanno già superato un miliardo di euro - sottolinea Damascelli - e la zona infetta continua ad espandersi. Che risultati ha prodotto la lotta alla Xylella della Regione Puglia in questi anni? E perché non viene svolta una capillare e adeguata informazione sulle buone pratiche da adottare per arginare la diffusione del batterio?"
A tal proposito, anche Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro-confronto a Monopoli (Bari) sul tema xylella, ha distribuito agli olivicoltori un opuscolo divulgativo sulle “Buone pratiche agricole per la lotta obbligatoria ed il contenimento”, contenente informazioni puntuali sugli interventi fitosanitari concentrati nel periodo primaverile–estivo e autunnale prevedono lavorazioni superficiali del terreno, al fine di abbattere gli stadi giovanili della sputacchina e sulle potature leggere ma frequenti della parte aerea delle piante di oliv, evitando tagli profondi sulla struttura portante dell’albero.
(gelormini@affaritaliani.it)