Xylella, botta e risposta tra Stefàno (Pd) e L'Abbate (M5S)
Botta e risposta sulla controversa problematica "Xylella" tra parlamentari pugliesi: il senatore del PD, Dario Stefàno, e il deputato del M5S, Giuseppe L'Abbate
Botta e risposta sulla controversa problematica "Xylella" tra parlamentari pugliesi: il senatore del Partito Democracritico, Dario Stefàno, e il deputato del Movimento 5 Stelle, Giuseppe L'Abbate.
"Rivedo le foto di luglio scorso, raccolgo la voce dalle campagne di oggi. Settembre è già passato, tra comparsate, annunci di tavoli e soluzioni promesse. Ma il piano per contrastare la Xylella che fine ha fatto?", scrive sul suo profilo Facebook Dario Stefàno (Pd), accompagnando il post da ritagli di titoli di giornali relativi alla promessa di un piano di contrasto alla xylella entro settembre scorso.
La risposta pentastellata del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, esponente M5S della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, non tarda ad arrivare: “Mentre tutti ribadiscono il ‘presappochismo suicida’ che ha contraddistinto la Regione Puglia sin dagli albori della infezione della Xylella fastidiosa nella nostra terra, quando questa era ancora circoscrivibile, il senatore ed ex-assessore regionale alle Politiche Agricole, Dario Stefàno, ha la sagace idea di cercare di incolpare un Governo in carica da appena 4 mesi”.
“Il parlamentare - precisa L'Abbate - forse dimentica di far parte e di aver sostenuto tutte le maggioranze responsabili dell’attuale stato di crisi dell’olivicoltura pugliese. Dimentica di esser stato assessore alle Risorse Agroalimentari con Nichi Vendola sin dal lontano 2009 e che il primo accertato ritrovamento di Xylella fastidiosa in Puglia è datato 2013 nelle campagne di Li Sauli, tra Gallipoli e Taviano".
"Da allora la politica regionale del centrosinistra - prosegue il deputato grillino - è stata contraddistinta dal motto Adda passa ‘a nuttata. In Commissione Agricoltura alla Camera, con il Presidente Filippo Gallinella (M5S) non abbiamo perso tempo e abbiamo dato avvio ad una indagine conoscitiva, per fare chiarezza sul marasma di informazioni sinora veicolate che non hanno fatto altro che creare maggiore confusione in cittadini, operatori e politica".
"Il ministro Centinaio, al contempo, ha subito mostrato la massima attenzione al problema - sottolinea L'Abbate - promettendo un intervento in tempi brevi che si sta già definendo, anche grazie al lavoro della Commissione Agricoltura di Montecitorio, in un decreto dedicato. Tutto ciò mentre nulla di concreto è stato fatto dall’ex ministro Maurizio Martina (PD) per il piano olivicolo approvato, dietro nostre pressioni e insistenze, nel 2015; mentre l’Assessore Leonardo Di Gioia (PD) - rincara il pentasyellato - stenta anche solo a fare l’ordinario nel suo territorio e mentre il Governatore Michele Emiliano (PD) continua a pregare che qualcuno gli tolga le castagne dal fuoco, vista la sua totale incompetenza, la mancata volontà di perseguire un obiettivo concreto e il disinteresse nel coordinare i vari uffici regionali, ad iniziare dal Servizio fitosanitario, che pur avrebbero la possibilità di sostenere gli agricoltori e fronteggiare l’avanzata del batterio".
"Talvolta - conclude il deputato L’Abbate (M5S) - chi ha condotto il Paese al disastro, dovrebbe guardarsi allo specchio e avere il pudore del silenzio. Se il PD ha qualcosa di utile da dare o proporre agli agricoltori pugliesi, bene; altrimenti i loro esponenti farebbero meglio ad avere il pudore del silenzio”.
(gelormini@affaritaliani.it)
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