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Xylella, Coldiretti Puglia: 'Fermare il disastro colposo in Salento'

Salento disperato sul fronte Xylella: dati alla mano, Coldiretti Puglia si appresta all'appello al Ministro per il Sud, Barbara Lezzi.

Dati alla mano, Coldiretti Puglia si appresta a fare appello al Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, sul fronte Xylella fastidiosa nell’incontro di venerdì prossimo.

Ulivo con Xylella

"Olivicoltori senza reddito da 6 anni, paesaggio desertificato e reso lugubre da milioni di ulivi secchi - denuncia Coldiretti Puglia - frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati, per affrontare - dopo anni di tempo perduto inutilmente - il ‘disastro colposo’ nel Salento e rilanciare il settore che, nella campagna 2018/2019, ha fatto registrare una delle peggiori annate di sempre". 

Savino Muraglia2

"Al ministro Lezzi - dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, ribadiremo l’importanza che i 300 milioni di euro di risorse aggiuntive, oltre ai 70 per il 2019 già stanziati dal CIPE, vadano agli agricoltori e ai frantoiani, che vengano monitorati i percorsi di assegnazione di 150 milioni per il 2020 e di 150 per il 2021. La Xylella fastidiosa ha minato profondamente l’intero tessuto produttivo olivicolo e oleario del Salento, con una perdita progressiva della produzione lorda vendibile, con gli agricoltori che non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre e i frantoi cooperativi, aziendali e industriali che stanno fermando gli impianti con l’equivalente crollo del fatturato e la riduzione del personale impiegato del 90%, oltre al danno stimato per difetto al patrimonio olivetato di 1,2 miliardi di euro, mentre fioccano le multe dei Carabinieri Forestali per ogni minima inadempienza".

Muraglia Coldiretti7

"Per affrontare l’emergenza - ribadisce Coldiretti Puglia - serve una strategia condivisa tra il Ministero all’agricoltura, il Mise, il Ministero per il Sud e del Lavoro per rendere operativo il Piano Centinaio, approvato il 13 febbraio scorso in conferenza stato-regioni per ricostruire la filiera olivicola in provincia di Lecce".

"Bisogna fermare il contagio che sta avanzando inesorabilmente verso nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese - esorta Coldiretti Puglia - dopo aver già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi lasciando un panorama spettrale e un danno al patrimonio olivicolo di oltre 1,2 miliardi di euro".

xylella ulivi gruppo

“Serve un cambio di passo - conclude il presidente Muraglia - serve determinazione e responsabilità per non distruggere definitivamente la fabbrica green Italiana che produce oltre il 50% dell’olio made in Italy. E’ arrivata l’ora che le istituzioni riescano a trovare la quadra, con misure precise e definitive, mentre il mondo olivicolo in Salento vive in uno stato di confusione, sconforto, disperazione e abbandono”.

"Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia - sottolinea ancora Coldiretti - si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’ambiente, l’economia e sull’occupazione".

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Xylella-Salento, Coldiretti Puglia: 'Dal Marocco acquistano linee frantoi'

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