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Xylella fastidiosa inarrestabile, è arrivata nell'agro di Putignano (Ba)

Non si arresta la corsa della Xylella: è arrivata anche in agro di Putignano (Bari) Il presidente Sicolo sollecita la nomina di un Commissario che agisca subito

Non si arresta la corsa della Xylella che è ormai arrivata anche in agro di Putignano (Bari). È il sesto comune della provincia di Bari ad essere stato colpito dal batterio, secondo l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio fito-sanitario della Regione Puglia. Come si evince dal sito istituzionale “Emergenza Xylella” altri 21 olivi positivi che portano il totale stagionale a 341 piante infette, di cui le prime due in agro di Putignano, rappresentando - questo comune - il nuovo limite occidentale dell’epidemia. Altre 14 piante, invece, hanno formato un nuovo focolaio in agro di Castellana Grotte.

Per CIA Agricoltori Italiani Puglia si è aspettato già fin troppo. Occorre procedere subito alla nomina di un Commissario governativo che abbia poteri straordinari e risorse aggiuntive e straordinarie rispetto a quelle già stanziate. CIA-Agricoltori Italiani di Puglia sollecita il conferimento di incarico a un Commissario che agisca sulla base di un preciso cronoprogramma di azioni, con misure di contrasto più radicali e veloci, accompagnando quelle misure con l’erogazione più celere dei contributi e regole più agili al fine di procedere a eradicazioni e reimpianti.

Per Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA-Agricoltori Italiani, “Il Governo non può continuare ancora a rimandare la nomina di un Commissario. La Xylella, infatti, non aspetta i tatticismi della politica. Il batterio avanza sempre più a nord e continua a distruggere tanti altri oliveti".

"Questo potere di mettere in stand by il problema non ce l’ha nessuno, né la politica né la burocrazia o i tempi della magistratura - aggiunge Sicolo - nella lotta al contrasto della Xylella, così come sull’erogazione delle risorse e l’attuazione delle misure per la rigenerazione olivicola sono stati accumulati troppi ritardi".

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"Nel frattempo, mentre al ministero dell’Agricoltura negli ultimi dieci anni si sono avvicendati ben sette diversi ministri, la Xylella ha avuto il tempo di distruggere ben 22 milioni di olivi e di ridurre di un terzo il potenziale produttivo olivicolo regionale, in pratica azzerando l’olivicoltura delle province di Lecce, Brindisi, Taranto e delle altre zone colpite, arrivando anche in provincia di Bari. Ciò che è successo è gravissimo, tenuto conto che in dieci anni si è passati da un’area di 25mila ettari colpita dal batterio agli attuali 750mila ettari".

“Gli olivicoltori della Puglia hanno riposto grande fiducia in questo Governo - conclude Sicolo - per cui auspicano che il ministro Francesco Lollobrigida possa nominare al più presto un Commissario che dia una svolta su misure di contrasto, risorse, reimpianti e azioni per la rigenerazione olivicola perché è necessaria una vera e propria svolta per porre fine a un problema che sta falcidiando la nostra olivicoltura”.

(gelormini@gmail.com)