Xylella, fuoco su Emiliano
'Class action' dal Salento
Xylella, la class action degli agricoltori salentini e il fuoco di fila sulla giunta Emiliano
Ai tempi lunghi di Bruxelles e al "peso debole" del Governo sulla controversa vicenda della Xylella fastidiosa si aggiunge la complicazione delle vie legali minacciata dagli agricoltori salentini: "La class action, contro Regione, Governo e UE, degli agricoltori salentini certifica il fallimento delle politiche regionali, nazionali ed europee su come è stata gestita l’emergenza Xylella", dichiara senza mezzi termini Ignazio Zullo presidente del gruppo regionale di Direzione Italia.
"E’ la reazione di chi non ci crede più nella soluzione politica - rincara Zullo - nei propri rappresentanti eletti e dimostra la sua sfiducia - dal presidente della Regione al suo assessore all’Agricoltura, dal premier e al ministro all’Agricoltura fino alla Commissione europea - preferendo le vie legali".
"E’ il fallimento - prosegue - di chi governa o ha governato un’emergenza che se presa in tempo non avrebbe provocato la tragedia che è sotto i nostri occhi: nel Salento frantoi chiusi e uliveti desertificati, mentre il batterio sale verso Nord e ha già colpito le campagna brindisine con il rischio che arrivi a colpire le coltivazioni baresi, in modo particolare quelle dell’Olio dop".
"Siamo di fronte a una tragedia di proporzioni inenarrabili e contemporaneamente a una Regione Puglia che ha accumulato tali e tanti ritardi, per cui oggi la class action è l’unica via d’uscita. Noi saremo accanto agli agricoltori pugliesi e il presidente Emiliano? La speranza - conclude Ignazio Zullo - è che questa forma di “ribellione” dal basso, la prima di una lunga serie da parte dei pugliesi, possano servire a convincere il nostro governatore che le sceneggiate alle quali ci ha abituati in questi due anni non servono, ma soprattutto non convincono più nessuno. Servono atti e fatti e né noi, né i pugliesi hanno finora visto!”
Rincara la dose Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Agricoltura: "Siamo ormai alle porte della nuova campagna olearia e la Xylella continua ad avanzare inesorabilmente, con nuovi casi nella zona cuscinetto di Ostuni, Cisternino e Ceglie Messapica. La Giunta regionale intanto dorme e non fa nulla per tutelare il nostro patrimonio agricolo e paesaggistico”.
“Dopo le inutili task force istituite e poi svanite nel nulla - aggiunge Damascelli - mi auguro che dai territori sopravvissuti alla sciagura del batterio killer degli ulivi si levi una protesta forte e decisa, che coinvolga agricoltori e rappresentanti istituzionali, per denunciare l'incapacità del Governo regionale di fronteggiare efficacemente il problema Xylella".
"L’allarme suona ormai da anni sottolinea il consigliere FI - ma evidentemente ad Emiliano serve uno scossone per svegliarsi dal torpore e iniziare a programmare una seria ed efficace strategia per il contenimento del fenomeno, per esempio autorizzando misure mai messe in campo, come l'impiego di alcuni insetticidi contro la sputacchina, vettore del batterio”.
“Non possiamo accettare - conclude Damascelli - che la Giunta Emiliano affoghi nell’inerzia e che anche la Xylella possa essere un terreno fertile per prove muscolari tra il presidente e Pd nazionale: la Puglia chiede risposte, lancia un grido di dolore. E non si può continuare a far finta di non sentirlo”.
Altro monito arriva in una nota del capogruppo di MDP Ernesto Abaterusso: “Quanto sta accadendo in Puglia sul tema della Xylella fastidiosa è di una gravità assoluta. Il fallimento delle politiche portate avanti fino ad oggi e volte a contrastare il batterio sono il triste risultato di una politica che se da un lato è impegnata a diffondere comunicati stampa di giusta e condivisibile indignazione, dall’altro si è mostrata troppe volte supina ora sugli ambientalismi sfrenati, ora sulle posizione della Procura con il risultato che si sono persi due anni preziosi senza che agli agricoltori e ai vivaisti fosse garantita una qualche forma di indennizzo per i danni, incalcolabili, subiti".
"E se oggi agricoltori e vivaisti sono costretti a reclamare i propri diritti - continua Abaterusso - è anche perché la politica alle volte conciliante, alle volte arrendevole del Governo regionale e nazionale ha reso la Puglia poco credibile agli occhi di Bruxelles. Con buona pace del batterio che ha continuato e continua a colpire un settore considerato da sempre vitale per la nostra economia".
"È chiaro che così non si può andare avanti.", ribadisce il consigliere Mdp, "Serve un’inversione di rotta, seve mobilitarsi in maniera incisiva e trasversale affinché la nostra agricoltura e la nostra olivicoltura non muoiano. La Regione Puglia ha tutte le carte in regola e l’autorevolezza per far sentire la propria voce nelle sedi opportune e lo deve fare. È un dovere morale, prima ancora che politico, ed è l’unica strada percorribile per difendere il proprio territorio, il proprio patrimonio olivicolo e per tentare di recuperare il tempo perduto”.
Dal versante "Fratelli d'Italia" il consigliere regionale Erio Congedo lamenta: "Di fronte alla più grande tragedia che l’agricoltura pugliese abbia mai vissuto, la risposta dei Governi regionale e nazionale (a guida Partito Democratico) che avevano il dovere di intervenire con provvedimenti concreti sul territorio e nell’interlocuzione con l’Unione Europea non è andata oltre proclami sterili e comportamenti contradditori".
"Ne abbiamo viste di tutti i colori in questi anni - ricorda Congedo - la demolizione del piano del Commissario Straordinario Silletti e la sua riabilitazione con la modifica della L.R. 4/2017, la cessazione dello stato emergenziale nonostante l’aggravarsi della situazione, la costituzione di una elefantiaca Task Force di cui non si conoscono gli esiti, la nascita dell’ennesima agenzia (Arxia), la convocazione a getto continuo di tavoli improduttivi, oltre a una serie di diversivi per allontanare l'attenzione dal dramma in atto".
"Quello di cui non c’è assolutamente traccia è invece una visione globale e strategica per contrastare l’emergenza e rilanciare l’agricoltura salentina e l'economia del territorio. In questo contesto - conclude il consigliere di Fratelli d'Italia - l’azione clamorosa e disperata da parte di agricoltori salentini della class action suona come una bocciatura senza appello dell’inerzia e dell’inconcludenza dei governi regionali e nazionali".